I prodotti con il marchio CE
Il marchio CE è sempre più presente nei prodotti immessi in commercio.
I prodotti per i quali è obbligatorio il marchio CE sono moltissimi, per questa ragione e per la loro diversità sono individuati da categorie e da famiglie.
marchio CE corretto
Forniamo di seguito l’elenco delle categorie e per alcune di esse indichiamo qualche famiglia tra le più importanti, una indicazione più esaustiva potrà essere fornita dai nostri tecnici sia direttamente che attraverso il forum.
Categorie di prodotti
– apparecchi a gas
– ascensori
– attrezzature in genere elettriche e non
– strumenti di pesatura
- travi in legno
- cancelli e porte in ferro
- lavandini e lavabi
- lastre in poliuretano e polistirolo
- manufatti in calcestruzzo
- cerniere per porte
– dispositivi di protezione individuale DPI
- guanti da lavoro
- guanti in lattice
- tappi per le orecchie
- scarpe da lavoro
- indumenti da lavoro in genere
- caschi
– gruppi elettrogeni
– recipienti semplici a pressione
– macchine
- macchine utensili
- macchine per movimento terra
- sollevatori
- tutti i macchinari con almeno un componente mobile
- composizione di due o più macchine ognuna marcata CE
- apparecchi di illuminazione
- elettrodomestici
- trasformatori
- componenti elettrici
- composizione di una o più apparecchiature o componenti, ognuno marchiato CE
– batterie
- al litio
- ad elementi immersi
- al cadmio, piombo ed altri componenti
– apparecchiature per protezione in atmosfere esplosive
– caldaie ad acqua riscaldate con combustibile liquido, solido e gassoso
- bruciatori
- stufe a pellet
- stufe a legna
- camini e canne fumarie
- caldaie a pellet ed a legna
– compatibilità elettromagnetica
- caratteristica di tutti i prodotti a funzionamento elettrico
- caratteristica propria di macchine con parti rotanti
– strutture di protezione da caduta di oggetti
– strutture di protezione da ribaltamento
– terminali di telecomunicazioni
- telefoni cellulari
- radio trasmittenti e/o riceventi
- apparecchiature anche portatili che emettono o ricevono onde elettromagnetiche
- autovelox
– tosaerba
La nostra società può assistere gli operatori in tutto il percorso di marcatura CE e di conformità alla direttiva sulla sicurezza, che parte dall’analisi dei rischi (sicurezza dei prodotti) e si conclude con il servizio post vendita ed in tutte le procedure previste dalle varie direttive che riguarda i prodotti.
Per ottenere informazioni ed eventuale consulenza contattateci, Vi risponderemo velocemente ed in ogni caso.
I nostri contatti sono: carraro@marchioce.net , 049 8875489, 335 7815770 chiama, riceverai subito una risposta, oppure utilizza il modulo di contatto che trovi nella home page.
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Salve, avrei bisogno di sapere se le pellicole oscuranti per vetri per edilizia o uso commerciale hanno l’obbligo di marchiatura CE, grazie mille!
Salve, il prodotto deve avere in ogni caso il fascicolo tecnico sia come prodotto da costruzione che come prodotto generico.
Ammesso di dichiaralo prodotto da costruzione, se indissolubilmente collegato al vetro, sarà necessario verificare l’esistenza di una norma armonizzata relativa a tale prodotto.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Buongiorno, vorrei porre una domanda, sto cercando per uno studio medico un macchinario per l’ozono. Cercando produttori su internet ne ho trovati parecchi che dicono di avere la marcatura CE. Ora vorrei sapere se si riferiscono a China Export o alla nostra marcatura… Ho posto la domanda al produttore però vorrei sapere nel momento di un controllo oltre alla marcatura di cosa deve essere corredata l’apparecchiatura? Fascicolo tecnico, istruzioni, cosa?
