Marcatura CE, ma quanto costa?
Il costo della marcatura CE può essere minimo se la si fa correttamente e molto più alto se non la si fa.
250, 350, 450, sono le cifre in euro che leggiamo per avere degli strumenti per fare la marcatura CE, ma sono queste le cifre della sicurezza?
Crediamo che Voi che ci leggete e che Vi interessate di marcatura CE, siate in grado di sapere quanto può effettivamente costare la sicurezza di un prodotto.
La sicurezza di un giocattolo per i bambini, o di una macchina utensile, sono paragonabili? Si può veramente ritenere possibile che un’azienda possa risolvere il problema della sicurezza affidandosi ad investimenti di questo livello?
A noi non interessa fornire una risposta fin troppo ovvia, ci interessa però ribadire un concetto basilare per la marcatura CE, così come è basilare per la qualità dei prodotti; -la sicurezza e la prestazioni di qualsiasi prodotto si definiscono a partire dalla progettazione.
La marcatura CE e la qualità dei prodotti iniziano con l’analisi dei rischi e con la loro eliminazione o la riduzione al minimo livello ottenibile.
Per fare ciò non è possibile compilare un po’ di moduli e approssimare un manualetto, tanto per accontentare la forma, è invece necessario un lungo e profondo lavoro, che si avvicina per approssimazioni successive alle soluzioni ottimali.
Quindi se state cercando la strada giusta per fare bene la Marcatura CE e la qualità dei Vostri prodotti, occhio alle scorciatoie, con qualche centinaio di euro potete procurarVi un fac simile di documentazione, ma non la sicurezza dei Vostri prodotti.
Se non Vi piace prenderVi in giro e farVi prendere in giro valutate bene quanto può valere la sicurezza dei Vostri prodotti, per i Vostri clienti e per il Vostro futuro.
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Buongiorno,
Nel caso in cui la mia ditta producesse la cella elettrolitica che è composta da 2 elettrodi in titanio ed una membrana di separazione interposta tra essi e alimentata a 12VDC questa, per poter essere commercializzata, necessita di marcatura CE?
Cordiali saluti
Daniele
Salve, ritengo di avere già risposto al precedente commento in modo chiaro e ribadisco quanto già detto.
Cordiali saluti.
ing. Carraro
Buonasera,
l’azienda per cui lavoro è stata interpellata per il ripristino di un apparecchio che produce una miscela acquosa contenente cloro che non supera lo 0,05% partendo da una soluzione salina, trattandola con una cella elettrolitica con membrana interna di separazione alimentata a 18Vdc.
Questa cella si è guastata e l’azienda produttrice non esiste più, noi abbiamo la soluzione e consiste nel sostituire la vecchia cella con delle nuove e con le medesime caratteristiche, provenienti da un paese oltreoceano e quindi senza marchio CE.
Premetto che queste sono composte rispettivamente di un elettrodo in titanio inserito in un tubo sempre in titanio con all’interno una membrana di separazione tubolare (tubo coassiale).
Ci è stata richiesta la certificazione CE di queste celle ma non ho trovato niente di specifico…
Inoltre nel caso in cui intervenissimo per il ripristino dell’apparecchio, dobbiamo ricertificarlo?
Cordiali saluti
Daniele
Buongiorno, La ringrazio per l’attenzione e la fiducia nei nostri confronti, Lei pone un quesito molto interessante, ma al tempo stesso non di carattere generale o di interesse comune, bensì è un quesito di tipo professionale, ovvero si tratta di una questione di attività aziendale.
Come può leggere nelle pagine istituzionali del nostro sito, dove ci presentiamo e illustriamo vision e mission, noi distinguiamo tra le notizie di carattere generale che sono di interesse comune e dalle quali nessuno può trarre profitto, da quelle di tipo professionale che si inseriscono nel lavoro di tecnici ed aziende.
Le prime le forniamo gratuitamente su questo ed altri siti e sono da considerarsi pure opinioni, le seconde le forniamo come consulenza in forma scritta e sottoscritta, previo incarico e chiaramente non sono più opinioni, ma pareri professionali sulla base dei quali chi le riceve può prendere le sue decisioni.
