La direttiva PED per i recipienti a pressione.
La pressione deve essere tenuta sempre sotto controllo.
La nostra società esegue la marcatura CE delle apparecchiature in pressione (PED) e fornisce la consulenza per farvi diventare autonomi.
Quante volte abbiamo sentito questa frase: -è scoppiata una bombola-. e come tanti altri luoghi comuni o modi di dire, non l’abbiamo mai analizzata correttamente, presi dalla gravità dell’accaduto e dai danni alle persone ed alle cose.
bombola per il gas
Nella realtà le bombole non scoppiano, non sono bombe, sono recipienti a pressione e come tutti i recipienti si possono rompere e questo accade quando la pressione interna supera la resistenza del contenitore.
Quando questo accade si verifica una fuoriuscita del contenuto, che in genere è gas liquefatto, che al contatto dell’aria ed in qualche caso in presenza di scintille, esplode. Questo sì che scoppia! Quindi è il contenuto che scoppia o deflagra, mentre la bombola si può rompere ed al massimo spostarsi, per effetto della reazione alla fuoriuscita violenta del gas contenuto in essa.
Il problema dei danni e del pericolo collegato alla rottura rimane, perciò è necessario che i costruttori di recipienti in pressione, seguano scrupolosamente le normative che riguardano questi contenitori e che ne regolano in modo preciso le caratteristiche ed i limiti operativi.
In particolare la Direttiva PED disciplina tutta l’attività per giungere alla marcatura CE di tutte le apparecchiature che operano con pressioni presenti superiori al 0,5 bar relativi (1,5 assoluti).
La Direttiva PED prevede varie categorie di recipienti in pressione che vanno dal pericolo più basso a quello più alto e da un certo livello in su la marcatura prevede obbligatoriamente l’intervento di un Organismo Notificato.
Le bombole per il gas domestico o da campeggio, che sono quelle più diffuse, vengono collaudate tutte ad una pressione molto più alta di quella di esercizio ed una, presa con una certa frequenza dalla produzione, viene portata a rottura, arrivando a sopportare pressioni impressionanti, quindi è altissimamente improbabile che una bombola per il gas di uso domestico si rompa o “scoppi”, può però succedere che per errore si lasci aperto l’erogatore, con le conseguenze che conosciamo.
bombole per il gas
Sono molti altri i recipienti a pressione installati su impianti e macchinari, tutti questi devono essere marcati CE ed, a seconda degli impieghi, debbono anche sottostare a controlli da parte di istituti notificati, cioè ufficialmente riconosciuti, questi attestano la conformità del prodotto tipo, ma spetta al costruttore espletare tutte le pratiche per la marcatura CE, che è l’unica strada per la immissione in commercio.
Quindi state tranquilli a proposito dell’esplosività delle bombole, ma ….. occhio al marchio CE!
La nostra società esegue la marcatura CE e fornisce la consulenza per capire cosa è necessario fare.
Il nostro telefono è 049 8875489.
Potete richiedere informazioni e preventivi gratuiti. La nostra mail è carraro@marchioce.net
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Buongiorno Ing. Carraro
Le ho scritto recentemente ma ho visto che il commento non è stato pubblicato; temo che ci sia stato un problema nella mia connessione.
Lavoro per una azienda che costruisce impianti industriali. Facendo riferimento ad un caso specifico, stiamo realizzando un impianto “chiavi in mano” impiegando macchinari acquistati da terzi e già dotati di propria marcatura CE e relativo manuale d’uso. Semplificando l’impianto è costituito da: gruppi pompanti marcati CE; sistemi di tubazioni con accessori di sicurezza marcati con assieme CE/PED; altri macchinari (es. compressori) già con marcatura CE.
Premesso ciò, mi domandavo se a cappello di tutto è obbligatorio procedere all’emissione di una marcatura CE generica che inglobi tutto e quindi del relativo manuale.
La ringrazio
Cordiali saluti
Salve, Le confermo che il Suo commento è stato segnalato solo in data odierna.
La Sua domanda è la più classica ed ha una risposta molto semplice:
– mettere assieme prodotti marcati CE NON significa ottenere un nuovo prodotto marcato CE.
La marcatura CE significa: garanzia dei componenti di un prodotto e garanzia di come si mettono assieme, ovvero come si progetta e come si realizza il prodotto finale.
Per poter marcare il Vostro prodotto, ottenuto dopo che lo avete progettato e realizzato, dovete costituire il fascicolo tecnico, che non è solo il manuale, ma tutti i documenti previsti dalla direttiva.