Salve i prodotti immessi sul mercato UE possono essere marcati solo da un soggetto UE, credo che questo risponda a tutti i Suoi dubbi.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve, vorrei sapere se un portacialde in legno necessita di una marcatura CE
Salve, deve rispettare la direttiva 2001/95/CE e la direttiva sui NOMA, se ha necessità di consulenza ci contatti a carraro@marchioce.net
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve,
Potreste dirmi se una staffa per sostegno in acciaio di un antenna per cellulari o TV (da installare sul muro o su paolo) deve avere la marchiatura CE? oppure basta solo che risponda alla normativa sulla sicurezza 2001/95/CE,
Grazie
Max
Salve, è sufficiente la seconda
Salve, vorrei acquistare diversi utensili da lavoro per uso manuale come ad es. cacciaviti, chiavi inglesi , chiavi a bussola, fascette per raccolta fili elettrici…. etc..etc…
Questi prodotti devono avere la marchiatura CE oppure non rientrano tra gli attrezzi esenti da tale ?.
grazie
Salve, non ci sono prodotti esenti, ci sono quelli che devono avere il marchio CE e quelli che non lo devono avere, ma TUTTI indistintamente devono avere il fascicolo tecnico che ne dimostra la sicurezza.
Gli attrezzi non devono avere il marchio CE, ma devono essere trattati dal produttore allo stesso di modo di quelli a marchio ed l’utilizzatore finale deva avere le medesime garanzie.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
salve volevo sapere , se un condensatore elettronico in film plastico che sarà montato su di una scheda elettronica ha bisogno , di una marcatura ce oppure solo la scheda finale deve essere marchiata?grazie per l ‘attenzione , distinti saluti.
Salve, se per marcatura CE intende applicare il marchio CE sul prodotto, si può evitare per i componenti, a meno che non siano venduti sul libero mercato, se per marcatura CE intende la procedura secondo la quale si arriva a dichiarare che il prodotto rispettare le direttive e le norme non esiste alcuna esclusione, questa procedura riguarda ogni prodotto.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve, ho acquistato in un negozio una torcia elettrica (di quelle note per non essere di grande qialità, di solito cinesi). E’ un prodotto con batteria al litio e caricatore. Da ingegnere elettronico, con un team di altre persone senza qualifica legale, abbiamo capito che il prodotto non solo non è a norma CE, ma è anche obiettivamente pericoloso al punto di vista elettrico (difetti di progettazioni vari che portano a rischi di elettroshock prima, e possibile incendio della cella al litio dopo). L’elettroshock è una possibilità concreta (mancanza di isolamenti elettrici standard e fusibili, tra le altre).
Il prodotto ha un marchio CE dell’importatore sulla confezione (non China Export, ma vero CE), e un marchio CE sul caricabatterie da presa, che è la parte piu pericolosa.
Essendo chiaro che il prodotto è entrato con una DoC falsa, cosa si può fare in questi casi, per evitare che prima o poi scappi l’incidente con qualche consumatore?
Salve, la prima cosa da fare con un prodotto che presenta le caratteristiche da Lei esposte è non acquistarlo, ma forse è un pò tardi.
La seconda soluzione, stante tutto ciò che Lei afferma, è lo smaltimento il prima possibile.
Non avendo a disposizione il prodotto e non avendolo in alcun modo esaminato, non posso esprimere alcun giudizio nel merito, data la competenza del Vostro team, non dubito che saprete trovare anche le azioni conseguenti alle Vostre valutazioni.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve dott. Carraro,
vorrei importare dei prodotti per animali, nello specifico un gioco in plastica per cani a forma di osso.
A quali certificazioni devo fare attenzione? E’ necessaria la marcatura CE?
Grazie mille
Salve, scusi il ritardo nella risposta causa giornate intense.
Il prodotto non è inquadrabile come giocattolo, anche se Lei potrebbe prendere quella direttiva come linea da seguire, oppure rispettare la Direttiva 2001/95/CE “sicurezza generale dei prodotti”, per rispettare la quale dovrà comunque costituire un fascicolo tecnico e dimostrare in modo documentale che il prodotto è sicuro e ad esempio non rilascia sostanze nocive, perchè oltre ai cani sarà maneggiato anche da persone.
Ci sarebbe anche da verificare se il cane può mangiarlo, perchè allora si passa ai problemi alimentari.
