CE o non CE? Dipende!
Verificare l’obbligo della marcatura CE è sempre opportuno.
Capita spesso che non sia chiaro se un prodotto debba essere marcato CE e neppure a quale o quali direttive sia soggetto.
marchio CE corretto
Ho avuto un piacevole scambio di opinioni con un tecnico della Camera di Commercio di Cesena, il quale affermava, anche dopo molte spiegazioni argomentate, il suo disaccordo sul fatto che le pitture murali e gli impregnanti dovessero essere considerati prodotti da costruzione e quindi essere marcati CE.
Le stesse pitture ed impregnanti, se utilizzati per dipingere un mobile o un manufatto da arredamento, non devono invece essere marcate CE, non rientrando in nessuna direttiva.
Dato che la questione si presenta spesso, credo sia necessario chiarire ancora una volta che il marchio CE oltre che dal prodotto, dipende dall’uso a cui è destinato.
Se un libro è anche un gioco per bambini, deve essere marcato CE, cosa di cui invece nessun libro per adulti necessita.
Che l’impregnante che protegge il marmo di rivestimento di un palazzo, si debba considerare prodotto da costruzione, in quanto stabilmente inglobato nella costruzione con evidenti scopi protettivi, non lo affermo io, ma la direttiva 89/106/CE, mentre se lo stesso impregnante viene applicato sul piano di marmo di una cucina, non ha necessità di essere marcato.
costruire con prodotti sicuri
Quindi sono l’uso di destinazione e la direttiva che regola l’utilizzo ultimo, che determinano la necessità di marcatura CE e le garanzie che questa deve fornire.
Ad esempio se un apparecchio funziona a 12 V, ma quei 12V arrivano da un alimentatore che è sua volta alimentato a 220 V, anche se il produttore non fornisce l’alimentatore, il primo apparecchio deve rispettare anche la direttiva Bassa Tensione.
DIPENDE quindi dall‘uso finale a cui il prodotto o il componente è destinato e non solo dalle sue specifiche caratteristiche, il fatto che debba essere marcato CE e dall’uso finale DIPENDE anche la scelta delle direttive da rispettare.
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Salve, avrei una domanda.
L’officina della mia azienda autocostruisce pezzi (es. coclee) comprando la materia prima da fornitori esterni (es. acciaio).Dato che codesti pezzi vengono usati internamente, quindi non venduti, richiedono qualche tipo di certificazione? Se si, come ottemperare in maniera autonoma?
Salve, questi prodotti essendo componenti di macchine devono essere marcati CE, ovvero essere sottoposti a tutta la procedura di marcatura, che può concludersi anche senza applicare il marchio CE sul componente, ma deve valutare tutti gli aspetti di sicurezza.
La procedura è quella indicata in direttiva macchine.
La nostra società fornisce la consulenza per rispettare i requisiti di legge.
Cordiali saluti
Ing. Carrar5o
Buongiorno. Il legno “composito” che serve per la pavimentazione esterna (longheroni) ed è composto da farina di legno grezzo deve essere marchiato CE?
Salve, i pavimenti in legno sono senza dubbio prodotti da costruzione, su questo almeno io non ho dubbi e vorrei ricevere una smentita se qualcuno ritiene che non lo siano, per questa affermazione un giudice di pace italiano mi ha condannato per diffamazione, pensi un pò.
La stessa giustizia che mi chiama in tribunale a confermare o contestare la correttezza della marcatura CE dei produttori, mi ha condannato per aver affermato una cosa scritta a chiare lettere nella legge, anche questo è “Made in Italy”.
Il Regolamento 305 disciplina i prodotti da costruzione che sono quelli “stabilmente inglobati in un edificio”, non mi pare che un pavimento sia come un quadro appeso ad una parete, ma forse il giudice la pensava proprio così.
Lei certamente deve fare la marcatura CE di questo prodotto, perchè la pavimentazione in legno, assieme al sottofondo sui cui è appoggiata è parte di un manufatto, anche se diverso da edificio, ma ha le medesime caratteristiche di un qualsiasi altro pavimento ed ha ma stessa destinazione d’uso.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Buongiorno, vorrei sapere se prodotti da giardino (dissuasori per uccelli non elettrici) abbiano bisogno di marcatura CE o qualche sorta di normativa da rispettare, grazie.
Salve, Le ho già risposto in chat, ma la risposta può interessare anche altri.
