La marcatura CE degli strumenti di misura deve essere eseguita dal fabbricante o da un suo sostituto purché Europeo, il quale dichiara per mezzo della dichiarazione di conformità, che il suo prodotto è conforme ai requisiti di sicurezza e salute, previsti dalle direttive pertinenti.

La direttiva 2014/32/UE sugli strumenti di misura impone la marcatura CE obbligatoria su tutti quelli destinati a essere utilizzati in transazioni commerciali, siano essi contatori di elettricità o gas, metri, bilance, bicchieri.

Per quanto riguarda la marcatura CE degli strumenti di misura, si considerano tali tutti qui prodotti che sono destinati ad essere utilizzati per scambi commerciali o che necessitano comunque di una tolleranza specifica e dichiarata.

Il bicchiere per la mescita del vino o della birra, se utilizzato al tavolo, dove si paga la bottiglia intera, non necessita di marchio CE, se invece viene utilizzato al banco, per vendere una determinata quantità di bevanda, deve avere il marchio CE e la linea che indica il livello del liquido che viene venduto. Infatti, anche la destinazione d’uso è determinante ai fini della marcatura CE.

La distinzione sulla destinazione d’uso degli strumenti di misura è fondamentale, perché discrimina i prodotti  con lo scopo di eseguire una misurazione esatta e quelli che svolgono altre funzioni.

La marcatura CE degli strumenti di misura, in base alla direttiva 2014/32/UE, prevede che il produttore predisponga il fascicolo tecnico per ogni tipologia di strumento ed in questo fascicolo ci deve essere anche il certificato rilasciato da un organismo notificato, che ha condotto le prove su un campione.