Normalmente i cani non mangano la plastica, ma la apprezzano molto per gioco, uno dei miei ha mangiato sistematicamente e per molti mesi i sottovasi delle piante, senza danneggiare le stesse.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve Ing. Carraro
Volevo sapere se gli avvisatori acusti alimentati in DC,tipo trombe e clacson per auto, possono non avere il marchio CE se destinate ad auto e moto. Ma se sono destinati a un carrello elevatore ?
Grazie delle risposte che saprà darmi
Salve, qualsiasi prodotto elettronico deve essere marcato CE, ma se si entra in ambito automotive, cioè un livello superiore della marcatura CE, subentra l’omologazione, necessaria per tutti i componenti funzionali dei veicoli.
Per un carrello elevatore si rientra in ambito marcatura CE, quindi fascicolo tecnico e marcatura obbligatori.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Buonasera ing. Carraro,
la ringrazio molto per la risposta, chiarissima.
Mi scuso però perchè non credo di essere stata completa nel porre la domanda. Le batterie che importiamo da Taiwan hanno Marcatura CE, e la dichiarazione di conformità è sottoscritta dal rappresentante Europeo del produttore Taiwanese.
Non essendo necessario l’intervento dell’organismo notificato, questa documentazione non dovrebbe essere sufficiente?
Grazie ancora
Cordiali saluti
Salve, è sufficiente se Voi apparite come distributori e sui prodotti rimane il nome dell’azienda produttrice, se vendete con il Vostro nome, vale quanto comunicato in precedenza.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Buongiorno ing. Carraro,
dobbiamo importare batterie ricaricabili agli ioni di litio (3.8Vdc, 3000mAh) per terminali portatili, da Taiwan.
La dogana ci dice che dobbiamo fornire certificato Ce rilasciato da un ente Europeo Certificato. Posso supporre che stiano parlando dell’Organismo Unificato.
Tuttavia da quanto leggo mi sembra di capire che queste batterie non rientrino tra i prodotti per i quali è richiesto l’intervento di tale organismo.
Può aiutarmi a capire se lo sia?
Grazie
Cordiali saluti
Salve, Lei ha perfettamente ragione, purtroppo però ci doveva pensare prima.
Nel nostro sito sono pubblicate decine di articoli che parlano di ciò che fanno i doganieri italiani e solo loro in tutta Europa, continuare a giocare alle roulette russa con i doganieri, non è consigliabile.
Da anni suggeriamo ai nostri clienti di fare la marcatura CE, prima di far partire la merce dal Paese di origine.
La marcatura CE è necessaria per questi prodotti, la può fare solo un soggetto europeo (Voi), e non è necessario alcun certificato da organismo notificato.
Però spiegarlo ad un italiano che indossa una qualsiasi divisa è impossibile, quindi ora Voi avete un problema non risolvibile, perchè avete di fronte un ignorante con il potere dell’arroganza e per questo non ci sono antidoti.
Lui può decidere di rispedire la merce al mittente, di mandarla alla distruzione, di farla sparire in qualsiasi modo, tutto ciò è ovviamente illegale, ma sa di poterlo fare, perchè in questo Paese è totalmente impunito.
Quindi non saprei quale soluzione suggerirLe.
Si rivolga ad un legale e ricordi che gli articoli 27,28 e 29 del Regolamento 765/2008/CE impongono il passaggio in dogana delle merci entro 3 giorni, senza alcuna esclusione.
Ora la decisione sul da fare, spetta a Voi.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Buongiorno, dobbiamo importare Braccialetti e portachiavi con paillette ( sequin) , il marchi CE per questo prodotto è obbligatori? grazie
Salve, questi prodotti devono avere un fascicolo tecnico che ne dimostri la sicurezza, ma non devono avere il marchio CE.
La nostra società fornisce l’assistenza per la preparazione del fascicolo tecnico.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve,
Produciamo accumulatori a flusso da interfacciare ad impianti fotovoltaici ed eolici.
Tali accumulatori sono composti anche da un quadro elettrico che si interfaccia ad un computer industriale per il controllo della carica, scarica, pressioni degli elettroliti, pompe etc.