Questo tipo di prodotti non ha obbligo di marcatura CE, ma come tutti i prodotti deve rispettare la direttiva 2001/95/CE “sicurezza generale dei prodotti”.
Naturalmente non basta scrivere la sigla della direttiva sulla confezione, così come non è sufficiente stampare il marchietto CE, per assolvere agli obblighi di legge.
Come dico sempre alle autorità di controllo che ci interpellano, quello che è indispensabile è il fascicolo tecnico.
La ringrazio e La saluto cordialmente.
Ing. Carraro
Buonasera,
Vorrei capire se importare Portafogli con portacarte integrato con protezione RFID(senza parti elettroniche) ha la necessità di essere marchiato CE, dato che sto chiedendo a un fornitore cinese la disponibilità di questi prodotti. Grazie
Salve, un semplice portafoglio deve rispettare la direttiva 2001/95/CE, ma non deve riportare su di sè il marchio CE.
Se contiene dei dispositivi, anche passivi, che interagiscono con sistemi elettronici, allora dovrebbe essere marcato CE.
Un normale portafoglio non ha protezione RFID e le radio frequenze sono disciplinate da direttiva.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve,
Mi potrenne spiegare se importando stand, roll up, display pubblicitari (strutturati in alluminio e plastica) con le relative immagini gia’ stampate su teloni di vari materiale (prevalentemente PVC) da una azienda extra comunitaria necessita di qualche certificazione?
Grazie
Salve, non servono certificazioni o certificati, ma è obbligatoria la marcatura CE, che deve fare la ditta importatrice e possibilmente prima di far partire la merce dalla Cina, per evitare problemi in dogana.
La nostra società fornisce l’assistenza per fare la marcatura CE.
Cordiali saluti
INg. Carraro
Salve, l’azienda dove lavoro produce intonaci a base cemento e a base gesso, malte da muratura, malte strutturali per il ripristino del cemento armato (classe R3 e R4), pitture e rivestimenti colorati a spessore sia per interni che per esterni, impermeabilizzanti cementizi e a base resina acrilica, livelline cementizie per sottofondi, adesivi cementizi per piastrelle, intonaci deumidificanti. Per quali prodotti è obbligatoria la marcatura CE e, nel caso l’azienda non avesse provveduto alla marcatura CE, quale è la sanzione pecuniaria/amministrativa? Grazie
Salve, a domanda chiara, risposta semplice: TUTTI.
Tutti i prodotti da Lei indicati sono prodotti da costruzione, rientrano tutti all’interno del Regolamento 305/2011/UE ed hanno obbligo di marcatura CE.
Le sanzioni sono le seguenti: da 10.000 a 50.000 € di multa e fino ad un anno di reclusione sul piano penale e le pene sono cumulabili.
Spero che la risposta sia chiara, come lo è la Sua domanda.
La ringrazio e La saluto cordialmente
Ing. Carraro
Buongiorno,
produco sistemi di cronometraggio per piste elettriche, tipo Carrera o Scalextric. Questi sistemi lavorano a tensioni massime di 15 volt.
E’ un sistema esterno, ma lavora su oggetti che sono anche giocattoli.
Per quale tipologia deve essere applicata la marcatura ce?
Grazie
Salve, questi prodotti devono essere marcati CE, perchè sono elettrici/elettronici, inoltre i 15 volt da dove provengono, da batterie o dalla rete?
La sorgente di energia è importante per stabilire se l’intero sistema è o meno in bassa o bassissima tensione.
Certamente il Suo prodotto è in bassissima, ma si deve verificare l’intero sistema.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Gent.mi,
Leggendo sulla Marcatura CE ho visto che e molto importante l’uso di un prodott per capire se deve essere marchiato CE. Mi ponevo il problema delle vernici, quali devono e quali non devono marchiati CE?? Lavoro nei Balcani (Albania e Kosovo) e da noi adesso si sta procedendo con la marchiatura CE dei prodotti.
Ringrazio in anticipo per la risposta
Cordialmente
E.Pazaj
Salve, com’è strano il mondo umano! Da Voi si procede con la marcatura CE, che non è una legge valida nel Vostro Paese, da noi, dove la legge è obbligatoria, molti, moltissimi, non la considerano.