Nel caso Le servisse la nostra consulenza, la potrà richiedere ai recapiti indicati nella home page e saremo lieti di inviarLe un preventivo.
Cordiali saluti.
ing. Carraro
salve,
volevo lanciare sul mercato un mio prodotto che è composto al suo interno da delle ventoline alimentate da cavo USB ( per intenderci sono le ventoline che si usano per il raffreddamento dei notebook ) che è collegato a sua volta alla presa da 220v con un alimentatore ad attacco USB – ovviamente. Entrambi i componenti riportano già la marchiatura CE. Bisogna dire però una cosa: l’alimentatore è impiegato per il suo effettivo utilizzo, mentre le ventoline vengono “scorporate” dal loro prodotto originale per poi essere applicate al mio. Chiedevo se questo comporta necessariamente una marchiatura CE oppure se sono sufficienti quelle esistenti. Consideri che il prodotto sarebbe destinato ad uso domestico ( per interni ) e ha un involucro in Alluminio .
La ringrazio in anticipo,
porgo cordiali saluti
Marco
Salve, il prodotto da Lei creato è una cosa nuova, con una destinazione d’uso specifica e diversa da quelle originali previste per questi prodotti, per entrambe l ragiooni questi prodotti devono essere marcati CE.
Cordiali saluti.
Salve,
la mia ditta ha di recente prodotto un prototipo di faretto Led per interni,
per poter commercializzare il prodotto ho bisogno di marcatura CE?
La ringrazio per la cortese attenzione
Salve, assolutamente si, la marcatura CE è obbligatoria.
Cordiali saluti.
Buona sera
la mia società si occupa di costruzioni robotiche .
Di recente abbiamo ultimato un prodotto , si tratta di un robot alto circa 160 cm si muove autonomamente con sensori di riconoscimento , le tensioni esercitate sono basse 24V , i componenti elettronici montati sono marchiati CE , dovremmo certificare il robot in fatto di sicurezza ( penso) mi potrebbe dire se tale struttura e soggetta a certificazione??? , tenga presente che lavora attorno alle persone. La struttura esterna é arrotondata e i sistemi di sicurezza elettronici sono assemblati e già certificati. Quindi resterebbe il telaio e la copertura in plastica , cosa occorre quindi per certificare questo robot?? Aspettando una vostra cortese risposta porgo cordiali saluti grazie
Salve, di fatto il prodotto rientra in direttiva macchine e deve essere marcato CE.
Il fatto che usiate tutti componenti marcati CE semplifica il lavoro da fare, ma non lo elimina, mescolare gli ingredienti non significa fare una torta ed è chiaro che ci vuole la Vostra professionalità per costruire questo prodotto, non sono sufficienti i componenti.
La marcatura CE comprende anche il Vostro lavoro che deve essere documentato assieme a tutto il resto nel fascicolo tecnico.
Nel caso Vi servisse siamo ovviamente a disposizione.
Cordiali saluti.
Buon giorno, sono un artigiano,costruisco strutture in legno e vorrei propormi sul mercato dei giochi da giardino per bambini,(scivili,altalene,) vorrei sapere se con progetto ed osservanza delle norme UNI mi occorre solo la marchiatura CE oppure mi servono altre certificazioni(prove di laboratorio)…
Grazie
Valerio
Buongiorno, potrei risponderLe direttamente, ma preferisco che Lei trovi da solo la strada giusta.
Si scarichi la direttiva giocattoli, presente anche nel nostro blog, per escludere che i Suoi prodotti Vi rientrino.
Si scarichi/acquisti poi le norme sui giochi per esterno e parchi, in questo caso direttive specifiche non ce ne sono.
Già che c’è si scarichi anche la direttiva 2001/95/CE sulla sicurezza generale dei prodotti.
Cerchi in tutte le direttive che possono riguardare i Suoi prodotti, se viene indicato l’obbligo di fare prove di laboratorio o altri certificati oltre a tutto il processo di marcatura CE (quando è necessario).