Dovremmo certificare CE il prodotto, e da quello che leggo in giro per la rete, nel noctro caso, abbiamo bisogno di segure piu’ di una direttiva ?
Vale a dire:
– Directive on General Product Safety 2001/95/EC;
– Batteries and Accumulators Directive 2006/66EC;
– REACH regulation (EC) No. 1907/2006;
– 93/97/EEC (Compatibilita’ elettromagnetica EMC);
– 2006/95/CE (Direttiva Bassa Tensione)
Grazie
Francesco
Salve, Voi dovete MARCARE CE il prodotto, ovvero fare tutta la procedura di marcatura CE, nella quale i certificati contano come i lacci per le scarpe, a volte sono necessari altre no, ma non rappresentano MAI, MAI, MAI, la marcatura CE,
Scusi se insisto, ma la confusione tra marcatura e certificazione è mondiale e creata ad arte, da chi vende certificati e la mia voce contro decine di multinazionali dell’imbroglio è poca cosa, quindi devo cercare di farmi capire.
La marcatura CE è insita nel processo di progettazione e produzione e prevede il rispetto di direttive e norme.
La certificazione è un documento che dice: questo campione e SOLO questo campione, va bene.
Comprende la differenza tra le due cose?
A me sembra chiarissima, quindi perchè il 99 % delle persone parla di certificazione? Semplicemente perchè sono bombardati da notizie false, che non corrispondo a quanto scritto sulle leggi.
Voi dovete fare la marcatura CE dei Vostri prodotti rispettando tutte le direttive e tutte le norme che li disciplinano.
Se volte far fare anche dei test, se Vi sembrano utili, li fate altrimenti se siete certi che i Vostri prodotti anno bene, risparmiate quei soldi e magari investiteli per approfondire l’argomento “marcatura CE”.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
buongiorno. vorrei sapere se anche le custodie per telefoni cellulari e le protezioni dello schermo sono seggette a marcatura ce. Eventualmente, quale articolo lo prevede ?
grazie
Salve, questi prodotti devono rispettare la direttiva 2001/95/CE “sicurezza generale dei prodotti”, ma questa direttiva non prevede l’apposizione del marchio CE sul prodotto.
La saluto cordialmente
Ing. Carraro
Buongiorno,
volevo sapere se le placche elettriche (esempio http://www.catalogo.bticino.it/BTI-N4803SA-IT) devono essere marcate CE.
Se si, per quale motivo?
Grazie mille
Salve, le direttive sui prodotti elettrici/elettronici disciplinano i prodotti ed i componenti che funzionano con energia elettrica.
I prodotti da Lei indicati sono al limite di questa definizione, perchè potrebbero essere elementi funzionali, oppure semplicemente decorativi.
Nel caso impediscano l’accesso a parti in tensione, sono funzionali e quindi esiste l’obbligo di marcatura CE, nel caso siano solo un rivestimento estetico non hanno obbligo di marcatura CE.
In realtà la differenza tra prodotti con e prodotti senza questo obbligo, è molto poca, vista dalla parte del produttore, che deve sempre garantire la sicurezza di QUALSIASI prodotto venduto, non è certo la stampa di un marchio che fa la differenza.
Ovviamente se ad un non marchio, corrisponde zero attività da parte del produttore, le cose cambiano, perchè in quel caso viene meno il rispetto della direttiva 2001/95/CE.
Il produttore decide se considerare questo un prodotto elettrico o generico e si comporta di conseguenza, ma i suoi obblighi rimangono gli stessi, DEVE garantire la sicurezza del prodotto.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve ingegner Carraro. Vorrei sapere, gentilmente, se un produttore di ali gocciolanti (utilizzate nel settore irrigazione) è obbligato ad apporvi il marchio CE. In caso negativo, come bisogna comportarsi su eventuali richieste avanzate dai paesi extra CE? Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Salve, l’ala gocciolante non rientra in alcuna direttiva che ne preveda la marcatura CE, però come tutti i prodotti deve rispettare la 2001/95/CE sicurezza generale dei prodotti.