La nostra società fornisce l’assistenza e la consulenza per la preparazione del fascicolo tecnico e per realizzare la marcatura CE.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Grazie a tutti
Buongiorno,
se si tratta della targhetta amovibile allora va collaudata entro il 2014.
Bombola gas da cucina in uso sul camper, la targhetta porta collaudo 2014, cosa significa?che va revisionata prima del 2015 e vale ancora per tutto il 2014 o doveva essere eseguito prima dell’inizio del 2014?
ringrazio anticipatamente tutti gli esperti che sapranno darmi una corretta risposta.
Diego
Salve, noi ci occupiamo di marcatura CE e questo argomento è al di fuori del nostro ambito, quindi non esprimo neppure un’opinione, perché è necessaria una risposta ceta.
Speriamo che ci legga il nostro amico esperto, altrimenti si rivolga ad un rivenditore autorizzato.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Condivido la decisione di optare per bombole di giro, anche perche’ dovendole trasportare non corre rischi di portarsi dietro contenitori scaduti di collaudo che in malaugurato caso di incidente procurerebbero non poche noie con l’assicurazione.
A puro titolo di cronaca ricordo che i certificati delle bombole sono rilasciati con l’intestazione:
” Ministero dei trasporti…” e che il proprietario delle bombole deve esserne provvisto. Quindi le bombole di giro ci sollevano anche da questo obbligo.
Buone vacanze !!!!
Porca miseria, ancora una volta devo essere d’accordo con Lei.
Cordiali saluti ed ovviamente buone vacanze anche a Lei.
ing. Carraro
grazie mille spero che le vacanze siano buone pure per lei
saluti
Carlo
Grazie, io essendo un “epicureo” (consiglio a tutti di scaricarsi da internet la lettere di Epicuro a Meceneo e di leggerla con attenzione) cerco che non solo le vacanze, ma tutta la mia vita sia “buona” e mi impegno in questo senso.
A prescindere e nel rispetto delle convinzioni di ognuno, ritengo che la vita terrena sia una sola, meriti tutto il rispetto di ognuno di noi e per tale ragione trovo opportuno cercare di viverla nel migliore dei modi.
Non penserei mai di metterla a rischio anche minimo per qualche euro di gas, per esempio.
Cordiali saluti a tutti.
ing. Carraro
buon giorno,
la ringrazio molto per la risposta, i contenitori sono solo a metà e sono di diametro superiore alla bombola di almeno 5 centimetri e mi servono solo per il fissaggio delle stesse; i contenitori sono a loro volta imbullonati saldamente al timone del carrello ( comunque quest’oggi vado a vedere di acquistare 2 bombole campingaz sperando di essere più in regola
ancora grazie mille
saluti Carlo
Perfetto! Lei ha compreso lo spirito delle mia risposta ed anche quello dell’intervento del Sig. Maurizio che ha commentato dopo di Lei.
Una cosa sono i ragionamenti teorici ed un’altra è la pratica, se spendendo qualche euro in più metto me e gli altri in una condizione di maggiore sicurezza, è sempre la strada migliore, l’altra non è per forza la peggiore, ma la Sua è certamente una scelta di buon senso.
Oltretutto con il sistema di reso del vuoto, si paga solo il gas e non la bombola, e si ha la certezza di un contenitore sempre tenuto sotto controllo.
Non mi rimane che augurarLe buone vacanze.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Non per essere ripetitivo, ma la domanda e’ sempre la stessa:
chi controlla lo stato di salute della bombola se andiamo a riempirla al distributore di gas per autotrazione?
E’ vero infatti che una bombola per rompersi deve raggiungere una pressione interna molto elevata, ma parliamo di una bombola in buone condizioni ovvero
che abbia passato i controlli di corrosione e quant’altro.
Salve, mi fa piacere ritrovarLa sul nostro sito, come per tutti gli altri frequentatori abituali.
Il fatto che Lei sia “ripetitivo” non è affatto un problema, perché significa che è convinto delle Sue idee e le sostiene e questo io lo apprezzo, a prescindere dal fatto che coincidano con le mie.
Nel caso specifico come già detto in precedenza e come si comprende dalla mia risposta, mi riferisco al ragionamento sugli aspetti tecnici della questione e sulla oggettiva pericolosità di una procedura piuttosto che un’altra, ma condivido il Suo approccio alla questione, ovvero tutti i punti sollevati da Lei devono essere tenuti in considerazione, e come detto e ripetuto non ritengo “vantaggioso” scambiare la sicurezza con il denaro.
