Avere ragione è bello, anche a rate.

Scoprire di avere preso delle posizioni corrette è soddisfacente anche se viene riconosciuto a rate.

Quando si parla, si discute, si sostengono delle tesi, si vorrebbe aver ragione, essere nel giusto, riuscire a convincere gli altri che ciò che si afferma è corretto e che chi sostiene una cosa diversa sta sbagliando.

Naturalmente tra persone civili si rimane sempre in un ambito di reciproco rispetto e quando si valuta che le argomentazioni degli altri si basano su interessi specifici, piuttosto che sulla ricerca di una verità, derivante da ciò che sta scritto sulle leggi e dal buon senso, è meglio lasciar perdere.

Farsi trascinare in una discussione da uno stupido significa entrare nel suo campo ed inevitabilmente vincerà con l’esperienza.

Per queste ragioni, quando abbiamo affrontato le discussioni su:

  • i cinesi che possono fare la marcatura CE dei loro prodotti.
  • le pompe che non sono macchine, perchè senza motore non girano.
  • i certificati che servono sempre, perchè solo i certificati dimostrano la sicurezza dei prodotti
  • che una tastiera wi-fi rientra tra gli apparecchi di radiotrasmissione, perchè trasmette onde, anche se il suo raggio di azione è di pochi centimetri

abbiamo sempre evitato lo scontro e la pretesa di aver ragione.

Cercare di convincere uno stupido o una persona in malafede, è come cercare di raddrizzare le gambe ai cani, doloroso per loro ed inutile per chi lo fa.

Eppure questi esimi sostenitori di stupidaggini megagalattiche, erano tecnici con incarichi molto importanti, consulenti con sedi in varie parti del mondo, casualmente Cina compresa, amministratori delegati di multinazionali, presidenti di prestigiose associazioni di categoria.

Carraro chi era costui, per competere con cotali personaggi?

Ebbene io rimango certamente un signor nessuno, ma piano piano le leggi stanno dando ragione proprio a me, anche se un po’ alla volta e silenziosamente senza tanti annunci.

Tutte le nuove direttive, forse espressamente riscritte per gli italiani, vanno nello stesso verso, più spazio ai produttori e meno, a volte nessuno, agli Organismi Notificati (quelli che fanno i certificati).

Tutte le nuove direttive, forse perchè scritte da europei, applicano prima di tutto il buon senso e poi indicano le regole, ed il buon senso dice per esempio che se un trasmettitore opera in ambito ristretto e privato e fuori degli ambito pubblico, non è da considerare apparecchio di ricetrasmissione, che le pompe sono macchine a tutti gli effetti, perchè hanno elementi mobili e possono fornire prestazioni che vanno gestite dal punto di vista del pericolo potenziale.

Le nuove direttive, una dopo l’altra mettono nero su bianco i concetti che in questo ambito andiamo ripetendo da anni, senza la presunzione ma con la convinzione di avere ragione.

Avere ragione è bello, anche se succede a rate.

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