Potrei dirLe già che non troverà questo obbligo, ma siccome non desidero far passare le mie opinioni come un atteggiamento ostile agli Organismi Notificati, che eseguono le prove e rilasciano i certificati, preferisco sia Lei direttamente a verificare.
Se chiede ad un laboratorio Le diranno che le prove servono sempre e su questo sono d’accordo, ma “servire” ed “essere necessario” sono due concetti diversi, a volte volutamente confusi, nel linguaggio normale diciamo “serve” per significare “si deve”, anche se ciò non è corretto.
Ritengo che i certificati “servano” sempre, nel senso che sono sempre utili, soprattutto al costruttore, mentre “sono necessari” solo quando le leggi li richiedono, e questi casi sono molto limitati.
I parchi giochi sono soggetti a progettazione da parte di un professionista ed a concessione da parte delle Amministrazioni locali, quindi il rispetto delle norme è superato o imposto dall’obbligo di una supervisione da parte di tecnici abilitati e di autorità che gestiscono il territorio, quindi sono loro che approvano il prodotto e non il costruttore.
Dato che siamo in argomento ne approfitto per mettere in evidenza questo aspetto:
– laddove è necessaria l’approvazione di terzi, ovviamente con potere decisionale sui prodotti, la marcatura CE non è richiesta e non serve, vediamo perchè:
nel settore automotive (produzione di auto, moto ed altri veicoli), nell’abito edilizio (case, capannoni, opere di ingegneria), in tutti i casi in cui è necessario un progetto approvato, la marcatura CE o non è richiesta o lo è solo per i componenti.
Ad esempio nessuna parte di auto, nè l’auto sono marcate CE, perchè sono tutte soggette ad “omologazione” cosa ben diversa e più rigida della marcatura CE.
Le case ed i capannoni non sono marcati CE, pur essendoci l’obbligo che tutti i prodotti da costruzione lo siano, perchè il prodotto finale è soggetto alla progettazione ed alla approvazione di entità superiori ai singoli produttori ed anche a chi realizza il manufatto (l’impresa).
Da tutto ciò si deduce che la marcatura CE è il gradino più basso e più semplice nella scala della sicurezza, e coloro che pensano che sia una burocrazia inutile o un processo complicato si sbagliano, è solo il primo passo per ottenere la sicurezza che interessa e coinvolge tutti.
Se poi ragioniamo come coloro che facevano sparire i rifiuti tossici interrandoli sotto le case degli altri, ma anche sotto casa loro, allora ogni ragionamento è superfluo, qualcuno diceva (forse Einstein) che “l’universo potrebbe essere finito, ma la stupidità umana no“.
Cordiali saluti.
Buongiorno, intanto grazie per la risposta. Purtroppo un paio di mesi fa una mia spedizione è stata bloccata in quanto in fase di ispezione uno dei prodotti riportava un nome che, nonostante si pensasse di uso comune (un famoso sistema operativo open source e quindi gratuito) era stato registrato un anno fa e all’ insaputa di noi operatori del settore è saltato fuori non si poteva usare. Va bene, dicono che devono sequestrarci queste venti unità ma a più di due mese non abbiamo notizie o risposte, ci risulta che abbiano 10 giorni lavorativi più dieci di proroga per richiedere la perizia ma i termini sono scaduti e la copia di tale perizia, che penso ci spetti di diritto, non l’ abbiamo mai vista e nemmeno alcun verbale di sequestro. Il problema è che ora siamo stati inseriti in una specie di blacklist per cui TUTTE le spedizioni a noi destinate vengono bloccate, spulciate, ci richiedono tutte le certificazioni per mail (che ci hanno fornito e sono faldoni di 100 pagine ognuna) e ci stanno impedendo completamente di lavorare, tanto che ancora un paio di mesi e saremo rovinati. E parlo anche di spedizioni piccole contenente piccole parti di ricambio per le riparazioni. Una vera e propria persecuzione dalla quale non sappiamo come difenderci, perchè ci rendiamo conto che a nulla varrà essere in regola se poi terranno ferme, anche illecitamente, tutte le spedizioni. FAlliremo comunque.. Sinceramente siamo disperati… scusi lo sfogo
Salve, Le consiglio di fare un esposto alla Guardia di Finanza ed alla Procura della Repubblica e ne invii una copia alla dogana.