Tutte le direttive sulla marcatura CE e sulla sicurezza dei prodotti sono leggi europee e valgono solamente per i Paesi UE ed i residenti in UE.
Spiegarlo a chi chiede cose al di fuori della legge, siano essi europei o extra europei, per mia esperienza equivale a tentare di raddrizzare le gambe ai cani, inutile per chi lo fa, doloroso per chi lo subisce, quindi nelle spiegazioni da dare a chi eventualmente Le pone domande, senza sapere di cosa parla, non sono in grado di aiutarLa.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
va bene la ringrazio molto per la disponibilità lo farò.se é possibile ora potrebbe dirmi a grandi linee cos’é un organismo notificato e le sue funzioni ?e cosa significa laboratorio di prova accreditato ACCREDIA?la ringrazio moltissimo
Salve, mi pare di avere già fornito indicazioni su come trovare queste risposte. Mi faccia sapere quali saranno i Suoi dubbi dopo aver cercato le risposte seguendo il percorso indicato nella risposta precedente. Forse se Lei scriverà le Sue perplessità dopo aver consultato il sito di Accredia, quello del Nando, le direttive, il nostro scambio sarà utile anche agli altri lettori, che certamente sono in grado di comprendere le mie e le Sue argomentazioni ed individurne le motivazioni, anche quelle non scritte.
La saluto cordialmente
Ing. Carraro
Questo commento non è in risposta a nessuno, ma i destinatari lo comprenderanno perfettamente, così come per tutti gli altri saranno chiare altre cose.
Esiste un gruppo di persone, che utilizzando vari indirizzi e vari nomi, pongono domande apparentemente “innocenti” ed apparentemente mirate, le ripetono in varie forme, le ribadiscono nonostante abbiano ricevuto risposte chiare. Le spiegazioni per questo “giochetto”, possono essere varie: nulla da fare di meglio ( mi spiace sinceramente per loro ), tentativo di far perdere la pazienza, far perdere tempo. Le domande poste in realtà non hanno alcuna finalità pratica, perché nessun cliente le ha mai poste, le persone che lavorano non hanno tempo da perdere e cercano soluzioni ai loro problemi, non praticano il “cazzeggio”, come questi, non meglio impegnati, signori.
Il tempo per le risposte lo troverò sempre, ma le prossime mail prive di utilità per i lettori di questo blog, saranno cestinate.
Certamente i lettori seri che ci seguono comprenderanno questa decisione, eliminare la stupidità non è necessariamente un fatto democratico, ma a volte necessario, soprattutto per un servizio messo a disposizione gratuitamente.
Un cordiale saluto a tutti, ma proprio a tutti.
Ing. Carraro
la ringrazio molto.quindi un ‘organismo notificato in sostanza cos’è?che differenza c ‘ė tra un laboratorio di prova normale e un organismo notificato?cosa significa laboratorio di prova accreditato ACCREDIA?poi lei ha detto che non é mai stato necessario rilasciare certificati per la bassa tensione o per la compatibilità elettromagnetica pero volevo sapere sono necessari dei test report per verificare la conformità alla direttiva EMC?
Salve, per avere risposte puntuali a queste domande può:
– navigare sul nostro sito inserendo le parole chiave
– visitare il sito NANDO, della Comunità Europea
– visitare il sito di Accredia
– scaricare e studiare attentamente la direttiva di compatibilità elettromagnetica
Cordiali saluti
ing. Carraro
La ringrazio.quindi esistono dei laboratori di prova che non sono organismi notificati ma eseguono solo analisi come ad esempio EMC Rhos ecc.?L’organismo ACCREDIA(che non ho ben capito nello specifico cosa sia)presenta laboratori di prova che non sono organismi notificati ma eseguono solo prove e quindi non devono lasciare sul prodotto il numero di identificazione?in pratica quello che io vorrei sapere é se tutti i laboratori di prova accreditati ACCREDIA sono tutti organismi notificati o possono essere anche senplici laborarori di prova
Salve, Accredia è l’ente che accredita gli organismi ed laboratori, che poi saranno riconosciuti a livello europeo.
