Marchio CE, ulteriori chiarimenti!
Sulla marcatura CE c’è sempre quancosa di nuovo da sapere.
Ribadiamo ancora una volta il punto fondamentale da cui partono tutte le direttive e tutte le normative che vengono emesse in merito al Marchio CE, questo punto è LA SICUREZZA.
Il legislatore quando approva e pubblica direttive e norme, parte dalla necessità di garantire all’utente finale la massima sicurezza possibile, compatibilmente con i progressi della tecnica e le possibilità produttive, per questa ragione molte norme e direttive vengono aggiornate in continuazione.
Quindi facendo intervenire il buon senso, ognuno è in grado di comprendere che sono i requisiti di sicurezza a determinare la complessità delle procedure da attivare per applicare il Marchio CE su un prodotto e non il suo costo commerciale o la sua diffusione.
Tanto più un prodotto può creare danni all’utente, come nel caso delle macchine, tanto più accurata deve essere l’analisi dei rischi e tanto più complessi gli interventi per eliminare o ridurre i pericoli.
Per tali ragioni e non per speculazioni commerciali, l’assistenza o l’attività eseguita internamente per applicare il Marchio CE, possono avere un costo estremamente variabile e passare da poche centinaia di euro a svariate migliaia.
Si dice in modo puramente teorico e retorico, che la sicurezza non ha prezzo, ma i fatti quotidiani dimostrano che molto spesso non ha valore e proprio per garantire un minimo di sicurezza il Marchio CE può essere apposto solo dopo aver seguito un percorso ben definito, che non è la compilazione burocratica di moduli, ma la valutazione attenta di caratteristiche e circostanze.
Affrontate quindi l’applicazione del Marchio CE con l’obiettivo di ottenere dei prodotti sicuri prima ancora che funzionali, perchè è sempre meglio che vada fuori uso un prodotto piuttosto che chi lo usa.
Un prodotto sicuro è garanzia di tranquillità per chi lo utilizza, ma anche per chi lo produce e lo mette in commercio, altrimenti diventa una bomba ad orologeria, è solo questione di tempo.
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Salve, questi prodotti , a meno che non ricadano anche in altre categorie, sono soggetti solo alla Direttiva 2001/95/CE, che non richiede la presenza del marchio CE ( introducendo non poca confusione ), ma di fatto impone le stesse procedure (manca solo il marchietto).
Questo vale anche per la grande distribuzione, dove però come per la dogana, vale un’altra legge, QUELLA DEL PIU’ FORTE e quindi ci sono zelanti dirigenti, come i zelanti doganieri, che le leggi se le inventano, con l’obiettivo di pararsi il c… oppure con altri scopi, che non sta a me indagare, ma forse se lo facesse la magistratura, sarebbe meglio ed ora.
Cordiali saluti.
Buonasera Ing.Carraro,
importo abitualmente, per la mia attività di rivendita, giochi di prestigio ed attrezzi per prestigiatori da USA, Cina e India. Tempo fa mi era stato detto che per questa categoria di prodotto non è necessario il marchio CE, probabilmente perchè il cliente finale è un professionista o comunque maggiore di 14 anni. Vorrei però sentire un suo parere in merito. Non sono nella grande distribuzione dove, credo, sia obbligatoria la marchiatura CE.
Grazie,
Marco
Salve, non ho fatto ricerche approfondite, però li equiparerei agli occhiali, in quanto hanno lenti da vista che modificano l’immagine ed hanno contatto indiretto con gli organi della vista, quindi li considererei come appunto come gli occhiali, che come sa vanno marcati CE.
Per quanto riguarda le canne da pesca non necessitano di marcatura CE, ma attenzione devono rispettare la direttiva 2001/95/CE sulla sicurezza dei prodotti.
Saluti
Ing Carraro volevo fare avere una ulteriore delucidazione: in merito ai binocoli, non elettrici, anche questi devono avere la marcatura.
La merce sarebbe importata da paesi extra UE per poi essere venduti in Italia.
Grazie ancora
Ing. Carraro buonasera,
volevo chiederle un suo parere in merito alla necessità di marcatura CE di attrezzatura da pesca; precisamente di una canna meccanica, destinata ad una clientela adulta, senza alcun ausilio elettrico.
Distinti saluti,
marco
Salve, inizio dalla parte finale del Suo intervento, cioè il costo che conosco molto bene dato che è il prezzo che noi chiediamo per i lavori di marcatura.
Ovviamente se ne ce ne farà richiesta Le forniremo il preventivo per il Suo prodotto.
Si tratta di DPI, quindi soggetti a prove di laboratorio per dimostrarne la sicurezza.
Come e quando fare la marcatura, dipende dall’atteggiamento della dogana, che è molto vario e sarebbe opportuno prevenire problemi facendo tutto prima.
Nel caso Lei abbia necessità, ci richieda un preventivo.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Salve ing Carraro,
trovo molto interessante questo sito,complimenti a lei e alle sue esaurienti risposte.
