La dichiarazione di conformità
La dichiarazione di conformità è il documento redatto e sottoscritto dal Fabbricante, se non è residente nell’Unione Europea dovrà avvelersi di un mandatario o dall’Importatore. In essa si dichiara che il prodotto rispetta le specifiche leggi che lo disciplinano.
Cosa è la dichiarazione di conformità?
(Qualcuno la chiama DICO, il che genera inutile confusione)
Contrariamente a quanto molti pensano e divulgano, anche quando si ricorre ad un Organismo Notificato, la marcatura CE e la Dichiarazione di Conformità che ne fa parte, sono una responsabilità esclusiva del Fabbricante o dell’Importatore.
Un laboratorio od un Organismo Notificato, può certificare che il campione di un prodotto rispetta le norme che lo disciplinano, ma non può rilasciare la dichiarazione di conformità e fare la marcatura CE, perchè quest’ultima comprende anche il controllo di produzione, che può essere svolto solo dal fabbricante.
Confondere tra le prove sul prodotto e la conformità di tutta la produzione è un errore comune e spesso divulgato e sfruttato da chi ne trae vantaggio. La responsabilità non si può MAI delegare.
Come si fa la dichiarazione di conformità?
Tutte le leggi lo spiegano ed è molto semplice, essa deve contenere:
- dati del fabbricante e del legale rappresentante
- dati e descrizione generale del prodotto
- direttive, Regolamenti e norme a cui il prodotto è conforme
- informazioni relative alla produzione es: n° matricola, lotto, partita, etc.
- identificativo dell’Organismo Notificato (qualora esso sia obbligatorio)
- luogo, data e firma autografa di chi la sottoscrive
ma… attenzione, la Dichiarazione di Conformità deve esserci sempre, è indispensabile, ma non sufficiente, quindi non va confusa con la Marcatura CE, di cui è solo una parte.
Esiste anche un altro tipo di Dichiarazione di Conformità, quella di installazione, che devono rilasciare tutte le imprese che eseguono impianti, installazioni o montaggi di sistemi, come ad esempio l’impianto di riscaldamento o l’impianto idraulico. Questa però non va confusa con quella della marcatura CE.
La nostra società fornisce l’assistenza e la consulenza per la marcatura CE dei prodotto, la redazione della dichiarazione di conformità ed il servizio di gestione del fascicolo tecnico.
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La dichiarazione di conformità - Domande e risposte
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Lei non può essere esonerata dalle responsabilità, in quanto produttrice del lampadario ne risponde in toto.
L’unica cosa corretta da fare è progettare e costruire il prodotto secondo le norme ed eseguire le prove di sicurezza alla fine del montaggio.
Per fare un qualsiasi prodotto, la prima cosa di cui occorre tener conto sono le norme che lo regolano, e nel Suo caso sono parecchie.
Non esiste un modo per evitare le responsabilità, ma esiste un modo per fare i prodotti sicuri, e questo è quello che deve fare Lei.
Salve, sono un artigiana e devo fabbrivare un lampadario in ferro bqattuto. vorrei sapere se nel mio caso per esonerarmi da responsabilità in caso di danni a cose o persone cagionati dal lampadario, sia sufficiente la dichiaraziione di conformità dell’ ‘impianto elettrico della lampada oppure se per ogni pezzo (tutti fra loro diversi ) devo chiedere una certificazione CE. grazie!
Più che potere Lei deve fare quanto ha indicato, infatti la dichiarazione di conformità implica la garanzia della sicurezza del prodotto, quindi se Lei si rende conto che questa sicurezza è venuta meno, è tenuto ad intervenire quanto prima, nel modo che ritiene opportuno, fino al limite di impedire l’uso di ciò che Lei ha dichiarato conforme.