Però se lo stato della bombola è ottimo, se eseguo o faccio eseguire dei controlli sull’impianto e gli accessori e poi il riempimento lo faccio al distributore, non mi espongo a particolari rischi, naturalmente se restituisco la bombola vuota e la cambio con una piena, è certamente meglio ed è quello che io faccio SEMPRE.
La ringrazio per la partecipazione e La saluto cordialmente.
ing. Carraro
buon giorno
approfitto pure io per avere dei chiarimenti.
ho sempre viaggiato con bombole da 12 litri (5kg)caricate al distributore e non è mai successo nulla .
oggi ad una settimana dalla partenza , anche se quest’anno ho costruito due contenitori fissati al carrello del gommone quindi esterni , ho incominciato ad avere dubbi sulla sicurezza al punto che cercando notizie mi sono imbattuto in questo bel dibattito.
vorrei avere un parere se la mia modifica rispetto agli altri anni è migliorativa oppure peggiorativa considerando che viaggio sempre di notte ( ho forti dubbi sui maggiori scossoni che potrebbero prendere )
ringrazio tutti anticipatamente e cordiali saluti Carlo
Buongiorno, non desidero passare per esperto in gas gpl e contenitori sotto pressione, però per tranquillizzarLa Le voglio fornire alcuni suggerimenti ed informazioni:
– legga su wikipedia le caratteristiche del gas gpl.
ricordi che:
– il gpl è facilmente comprimibile e diventa liquido con solo alcune atmosfere di pressione (3/4).
– li bombole sono collaudate a 30 atmosfere e si rompono in genere sopra i 100 bar
– il gpl all’interno della bombola è liquido ed i liquidi non esplodono (nitroglicerina ed esplosivi appositamente realizzati esclusi, ma quelli non ci sono ai distributori di benzina)
– il gpl allo stato gassoso, cioè quando esce dalla bombola, si deposita a terra quindi non viene neppure respirato ed a quanto apprendo non è neppure tossico, quindi aprendo il gas in casa si rischia l’esplosione dell’appartamento non l’asfissia.
– il gpl non è come il monossido di carbonio (scarico dello scappamento o da cattiva combustione) quindi in teoria può essere inalato senza problemi, anche se è meglio evitare.
– il gpl è inodore e la puzza che sentiamo viene aggiunta dal produttore per evitare che non ci accorgiamo delle fuoriuscite con le conseguenze già dette
– costruire un contenitore aggiuntivo è utile per diminuire le possibilità di urti ed il riscaldamento solare, anche se anche quello è più una fantasia che un pericolo, però questi contenitori aggiuntivi non devono essere ermetici, perchè in caso di perdite creerebbero un ambiente saturo di gas allo stato gassoso, come già detto, questo si pericoloso se innescato o riscaldato.
Rimane sempre la considerazione già fatta in passato che per pochi euro è meglio utilizzare i servizi “ufficiali” anche se permane il dubbio che in questo caso i divieti siano più ispirati a motivi fiscali che non di sicurezza.
Infine per gli scossoni ritengo che già la bombola sia sicura da questo punto di vista e certo il pericolo più grande è che si stacchi per qualche ragione e finisca in mezzo alla carreggiata, questa si che è una situazione gravissima, vedi ad esempio i copertoni che si sfaldano dalle ruote dei camion, in questo caso però siccome non ci sono tasse sugli pneumatici rivestiti, nessuno interviene in un settore in cui il risparmio di uno mette a rischio la vita di molti.
Ecco un classico caso di preconcetto, il gas è pericoloso a prescindere mentre invece i copertoni in mezzo alla strada non ci creano alcun problema, fino a che non li prendiamo noi, oppure il giocattolo con cui il bambino gioca 5 minuti, che giustamente pretendiamo sicuro, mentre il tappeto su cui sta seduto o sdraiato per ore, non ci preoccupa minimamente.
Non sempre la ragione sta nel posto giusto del nostro corpo.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Salve, approfitto della vostra esperienza per una domanda. Ho la bombola (collegata al piano cottura) sul balcone (flessibile sempre cambiato ogni anno, sono molto scrupoloso). La mia domanda è questa: la mattina il sole batte sul balcone, e quindi fino alle 12 circa anche la bombola è al sole. Ci sono pericoli? Non è semplice, per la posizione in cui si trova la bombola, pensare a una protezione o a uno di quei mobiletti che ho visto in alcuni negozi. Grazie per eventuali delucidazioni
Salve, abbiamo avuto recentemente un interessante dibattito nel merito.
Certamente la collocazione al sole non è l’ideale, d’altronde non è l’ideale neppure per gli operai che d’estate si occupano delle asfaltature stradali, ma nessuno ha inviato un commento per chiedere se quel lavoro al sole è pericoloso.
