Marchio CE, ulteriori chiarimenti!
Sulla marcatura CE c’è sempre quancosa di nuovo da sapere.
Ribadiamo ancora una volta il punto fondamentale da cui partono tutte le direttive e tutte le normative che vengono emesse in merito al Marchio CE, questo punto è LA SICUREZZA.
Il legislatore quando approva e pubblica direttive e norme, parte dalla necessità di garantire all’utente finale la massima sicurezza possibile, compatibilmente con i progressi della tecnica e le possibilità produttive, per questa ragione molte norme e direttive vengono aggiornate in continuazione.
Quindi facendo intervenire il buon senso, ognuno è in grado di comprendere che sono i requisiti di sicurezza a determinare la complessità delle procedure da attivare per applicare il Marchio CE su un prodotto e non il suo costo commerciale o la sua diffusione.
Tanto più un prodotto può creare danni all’utente, come nel caso delle macchine, tanto più accurata deve essere l’analisi dei rischi e tanto più complessi gli interventi per eliminare o ridurre i pericoli.
Per tali ragioni e non per speculazioni commerciali, l’assistenza o l’attività eseguita internamente per applicare il Marchio CE, possono avere un costo estremamente variabile e passare da poche centinaia di euro a svariate migliaia.
Si dice in modo puramente teorico e retorico, che la sicurezza non ha prezzo, ma i fatti quotidiani dimostrano che molto spesso non ha valore e proprio per garantire un minimo di sicurezza il Marchio CE può essere apposto solo dopo aver seguito un percorso ben definito, che non è la compilazione burocratica di moduli, ma la valutazione attenta di caratteristiche e circostanze.
Affrontate quindi l’applicazione del Marchio CE con l’obiettivo di ottenere dei prodotti sicuri prima ancora che funzionali, perchè è sempre meglio che vada fuori uso un prodotto piuttosto che chi lo usa.
Un prodotto sicuro è garanzia di tranquillità per chi lo utilizza, ma anche per chi lo produce e lo mette in commercio, altrimenti diventa una bomba ad orologeria, è solo questione di tempo.
La nostra società esegue la marcatura CE e fornisce la consulenza per capire cosa è necessario fare.
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Per correttezza tecnica, gli apparecchi illuminanti a fiamma ( candele, petrolio o altro ) non rientrano negli apparecchi di illuminazione elettrica.
Tutti quelli funzionanti con energia elettrica devono essere marcati CE.
Cordiali saluti
Gli apparecchi illuminanti di tutti i tipi rientrano nella obbligatorietà del marchio CE o no??
Ringrazio per l’attenzione
Saluti
Andrea Comparini
La risposta è affermativa, però mi sorge un dubbio, siete certi di aver eseguito un’analisi dei rischi corretta?
Perchè è abbastanza evidente che la caratteristica di idoneità al contatto con gli alimenti deve essere presa in considerazione in quell’ambito, quindi la mia impressione è che riteniate la dichiarazione di conformità esaustiva rispetto agli obblighi di marcatura e così non è, inoltre facendo la dichiarazione di conformità a cosa dichiarate conforme il macchinario? Non alla normativa sui contatti con gli alimenti?
Cordiali saluti.
Buona giornata Ing.Carraro,
Una azienda che produce macchinari per l’erogazione di additivi alimentari, oltre alla dichiarazione di conformità CE deve rilasciare
anche documentazione riguardo “l’idoneità al contatto alimentare?”
Grazie anticipatamente per la risposta
Cordiali saluti
Davide
Salve, una sola risposta ai due ultimi commenti.
Innanzitutto, può capitare nei commenti di saltare le regole della normale conversazione, e non ne facciamo mai un caso.
Molto diverso quando qualcuno ci scrive sulla mail personale, in quel caso si meritano un posto nella cartella intitolata “maleducati, idioti e furbi” che abbiamo riservato appunto a queste tre categorie, non è questo il Suo caso.
Passiamo all’aspetto tecnico, le due macchine devono essere marcate CE, soprattutto se vengono utilizzate da dipendenti o in presenza di terzi all’interno del cantiere.
Per ottenere consulenza, Lei può entrare nello spazio del sito intitolato “Altri servizi per le Aziende” nella sezione “consulenza on line” potrà fare le domande specifiche, in alternativa può chiedere un preventivo per la marcatura CE.