MI SCUSO VORREI SAPERE SE HO RILASCIATO UN CERTIIFCATO DI CONFORMITA SU DEI QUADRI ELETTRICI E SUCCESSIVAMENTE HO RISCONTRATO CHE ALCUNI COMPOMENTI CHE NORMALMENTE MONTIAMO DI SERIE SONO DIFFETTOSI POSSO ANNULLARE IL CERTIFICATO E ANDARE IN CANTIERE A VERIFICARE IL QUANTO
IL CERTIFICATO PRECEDENTE NON HA PIU VALORE SE IO DICHIARO IL QUANTO E SONO DISPONIBILE A RIEMETTERLO DOPO VERIFICA?
GRAZIE
No per le campionature la marcatura Ce non è obbligatoria e i campioni servono caso mai per poter espletare tutte le procedure di marcatura.
Per fare la dichiarazione, sarebbe necessario conoscere ed analizzare il prodotto, quindi non la può fare prima.
Salve,
dovrei importare dei campioni di cellulari smartphone dall’estero, a riguardo volevo sapere se anche per i campioni è necessario il marchio CE? O è sufficiente la dichiarazione di conformità?
Grazie
La questione che Lei pone è interessante e meriterebbe una ricerca specifica, ma forse vedendo la cosa da un’altra ottica la si può chiarire meglio.
Le apparecchiature di tipo militare sono esentate dal marchio CE in quanto si ritiene che le forze armate si possano far costruire i prodotti a loro necessari, secondo specifiche da loro definite.
Cioè i militari che hanno necessità di particolari attrezzature, definiscono le caratteristiche che queste devono avere senza che le autorità esterne possano intervenire.
Quindi la questione va risolta tra chi vuole vendere le apparecchiature alle Forze armate e queste ultime, se loro ritengono che un prodotto cinese e magari taroccato, possa soddisfare le loro esigenze, nessuno può impedire loro di utilizzarlo.
Diciamo che la norma prevede che i militari in quanto utenti particolari non debbano essere “protetti” da norme pensate per i civili, quindi è l’utente e non il prodotto, che genera la particolarità.
Devo essere più preciso: nella frase:
se un apparato radio destinato ad uso militare è “esentato” dalla marcatura CE, lo si potrebbe importare anche se provvisto della sola marcatura FCC, allegando qualche dichiarazione?
Intendevo allegare una dichiarazione sulla destinazione d’uso (per le forze armate appunto)
Grazie per la risposta. Penso di riferisca agli standard MIL, anche se in alcuni casi gli standard civili e militari sono equivalenti (es. in alcune prove di compatibilità elettromagnetica). Concordo con lei sul fatto che apparati di produzione di massa Cinese (laddove CE = China Export!!!) soddisfino “difficilmente” tali standard 🙂
A questo punto mi chiedevo: se un apparato radio destinato ad uso militare è “esentato” dalla marcatura CE, lo si potrebbe importare anche se provvisto della sola marcatura FCC, allegando qualche dichiarazione?
Non penso che si vieti ai militari di usare apparati destinati ad uso civile (laddove opportunamente richiesti). Però, ovviamente, senza alcuna indicazione, gli apparati senza marcatura CE non possono essere commercializzati nei paesi dell’unione. Nel caso dunque che si vogliano importare apparati a norme MIL o apparati a norme FCC (o cmq senza marchio CE ma destinati alle forze armate) come ci si dovrebbe comportare? Basta una semplice dichiarazione per la dogana?
Grazie anticipatamente.
I vetri vanno a far parte delle costruzioni e quindi sono soggetti alla Direttiva che disciplina questa materia.
Essendo utilizzati per le finestre e per le superfici finestrate possono essere soggetti a vincoli di tipo diverso a seconda della destinazione d’uso.
Non è possibile in questa sede fornire una informazione esaustiva ed adeguata, posso solo dire che certamente vanno sottoposti a procedura di marcatura che però non è univoca, così come non lo è la destinazione del vetro.
Per mettere in regola la Sua produzione deve applicare le norme che regolano il Suo prodotto e per farlo può utilizzare le Sue risorse tecniche o rivolgersi ad una società di consulenza.