Ovviamente meglio per Voi che cercate di metterVi al passo con le leggi europee, mentre i nostri imprenditori, aiutati in questo dalle solerti associazioni di categoria, fanno di tutto per rimanere indietro rispetto a quanto richiesto dalle leggi europee.
Le vernici sono un prodotto da costruzione, quindi sono disciplinate dal Regolamento 305/2011/CE, che rimanda alle norme armonizzate.
Non è possibile a priori dire quali vernici devono essere marcate e quali no, perchè prima è necessario verificare l’esistenza di norme armonizzate di prodotto.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Gent.mo,
Mille grazie della risposta.
Io sono Rapresentative della ooonnnn (Organismo Notificato) in Albania.
Ho molte ricchieste per CE ma purtroppo noi nei balcani non abbiamo tutti i laboratori necessari
per testare e molte volte le competenze eccedono il nostro core business, percio per diversi prodotti ho mano libera per collaborazione con soggetti esterni al nostro network.
Mi farebbe piacere avere una collaborazione con persone competenti per diversi prodotti.
Adesso ho in mano diverse aziende che producono polistirolo e che vogliono avere il marchio CE per esportazione. A quanto ne so, la procedura per il loro Marchio CE e quella di test di laboratorio secondo la norma EN 13163. Cordialmente (firmato)
Salve, ci fa molto piacere che il rappresentante di un famoso organismo notificato, si rivolga a noi per una possibile collaborazione.
Le assicuro che altri al Suo posto avrebbero agito in modo diverso e non così onestamente alla luce del sole, penso che Lei sia giovane e fortunatamente ancora non “intaccato” dalle abitudini europee e spero rimanga tale nel futuro.
Come vede ho modificato (in grassetto) la Sua mail, per togliere tutti gli elementi di riconoscimento.
La contatterò sulla mail personale, per comprendere se esiste una possibilità di collaborazione nel rispetto della legge, che come Lei saprà prevede che i nostri due lavori siano in conflitto di interesse, cosa questa che sembra essere sconosciuta sia agli organismi notificati operanti i Italia, sia agli organismo di controllo.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buongiorno,
ho un dubbio se serve o no il marchio CE su un prodotto che in azienda stiamo “assemblando”, siamo una software house e di questioni “hardware” legate alle leggi non siamo molto competenti e le risposte cercate, anche da professionisti, non sono state sempre chiare e univoche.
L’oggetto è una centralina di controllo accessi a bassa tensione 12 V (in uscita)
La destinazione di utilizzo è quella di pilotare lo sblocco di un tornello e la vendita viene fatta a strutture sportive.
L’apparecchio si alimenta con un alimentatore analogo a quello dei cellulari (IN 220V / OUT 5V)
I componenti sono tutti prodotti da terzi (Raspberry pi, e relativi accessori, tutti già certificati CE)
Noi assembliamo e montiamo tutto in una scatola chiusa, scriviamo il software che gestisce lettura di badge rfid e dopo interrogazione di un server viene attivato il relè per sbloccare il tornello.
Per questo tipo di dispositivo serve la certificazione? Immaginiamo di si. Ma qualcuno sostiene di si e altri sostengono di no, perchè già usiamo tutto certificato CE.
Le chiedo gentilmente se può dipanare questo dubbio.
Buona giornata e complimenti per i contenuti di questo sito.
Salve, La ringrazio per i complimenti, ma devo dire che Lei non ha visitato il sito con attenzione, altrimenti avrebbe trovato facilmente le risposte alle Sue domande, comunque non si preoccupi, Le fornirò tutti i chiarimenti richiesti.
Mi consenta di approfittare del Suo commento per fare alcune considerazioni che riguardano migliaia di casi (più probabilmente centinaia di migliaia), quindi non c’è nulla di personale o specificamente riferito al Suo caso, che è assolutamente normale.
Innanzitutto confondere la bassa tensione con la bassissima tensione può essere comprensibile per la classica “signora Maria”, ma non per qualcuno che lavora in ambito elettrico o elettronico.
Una semplice lettura della direttiva bassa tensione è sufficiente per sapere che:
– bassa tensione = da 50 a 1.000 V in corrente alternata e da 75 a 1.500 V in corrente continua. Al di sotto di tali limiti c’è la bassissima, al di sopra c’è la media, però moltissimi definiscono i 12 V come bassa tensione, da dove derivi questo dato non mi è noto.