Cordiali saluti.
p.s. approfitto del Suo secondo commento per dire che noi gestiamo questo blog, fornendo informazioni generali gratuite e rispondiamo ai commenti molto volentieri, è però evidente che ci fa molto più piacere interagire con persone, che come Lei utilizzano la normale educazione, piuttosto che con coloro che pensano di accedere ad un servizio a loro dovuto. NON E’ COSI’, non siamo sovvenzionati da alcuno, abbiamo il solo dovere della correttezza e del rispetto che pretendiamo anche dagli altri, un pò di normale educazione non guasta mai.
scusate ma ho dimenticato di ringraziarvi anticipatamente
ho due attrezzi da cantiere edili ( un mini escavatore e una gru automontante ) di queste due macchine non ho nessun tipo di documento e tra l”altro non hanno la marcatura c e cosa posso fare per mettere a norme queste due macchine ed avere la marcatura ce?
La ringrazio, perchè mi permette di precisare che quando le nostre “encomiabili” associazioni di categoria parlano delle norme ed ovviamente spingono per il rinvio, si “dimenticano di dire ai loro associati ( che pagano per avere questa “qualità” di servizi ) che la direttiva che impone la marcatura CE, è in vigore in Europa dal 1989 ed in Italia dal 1993.
Mi sembra che sia passato abbastanza tempo, perchè le aziende si adeguino alla direttiva.
E’ chiaro che se le loro “encomiabili” associazioni di categoria, che “tanto fanno” in difesa dei loro associati e soprattutto dei consumatori, si preoccupano più di far slittare i termini di entrata in vigore delle norme e di spiegare che le norme non sono ancora obbligatorie, piuttosto di far loro rispettare le direttive, i suddetti associati con “molto dispiacere” non fanno la marcatura CE dei prodotti.
Alla fine la responsabilità è comunque dei produttori e quindi nessuna associazione pagherà, né le multe degli associati, né i danni derivanti dal mancato rispetto delle direttive comunitarie.
Chi paga sempre e comunque a causa di prodotti non conformi, è sempre e comunque il consumatore, con buona pace delle “utilissime” associazioni di corporazione, pardon di categoria.
Grazie mille per la risposta che fuga ogni dubbio! La mia domanda è nata perchè navigando in internet ho visto che l’obbligo di marcatura CE per i pavimenti in legno è stata spesso rinviato, pertanto mi chiedevo se fosse in essere qualche altra ulteriore proroga.
Dalla chiarezza della sua risposta, vedo di NO.
Grazie ancora.
Salve, l’elenco è presto fatto: TUTTI.
La Direttiva dice: tutti i materiali stabilmente inglobati in una costruzione.
Secondo Lei i pavimenti in legno sono stabilmente inglobati nella costruzione? A me sembra proprio di si.
Molti fanno confusione con le norme di prodotto, che non esistono per tutti i prodotti, nel caso dei pavimenti in legno ci sono però anche le norme, comunque è la Direttiva quella che ha valore di legge, quindi nei casi da Lei menzionati non c’è alcun dubbio, DEVONO ESSERE MARCATI CE.
Cordiali saluti.
Gentile Ing.Carraro
esisite un elenco dei materiali da costruzione che hanno l’obbligo della marcature CE? nella fattispecie i pavimenti in legno, i parquet, hanno l’obbligo della marcatura CE?
Grazie anticipatamente per la risposta.
Cordiali saluti.
Ovviamente siamo contenti per Lei, anche se non comprendiamo in base a quali “logiche” ha agito la dogana. Per questa volta meglio così.
Saluti
Salve, mi hanno chiesto questo: In riferimento alla spedizione in oggetto, dichiaro che i giocattoli contenuti :
Sono provvisti di marchio CE e quindi liberamente importabili
Sono sprovvisti di marchio CE in quanto non destinati ad esser immessi sul mercato…
Ho scritto che non sono giocattoli ma materiale per prestigiatori. Alle 17 hanno sdoganato.
Solitamente mi richiedono (e provvedo) la dichiarazione di conformità quando ricevo il mezzo container. Per spedizioni da 300 dollari…mai chiesto niente. Vediamo che arriva.
Cordiali saluti
Salve, forse Le hanno chiesto la Dichiarazione di Conformità, che ci dovrebbe sempre essere, anche per la Direttiva 2001/95/CE.
Mi spiace per Lei, anche perchè la dogana dovrebbe rilasciare il prodotto, senza bloccarlo e scrivendo sui documenti “prodotto non conforme, non può essere immesso in libera pratica” vedi regolamento 765/2008 della Comunità Europea, purtroppo sconosciuto alla maggior parte delle dogane e delle autorità di controllo, quando si dice italiani …….
Cordiali saluti.
Buongiorno ingegnere, la ringrazio per la pronta risposta.
Evidentemente me la sono cercata, poichè oggi DHL dogana di Bergamo mi ha fermato un pacco chiedendomi la dichiarazione di certificazione dato che l’esportatore erroneamente ha scritto (diversamente dalle solite volte) la dicitura Plastic Toys. Vediamo come si sviluppa la situazione. Grazie ancora, Marco