Per quanto riguarda il presunto utilizzo del marchio registrato, questo rientra tra i compiti della dogana, ma come dice Lei i termini di legge devono essere rispettati.
Mi pare che non abbiate nulla da perdere a far valere i Vostri diritti.
Cordiali saluti e buona fortuna.
Salve, un po’ di tempo fa mi la dogana differenziava la merce in arrivo tra merce destinata alla vendita e merce per uso interno / test
Mi conferma che se ordino pochi pezzi che non metterò in commercio per effettuare dei test e che,se soddisfacenti, provvederemo a certificare, possono passare la dogana senza certificazione ce?
Salve, se Lei gira un pò nel sito scoprirà cosa penso di ciò che fanno purtroppo molti impiegati doganali alle frontiere, quindi non posso rispondere alla Sua domanda, perchè dovrei immedesimarmi in uno di loro e sinceramente trovo la cosa inaccettabile, non parlo ovviamente di quelli corretti,onesti e che fanno bene il loro lavoro.
Le posso dire ciò che dice la legge: entro 3 gironi dall’arrivo in dogana, qualsiasi merce DEVE essere rilasciata all’importatore, sia che essa sia in regola sia che non lo sia, con le direttive sulla marcatura CE. L’importatore PRIMA di immettere in commercio i prodotti e NON PRIMA di farli arrivare in dogana, deve provvedere alla marcatura CE.
Come si comprende dal Suo ragionamento, se un importatore non può verificare prima se la merce è conforme o meno, sia che sia una campionatura o una spedizione destinata alla vendita, come può dichiarare che quella merce rispetta le direttive sulla sicurezza?
A questa domanda io non so rispondere (perchè non c’è risposta) e forse bisognerebbe girarla agli impiegati doganali che bloccano le merci in dogana impedendo agli importatori di fare serenamente il loro lavoro.
Va detto per contro, che molti importatori che ricevono le merci a cui non hanno applicato alcuna procedura di marcatura CE, facendo finta che ciò che hanno fatto i cinesi vada bene, le mettono in commercio senza fare nulla, forse questo compensa, ma sempre in senso negativo, ciò che fanno gli impiegati doganali.
Forse un giorno qualcuno si occuperà anche di questi problemi, per ora il passaggio in dogana assomiglia molto ad una roulette russa.
Cordiali saluti e buona fortuna.
Salve ingegnere,
Vorrei se possibile alcune informazioni riguardanti due miei progetti (se sarebbe necessaria l’applicazione del marchio CE)
Il primo la realizzazione di una piccola centrale elettrica con generatori e motori elettrici acquistati da produttori con marchio CE io dovrei solo assembleare e poi fornire energia ad enel.
Il secondo, la realizzazione di un impianto di trasformazione di oli vegetali esausti in biodiesel , quest ultimo da mettere eventualmente anche in commercio e realizzare una piccola impresa di vendita di biodiesel , anche qui tutti i macchinari necessari sono acquistati da produttori con marchio CE e come sopra dovrei solo assembleare grazie anticipatamente Gianpaolo
Salve, le persone che come Lei tendono a semplificare le cose, a presentarle in modo semplice, mi sono simpatiche a priori, forse per affinità.
La mia esperienza (molti anni, molti sbagli) e la mia conoscenza dell’italico andazzo, mi portano a considerare i Suoi due progetti molto interessanti, ma con qualche ostacolo burocratico da superare.
Per rispondere strettamente alla parte tecnica delle domande, in entrambe i casi Lei dovrà prevedere e provvedere alla marcatura CE delle Sue realizzazioni.
Poi per gli aspetti legati ai vari monopoli che andrà a disturbare, dovrà vedere Lei come risolvere.
