Marcatura CE colonne ricarica

La tecnologia, in continua progressione, ci abitua a velocità sempre maggiore a nuovi scenari domestici e pubblici.

Nelle case siamo abituati da decenni agli elettrodomestici, da qualche anno ai computer, ai telefoni per le videochiamate e molti altri “miracoli” tecnologici.

In alcuni film vediamo le auto che volano che esistono anche nella realtà e, se pur non le vediamo (ancora) nelle nostre città, ci sono già a livello sperimentale.

Nei grandi centri urbani sfrecciano monopattini e bici elettrici, disponibili anche a noleggio e da prelevare presso gli appositi posteggi.

Se guardiamo attentamente, le nostre città cambiano aspetto piano piano, ad esempio stanno scomparendo le edicole e molte altre cose, più o meno caratteristiche o belle.

Elementi che certamente riempiranno molti spazi nelle nostre città, in proporzione all’aumento dei veicoli elettrici, sono le colonne di rifornimento elettrico.

Le ricariche auto necessitano di più tempo e spesso avranno luogo all’interno dei distributori di carburante convenzionali mentre per ricaricare bici e monopattini bisogna già rispondere ad una domanda sempre più crescente.

Come per i telefoni, i prodotti a batteria, sono destinati ad “abbandonarci” durante il loro utilizzo ma se una batteria di scorta o un carica batterie si possono tenere in tasca, non è così per la ricarica dei veicoli.

Diventa pertanto esigenza urgente dotare le nostre città di sistemi di ricarica, generalmente delle colonnine, che consentano agli utilizzatori di mezzi a batteria di poter usufruire di tale servizio.

L’argomento ricarica elettrica è particolarmente interessante, perché è uno dei motivi principali di perplessità degli utilizzatori di veicoli elettrici ed è tanto più importante quanto più lungo è il tempo di ricarica.

Ad esempio, se devo ricaricare le batterie dell’auto e mi fermo in area in area di servizio, devo mettere in conto almeno mezz’ora di tempo, sperando di trovare libera la postazione.

La disponibilità dei mezzi di ricarica sarà certamente un problema da risolvere per sostenere la mobilità elettrica.

Forse non è noto che la prima auto elettrica fu costruita nei primi decenni del 1800 e non ebbe successo per molte ragioni, alcune tecniche e altre no, come ad esempio la disponibilità del petrolio.

Alternative alla necessità dei punti di ricarica potrebbero essere luoghi dove le batterie si sostituiscono in pochi minuti, ma questo comporterebbe una visione diversa sia della progettazione dei veicoli, con batterie facilmente sostituibili, sia della rete di supporto.

Questi problemi li lasciamo a chi di competenza, fermando qui il nostro ragionamento.

Noi possiamo dire che in ogni caso le colonne di ricarica di qualsiasi veicolo devono essere marcate CE, per avere un simbolo che indichi che il fabbricante ha ottemperato a tutti gli obblighi per rendere sicuro il prodotto.