Invece l’apparecchio da Lei descritto è in bassa tensione perché lavora a 220 V nella parte di alimentazione e ciò determina la classe dell’intero sistema.
Mi risulta di difficile comprensione che ci siano moltissime aziende, artigiani e professionisti che progettano ed è eseguono dei prodotti senza conoscere le leggi che devono rispettare, equivale a guidare senza patente e magari a sorprendersi se si prende la multa.
Certo si può saper guidare senza avere la patente e viceversa, ma si considera normale, saper guidare ed avere la patente, perché questa è la legge.
Cercare le risposte su internet non è la strada corretta, perché internet è molto utile per trovare i riferimenti di legge e non facili risposte da parte di emeriti sconosciuti, come il sottoscritto.
Non esiste alcun garanzia che ciò che io scrivo sia corretto, quindi non c’è alcuna ragione razionale perché le persone e le ditte debbano seguire i consigli che fornisco sul blog, la consulenza è un’altra cosa e presuppone una responsabilità di chi fornisce le risposte, tutto ciò che si trova sui siti privati è privo di garanzia di correttezza.
Non comprendo come qualcuno possa affermare che questo prodotto non sia soggetto a marcatura CE, significa che non ha neppure letto in velocità una sola direttiva, quindi per quale ragione parla di cose che non conosce? Questa è una domanda di cui non conosco la risposta.
Per sapere se il Vostro prodotto deve essere marcato CE è sufficiente scaricare da internet le seguenti direttive:
– bassa tensione
– compatibilità elettromagnetica
– RoHS
Ci sono anche nel nostro sito, ma è meglio scaricarle dal sito Eurlex dell’Unione Europea, così c’è la certezza dell’ufficialità ed ognuna di queste direttive impone la marcatura CE.
A prescindere poi dalla presenza del marchio CE esiste la direttiva 2001/95/CE che impone un determinato comportamento per i produttori di qualsiasi cosa, compresi i servizi.
Infine giusto per precisare, Lei come altre migliaia di persone, forse milioni, parla di certificati e certificazione al posto di marcatura CE, anche su questo argomento ci sono vari articoli su questo blog, ne legga almeno uno, così comprenderà la differenza tra le due cose.
La ringrazio per avermi dato l’opportunità di chiarire alcuni punti fondamentali sulla marcatura CE e non solo, ripeto che nelle mie osservazioni non c’è nulla di personale nei Suoi confronti, ma sinceramente non riesco ad accettare che delle persone e delle aziende che lavorano molto bene ed eseguono lavori di prima qualità, non abbiano la minima idea di quali siano le leggi che regolano il loro lavoro, esponendosi alle critiche interessate di coloro che pensano e sostengono che gli italiani siano pressappochisti.
La saluto cordialmente
Ing. Carraro
Salve, diciamo che ciò che ha compreso è tutto corretto, però mixato in modo strano, quindi vediamo di chiarire:
– se è in bassissima tensione, va solo a batterie e non ha l’alimentatore, se invece ce l’ha è in bassa tensione, anche se viene fornito senza, perchè ciò che conta è l’utilizzo finale e non lo stato intermedio
– i componenti forniti a professionisti e non venduti al pubblico possono non avere il marchietto stampigliato, ma il processo a cui sono sottoposti è identico a quello della marcatura (si risparmia solo il marchietto) e chi utilizza questo componenti appone il marchio sul prodotto finale, avvalendosi delle dichiarazioni di conformità (sempre obbligatorie dei componenti, Il ragionamento vale solo per componenti non in vendita al pubblico.
Spero di aver fato un pò di chiarezza, nche se il Suo commento non conteneva errori.
Cordiali saluti.
Se qualcuno mi può rispondere
Leggendo l’articolo viene posto il punto sui prodotti a bassissima tensione (12V, ma diciamo inferiori a 75V in corrente continua come prevede la direttiva europea) e si dice che una componente (immaginiamo un prodotto a LED) che viene alimentato da un alimentatore esterno deve essere anch’essa certificata, e viene specificato “anche se il produttore non fornisce l’alimentatore”. Se invece il produttore fornisce l’alimentatore, e l’oggetto viene distribuito a soggetti qualificiati (ad installatori e non al pubblico direttamente) la componente a bassissima tensione non è soggetta a certificazione, poichè da considerarsi componente. Il fornitore del prodotto è tenuto però a venderlo con suo apposito trasformatore certificato. E’ corretto?