Da parte mia potrà ricevere l’aiuto in consulenza se lo riterrà opportuno, e la solidarietà incondizionata.
Cordiali saluti.
Salve sono un tatuatore professionista … sto iniziando a costruire delle mie macchinette personali da farne uso proprio … ovviamente seguendo tutte le direttive …quindi per uso proprio e non per vendita serve la certificazione ce o basta una mia autocertificazione o dichiarazione con scritto che le macchinette sono state costruite rispettando le seguenti norme ecc ecc…?
Grazie in anticipo. Saluti
Salve, queste macchinette devono essere marcate CE, per varie ragioni:
– sono apparecchiature elettriche
– l’uso personale sarebbe se Lei facesse i tatuaggi a sé stesso
– Lei parla al plurale “macchinette” quindi le userà tutte e solo Lei? In ogni caso vale quanto detto sopra.
– in ambiente di lavoro, ogni apparecchiatura deve essere marcata CE
La marcatura CE deve essere fatta dal costruttore ed è sempre un’autocertificazione, nel senso che la firma lui.
Il nostro lavoro è fornire consulenza a coloro che vogliono imparare a fare la marcatura CE, ma nessuno può sostituirsi a chi la deve fare, in questo caso a Lei.
Cordiali saluti.
Gentile Renato,
Cercando informazioni su come certificare giocattoli artigianali mi sono imbattuta nel suo sito e ho letto l’interessante forum. Volevo farle qualche domanda in merito alla normativa relativa a pupazzi in stoffa che vorrei vendere online. Al momento lavoro in Asia ma conto di rientrare in Europa tra un mese.
Da quello che ho leggiucchiato su internet tutti i giocattoli e quindi anche i pupazzi in stoffa necessitano il marchio CE. Non ho ben capito se è obbligatorio testarli in laboratorio o si puo’ fare un’autocertificazione. Ho in mente di realizzare pupazzi diversi tra loro. Ogni singolo pupazzo deve essere testato?Quanto costa farlo in Italia?
E i test relativi all’infiammabilità?
E’ obbligatorio specificare anche la fasci di eta’?
La ringrazio
Salve, Lei ha letto bene: tutti i giocattoli devono essere marcati CE.
Le prove di laboratorio pur essendo utili non sono obbligatorie, ad esempio se Lei dispone di documenti che indicano la sicurezza dei materiali utilizzati e non apporta modifiche con aggiunte di colori o vernici che non siano atossiche, per quale ragione dovrebbe fare dei test?
Va da sé che parti staccabili e facilmente ingeribili generano problemi che devono essere ridotti al minimo e segnalati, così come va indicata l’età di utilizzo consentito.
Quando rientra in Italia mi potrà contattare, così Le potrò fornire ulteriori spiegazioni ed un preventivo per un eventuale intervento di consulenza.
Cordiali saluti.
Salve,
vorrei sapere se la marchiatura è necessaria su una calandra a freddo laminatrice manuale (non elettrica).
Grazie
Salve, l’attrezzatura non rientra in Direttiva Macchine, quindi non deve essere marcata CE.
Cordiali saluti
Buongiorno. Da tempo per espandere il business siamo intenzionati ad importare tablet e smartphone direttamente dalla Cina. Il problema è che, mentre i telefoni sono già provvisti di marchiatura CE, la maggior parte dei tablet no. Volevamo sapere come procedere, i costi (e quindi un vostro preventivo in tal senso) e se era necessario farlo per ogni tablet importato o se si poteva avere la marchiatura su una “linea” di prodotti, dato che i prodotti si aggiornano con una rapidità impressionante e, non vendendone tantissimi, il costo della certificazione andrebbe ovviamente ammortizzato con le vendite
Grazie
Buongiorno, prima notizia: forse Lei come molti altri è convinto che la marcatura CE applicata dai produttori extra UE sia valida e sollevi gli importatori dall’obbligo di fare tutte le procedure previste dalla legge. Questo è sbagliato ed espone la Sua ditta come molte altre a gravi rischi, che fino ad oggi non si sono concretizzati per gli scarsi ed inadeguati controlli eseguiti dalle autorità, che molto spesso hanno le Vostre stesse convinzioni.