Una domanda le ho da fare,ma magari stupida perchè già è scritto da qualche altra parte del sito,ma che non riesco a trovare.
Comunque è la seguente : come e dove si applica il marchio CE?
sto per importare dalla cina degli occhiali da sole per poi venderli in italia creando un brand personale.
Inoltre,che lei sappia,il costo per il marchio per questo tipo di articoli è elevato?
grazie anticipatamente.
Luisa
Salve, Le confesso che non ho compreso il significato del testo tra parentesi, cioè non ho capito se chiedete ai produttori cinesi la marcatura CE per i giocattoli.
Il prodotto non deve essere marcato CE, ma ne deve essere escluso l’uso ai minori di 14 anni, in quanto fino a quell’età sono ritenuti destinatari di strumenti ludici.
Cordiali saluti
ing, Carraro
Buon giorno Ing. Carraro,
stiamo per importare dalla Cina degli articoli sportivi.
Tra questi ci sono delle racchette da volano (badminton). Non si tratta di giocattoli (articoli per i quali richiediamo certificazione e marcatura CE).
Mi sa dire se rientrimo tra le categorie di prodotti per i quali è necessaria la marcatura CE?
Grazie e cordiali saluti
Salve, si tratta di un prodotto particolare, che richiede una valutazione altrettanto particolare.
Nell’ambito di questo blog, trattiamo questioni di interesse generale, quindi possiamo proseguire il nostro scambio in sede privata.
Ci può contattare ai recapiti presenti sul sito.
Cordiali saluti
Ing. Carraro buon pomeriggio !
avrei piacere di sapere se il ns. prodotto rientra tra le categorie di prodotti per cui il CE è obbligatorio .
Il ns. prodotto è meglio descritto nel ns. sito, ma ovviamente mi rendo sin da ora disponibile ad implementare eventuali
dati aggiuntivi laddove necessario .
grato
dott. paolo salemi
Salve, avevo già inviato ieri la risposta al commento, ma dal telefonino evidentemente si è persa ( a proposito di telecomunicazioni ).
Mi pare che ci sia un pò di confusione, perchè mi parla di informatica per le scuole, quindi suppongo computer, poi di cablaggio, che suppongo ancora relativo al computer e per tutto ciò cita la direttiva 1999/5/CE.
L’on. Di Pietro direbbe: Ma che c’azzecca?.
Che i computer ed i cablaggi debbano avere il marchio CE e che l’installazione debba essere seguita da dichiarazione di conformità, non ci sono dubbi, che si debba applicare la direttiva 1999/5/CE mi sembra almeno strano.
Non so chi glie l’abbia detto o se l’ha trovata per conto Suo, ma sono altre le direttive in gioco sicuramente prima di questa, per esempio la bassa tensione e la compatibilità elettromagnetica.
Non sapendo se i computer sono solo commerciati o li assemblate Voi, non sono in grado di dire le Vostre incombenze, l’unica cosa di cui sono certo è che dovete fornire prodotti marcati CE.
Cordiali saluti.
Buongiorno Ing. Carraro,
avrei bisono di alcuni chiarimenti, in merito alla direttiva 1999/5/CE, sono più confusa che persuasa.
Opero nel settore dell’informatica, ultimamente una scuola con cui dovremmo stipulare un contratto per servizi informatici tra cui anche il cablaggio, ci ha rcihiesto la certificazione CE.
Vorrei dunque sapere se la mia azienda rientra in questo tip di direttiva e cosa dovrei fare per adempiere a cio!
Distinti Saluti.
Salve i test report possono essere utilizzati nuovamente-
Saluti
La ringrazio per la sollecitudine di risposta e le le chiedo un ulterire precisazione: Per quanto riguarda i vari test report effettuati sul prodotto da un laboratorio, su commissione del vecchio produttore; ad es. prove di compatibilità elettromagnetica, prove per verificare il rispetto della direttiva di bassa tensione; possiamo ritenere tale documentazione valida continuando a realizzare il prodotto come il vecchio costruttore?
cordiali saluti.
La documentazione a cui Lei fa cenno è di tipo “personale” ovvero in capo ad una persona fisica o giuridica, infatti la dichiarazione di conformità è sottoscritta dal legale rappresentante delle ditta.
Quindi la risposta alla sua domanda è negativa, quei documenti vanno rifatti e sottoscritti da Lei, che ovviamente dovrebbe essere certo della correttezza del contenuto.
Cordiali saluti.
Buongiorno Ing. Carraro,
Le porgo un quesito: Rilevando da un azienda tutta l’attrezzatura (principalmente stampi), necessaria a costruire un motore destinato all’automazione di serrande; la documentazione relativa alla dichiarazione di conformità del prodotto, già redatta dall’azienda venditrice e fornita insieme all’attrezzatura suddetta rimane valida?
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.