Per quanto riguarda i dispositivi radio destinati alle forze armate, questi sono esenti da marcatura CE, in quanto devono sottostare a disciplinari ben più vincolanti.
Ritengo che prodotti importati dalla Cina difficilmente possano soddisfare ai requisiti richiesti per questo scopo.
salve Ing. volevo chiedere se sui vetri da applicare agli infissi e’ obbligatoria la marcatura Ce e se la risposta e’ Si le chiedo di spiegarmi cosa devo fare per mettere in regola la mia azienda . Ringrazio anticipatamente
Salve e complimenti per il sito!
Vorrei chiedere se è richiesta la marcatura CE anche per i dispositivi radio per telecomunicazioni per applicazioni militari. Nella direttiva R&TTE si legge che sono esclusi gli apparecchi usati per la pubblica sicurezza, òla difesa, ecc.
Qualora si dovessero importare apparati sprovvisti di marchio CE da uno stato fuori dell’Unione Europea, essi non potrebbero essere commercializzati né messi in funzione, ma potrebbero solo essere impiegati in fiere a scopo dimostrativo/pubblicitario.
Cosa è previsto dunque in caso che si debbano importare dispositivi privi di marchio ma da commercializzare a istituzioni militari?
grazie
No, la dichiarazione deve riportare oltre alla direttiva macchine, anche le norme di riferimento, che nel Vostro caso sono parecchie.
Salve, abbiamo acquistato una macchina confezionatrice debitamente corredata da manuale d’uso e dalla dichiarazione CE. Su quest’ultima veniva menzionata la direttiva di riferimento, ma non venivano menzionate le varie norme a cui la macchina era conforme (es. x impianto elettrico etc), risulta solo una dicitura che dice che queste vengono riportate sul manuale. E’ corretta la dichiarazione CE redatta in questo modo?
Salve, se una macchina è destinata ad un utilizzo privato o comunque non al mercato, e non a terzi, es: dipendenti che la debbano utilizzare, non è necessario che sia marcata CE.
Al momento dello sdoganamento dovrete dichiarare lo scopo dell’importazione, quindi ai fini di studio e di valutazione di conformità.
Nel caso doveste importarla in futuro per la commercializzazione, sarà necessario prvvedere a tutta la procedura di marcatura.
Grazie per la Vostra attenzione.
Buonasera a tutti,
siamo una società di ingegneria.
Abbiamo trovato un prodotto in asia (una macchina da banco per delle operazioni sugli imballaggi) che vorremmo importare ai fini di studio.
La macchina è destinata come già detto a fini di studio quindi verrà da noi testata all’interno dei nostri laboratori e poi disassemblata per vederne la componentistica. Non è dunque destinata la rivendita.
La macchina non ha marcatura CE e dubito fortemente anche sul Certificato di Conformità. Se procediamo con l’importazione, sarà possibile lo sdoganamento quando arriverà al porto di destinazione o ci saranno dei problemi. In caso di problemi che procedura possiamo adottare per risolverli ?
Ringrazio anticipatamente per l’apprezzatissimo aiuto che vorrete darci.
Cordialmente, Lorenzo.
Le sono davvero molto grato
Saluti cordialissimi
La garanzia vale 2 anni a patto che non ci siano dei vizi progettuali, come potrebbe essere in questo caso.
A prescindere da questo, nel caso delle costruzioni il costruttore risponde per 10 anni e queste sono installazioni che fanno parte dell’immobile e sulle quali il costruttore deve rilascaire le dichiarazioni di confomità di installazione ed il marchio CE per tutto ciò che è elettrico o impiantistico.
Lei non può visionare il fascicolo tecnico, che può essere richiesto solo dalle autorità e quelle che ho indicato nel precedente commento sono quelle che intervengono più frequentemente.
Lasci perdere le azioni legali e si rivolga alle autorità di controllo o almento minacci di farlo, di solito è sufficiente per smuovere i “pigri”.