La bombola è all’esterno, quindi una eventuale fuoriuscita di gas non provocherebbe nulla, poi il calore del sole non può fare esplodere la bombola, perchè la pressione all’interno non salirà MAI ai limiti di collaudo, inoltre tenga presente che il gas all’interno della bombola è liquido e non gas, quindi non presenta alcun pericolo.
Per una eventuale protezione si può usare un foglio di materiale riflettente, tipo il domopac metallico, eviterebbe il mobiletto e non occuperebbe spazio.
In ogni caso stia tranquillo, il sole non è come una fiamma libera a contatto della bombola.
Cordiali saluti
ing. Carraro
A titolo informativo:
LA BOMBOLA DEVE ESSERE COLLAUDATA E SOTTOPOSTA A REVISIONE ( ogni 10 anni )
L’UTILIZZATORE NON E’ TENUTO AD AVERE NESSUN DOCUMENTO, MA L’USO DI
BOMBOLE ‘SCADUTE’ LO RENDE RESPONSABILE DELLE CONSEGUENZE CHE
POTREBBERO DERIVARE DALL’USO DELLE STESSE.
Il tempo di 10 anni è lo stesso che tutte le direttive impongono come minimo per la conservazione del fascicolo tecnico. questo dovrebbe far riflettere coloro che ritengono che qualsiasi cosa una volta marcata CE, rimanga tale per un numero indefinito di anni.
Personalmente ritengo che dopo 10 anni qualsiasi cosa dovrebbe essere sottoposta ad una revisione profonda a carico di chi ce l’ha in gestione, ed in questa interpretazione sono sostenuto anche da quanto da Lei riportato.
10 anni sono molti per presupporre il mantenimento della sicurezza di un prodotto, infatti in alcuni campi come le auto o come le caldaie, il tempo è stato notevolmente ridotto obbligatoriamente con apposite leggi.
Ritengo che tutto ciò sia segno di un avanzamento della nostra società e non di inutili imposizioni.
La ringrazio e La saluto cordialmente
ing. Carraro
certo che si, che vi seguirò. Ottimo blog.
ancora una domanda, certi distributori si rifiutano di effetture rifornimento di gas “gpl” al camper, nonostante sia fornito di regolare certificato omologazione del bombolone, con la scusa che se il gas viene usato per alimentare i fornelli, la legge lo vieta. Questo perchè, è dovuto sempre a un costo minore..
L’importante e’ sapere che una bombola ha delle caratteristiche che con il passare del tempo subiscono variazioni piu’ o meno sensibili e i collaudi o revisioni servono appunto per verificarne il buon stato di conservazione.
Una rivendita seria sa come comportarsi affinche’ non accadano incidenti e mette in circolazione bombole sempre controllate e ” ferma ” e invia al collaudo le bombole scadute o che che presentano segni di cattiva conservazione.
Questo al distributore non avviene.
Purtroppo la percentuale di incidenti dovuti a questo comportamento e’ sin troppo significativa.
Non rispettare le regole significa aumentare il rischio di incidente.
Concordo con le osservazioni.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Qui entriamo nell’ambito di quelle leggi che non sempre sono fatte per proteggere il cittadino, ma per proteggere il produttore o lo stato.
Il sistema di alimentazione del fornello del camper dovrebbe essere separato dal bombolone di alimentazione dei motore, quindi se questa separazione non esiste, il distributore deve rifiutare il rifornimento nel rispetto delle legge.
Dichiarando che i due impianti sono separati, si “supera” il problema, che effettivamente in questo caso è più di tasse che di sicurezza.
Cordiali saluti
ing. Carraro
altrimenti qual’è il senso delle istruzioni e delle leggi?
lasciamo stare questo argomento, altrimenti andiamo oltre.
ringrazio per le info, sulla ricarica bombola
grazie
Maurizio
Le leggi e le istruzioni hanno un senso, che ognuno di noi può decidere di non rispettare.
Le risposte e le spiegazioni vengono fornite in base alle domande ed alle nostre conoscenze, che ovviamente sono limitate.
Il blog come si vede è aperto anche ai contributi di altri, perchè dalla discussione c’è sempre da imparare.
Continueremo a fornire e ad ospitare tutti coloro che partecipano, nel rispetto degli altri, come è successo fino ad oggi.
Spero che ci seguirà anche in futuro, non mi rimane che augurarLe buone vacanze in camper, a prescindere da come effettuerà la ricarica.
Cordiali saluti
ing. Carraro