I cellulari potranno essere provvisti di certificati (tra l’altro obbligatori), il costruttore potrà aver apposto il marchio CE (assolutamente illegittimo) e magari i prodotti in sè rispettano le norme, tutto ciò NON è la marcatura CE che Voi dovete fare, sia per i nuovi prodotti di cui Lei fa cenno nel commento, sia per quelli fino ad oggi importati.
Ribadisco per l’ennesima volta in questo blog: un soggetto extra UE NON può fare la marcatura CE!!!! Il fatto che lo facciano e che non succeda nulla non significa che questo sia legale, anch’io ho superato varie volte i limiti di velocità e come me molti altri, ma ciò non significa che sia legale.
Provvederò in via privata ad inviarLe un preventivo per la consulenza sulla marcatura CE che è un investimento aziendale UNA TANTUM, ovvero una volta che avrete imparato come si deve fare sarete indipendenti ed autonomi.
P.S. anche per i tablet 3G è necessaria una certificazione da Organismo Notificato (4 numeri dopo il CE).
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buongiorno,
vorrei produrre e vendere un interfaccia da me realizzata ed al momento utilizzata solo all’interno della mia azienda. Tra le caratteristiche c’è la presenza di un interfaccia radio bluetooth.
Pottttrebbe inviarmi un preventivo per le verifiche e la certificazione ce del prodotto?
Grazie
Salve, Le invierò con piacere un preventivo, ma in forma privata, come sa il blog è riservato al dibattito ed al chiarimento e non a questioni commerciali, che certamente ci fanno piacere (sono quelle che permettono la vita del blog), ma che gestiamo al di fuori di questo spazio.
Cordiali saluti.
Sig. Carraro la ringrazio e resto in attesa del suo preventivo. Per quanto riguarda il chiarimento esposto credo che ci sia una incomprensione riguardo alla “divisione” che non si intende per legge ma solo a livello commerciale. I miei commenti si riferivano solo a quel marchio (presente su tutti i prodotti destinati a bambini di età superiore ai 3 anni (36 mesi)) che rappresenta un bambino stilizzato all’interno di un cartello di divieto accompagnato dalla dicitura “non adatto a bambini di età inferiore a 36 mesi (o tre anni)” che obbligatoriamente deve essere presente sui prodotti ritenuti non sicuri per quella fascia d’età. La ringrazio e le porgo i miei più cordiali saluti.
Daniele Fiori
Avevo compreso lo spirito della Sua osservazione, però nelle risposte cerco di aggiungere elementi che non riguardino il singolo commento e la singola persona, ma interessino più persone.
Il marchietto che comunemente si vede è frutto più di pigrizia che di ragionamento, non esiste di fatto alcun motivo perchè il limite sia 3 anni, è solo il simbolo che si trova più comunemente in giro.
Cordiali saluti.
Egregio Sig. Carraro, la ringrazio per la risposta celerissima ed esaustiva…la mia precisazione sui 3 anni è dovuta ad esperienza nel settore dalla quale sono a conoscenza del fatto che i “giocattoli” si dividono in due grandi gruppi, da 0 a 3 anni e dai 3 anni in su, i giochi/giocattoli per bambini da 0 a 3 anni devono rispondere ad una infinità di parametri, gli altri molto meno. Ho letto nelle conversazioni precedenti che il marchio CE è in pratica un’autocertificazione a carico del produttore ed in fondo il nostro gioco consiste in materiale stampato (gioco da tavolo standard) più alcune pedine e due dadi, quindi mi sembra abbastanza semplice e lineare, non mi sono chiari i passi successivi all’autocertificazione…in ogni caso gradirei maggiori informazioni sul vostro lavoro e relativi preventivi.
La ringrazio anticipatamente
Daniele Fiori
Salve, condivido le Sue valutazioni su come e chi possa valutare la pericolosità di questo gioco, infatti non esiste alcun obbligo di ricorrere ad un Organismo Notificato, i cui test peraltro possono sempre essere utili.
Non esiste invece una distinzione netta di età infatti il limite può essere 6, 12, 36, 50 mesi e dipende dalla pericolosità residua del gioco e dalla capacità del bambino di distinguere una situazione pericolosa, infatti un bambino di 36 mesi è in grado di non infilarsi in bocca piccole parti staccabili, ma forse non comprende la pericolosità di una spada, quindi non è reale questa divisione tra più o meno 3 anni, può essere una convenzione o una abitudine o forse pigrizia dei produttori, ma mi creda non sta scritta da nessuna parte e certo in nessuna direttiva, forse in qualche blog? Come ho già ripetuto, diffidate di tutto ciò che trovate in internet, va bene se è fonte di riflessione, ma non prendetelo mai come oro colato, verificate sempre. Su Wikipedia ci sono dei burloni che pubblicano cavolate immense e quando le correggi tornano e ripubblicarle e tutti credono che Wikipedia sia la fonte del sapere, per esempio se leggete cosa c’è scritto a proposito del “made in Italy” potrete farvi delle grosse risate, però non si può cambiare, perché il burlone (ignorante) di turno cancella le correzioni e torna a pubblicare le sue scemenze.
Le farò pervenire in privato il preventivo per la marcatura di questo gioco.
Cordiali saluti.
Buongiorno, vorrei sapere se un gioco da tavolo tradizionale (tipo Risiko o Monopoli) non adatto ai bambini di età inferiore ai 3 anni e destinato ad utenti dai 7 ai 13 anni necessita della marchiatura CE, se si voi provvedete a rilasciare la certificazione? E’ gradita risposta anche tramite mail.
Grazie.
Salve, il limite per definire un prodotto “gioco” non è 3 ma 14 anni, quindi mi pare non ci siano dubbi sulla necessità di marcatura CE in questo caso.
Non rilasciamo certificazioni perchè non è ciò che è necessario noi facciamo la marcatura CE che è ciò che chiede la legge, poi se un produttore desidera fare dei test (certificati) si può rivolgere ad un Istituto Notificato, i test sono certamente utili, ma NON è ciò che chiede la legge.
Cordiali saluti.
Grazie,
non mi aspettavo una risposta così veloce.
A presto.
Quando é possibile no perdiamo tempo inutilmente, appena mi sconnetto da Skype Le invio il preventivo.
Saluti.
Salve,
sono un tecnico elettromeccanico e ho costruito una pinza per la rifinitura delle scarpe.La pinza è
manuale ma si deve attaccare all’impianto dell’aria quindi,in realtà,è pneomatica.Lei pensa che segua
la “direttiva macchine” come mi hanno detto alla camera di commercio?Mi può fare un preventivo per la
marchiatura CE?
Cordiali Saluti
Salve, mi fa piacere constatare che la Camera di Commercio Le ha fornito le informazioni corrette, non succede spesso.
Il Suo prodotto rientra in direttiva macchine e deve essere marcato CE, Le invieró privatamente il preventivo.
Cordiali saluti.
Salve ingegnere,
vorrei importare delle sigarette elettroniche dalla Cina.
come ottengo il marchio ce e le certificazioni?
Salve.
Le certificazioni si fanno fare da un Organismo Notificato quando
– lo richiede la direttiva
– lo decide il soggetto che deve fare la marcatura CE dei suoi prodotti
– si decide di sottostare alle imposizioni illegali dello Stato che blocca le merce in dogana.
La marcatura CE NON si ottiene (nessuno la può comprare o vendere), ma si fa e per farla occorre imparare come, cosa che avviene mediante lo studio delle direttive o chiedendo consulenza e quest’ultima è ciò che facciamo noi.
Le invierò un nostro prevenivo per questo lavoro, ma non si illuda NON è sufficiente essere in regola con la legge per importare la sigarette elettroniche e passare la dogana, oggi ci sono regole non scritte ed inventate ad hoc per bloccare questi prodotti.
Cordiali saluti.