Nessun organismo o laboratorio rilascia o ha mai rilasciato numeri di identificazione sui prodotti e come già detto per i prodotti elettrici, non è e non è MAI stato necessario avere certificati, sia per la bassa tensione, che per la compatibilità elettromagnetica. In particolare ora, dopo marzo 2016, NON ESISTE alcun organismo o laboratorio NOTIFICATO per la bassa tensione, cioè nessuno è abilitato a rilasciare certificati che hanno valore ufficiale per la comunità europea.
Spero che sia tutto chiaro, se non lo fosse ribadisco: NON esiste alcuna necessità di fare certificati per i prodotti elettrici, poi se qualcuno vuole farli lo stesso è libero di farlo, ma dal punto di vista legale non servono a nulla.
Cordiali saluti
ing. Carraro
La ringrazio per i chiarimenti.quindi per i dispositivi elettrici non esistono organismi notificati?ho letto su altri articoli che ci sono dei test report fatti in Cina ma validi in Italia pero solo per quei laboratori accreditati CNAS per l’accordo di mutuo riconoscimento tra Italia e Cina.ora vorrei sapere ma quei laboratori di prova accreditati CNAS sono organismi notificati?perche ho acquistato un dispositivo elettrico e la dichiarazione di conformità all’interno é stata rilasciata da un laboratorio di prova accreditato CNAS pero non vedo nessun numero di identificazione.la ringrazio in anticipo
Salve, non chiedo mai a nessuno di fidarsi di me, come non dovrebbe fidarsi di altri. La nuova direttiva 2014/35/UE è subentrata alla precedente, nel marzo di quest’anno, per tale ragione si possono trovare documenti relativi a quella precedente, ma se Lei entra nel sito NANDO, non troverà questa direttiva nell’elenco di quelle “ufficiali”, cioè per le quali è previsto un qualche intervento esterno.
Inoltre se entra nella sezione “body” e poi sceglie uno qualsiasi di quelli che fino a marzo hanno rilasciato certificati sulla bassa tensione, potrà verificare che nessuno riporta tra le direttive per cui è notificato, quella di bassa tensione. Ciò significa che i certificati ora non hanno alcun valore legale e che li posso emettere anch’io dopo aver eseguito i test. Adesso chi si fa “impallinare” per un certificato di bassa tensione, lo fa esclusivamente per propria volontà ed ignoranza, come sempre del resto, anche in precedenza i certificati non erano obbligatori, ma molte autorità li richiedevano e credo lo faranno anche in futuro. L’ignoranza regna sovrana ed indisturbata.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
salve ingegnere vorrei alcune informazioni.quali prodotti richiedono l’intervento di un’organismo notificato per verificare la marcatura CE?inoltre vorrei sapere nel caso il prodotto é stato valutato da un organismo notificato é necessario apporre il numero di identificazione dell’organismo sul prodotto?cordiali saluti
Salve, i casi in cui è obbligatorio l’intervento di un organismo notificato sono pochi rispetto alla totalità dei prodotti che hanno l’obbligo di marcatura CE.
Vediamo le famiglie principali:
– dispositivi medici di classe superiore alla prima
– dispositivi di protezione individuale di categoria superiore alla prima
– molti prodotti da costruzione, in genere quelli strutturali
– giocattoli se non rispettano la norma di prodotto
– strumenti di misura
Ci sono poi prodotti per i quali è necessario dimostrare che si sono svolti i test, come ad esempio gli apparecchi di radio teletrasmissione
Ci sono poi categorie larghissime che non necessitano interventi di organismi, ad esempio le apparecchiature elettriche, per le quali non esistono organismi notificati, le macchine, escluse quelle in allegato IV senza norme armonizzate.
Spero di non aver dimenticato nulla.
Quando si ricorre ad un organismo notificato è necessario indicarne il numero identificativo nella documentazione che accompagna il prodotto.
La saluto cordialmente
Ing. Carraro
riguarda anche i cellulari e i dispositivi che non si ricaricano ma che funzionano a pile da 1.5v ciascuna?
Confermo, tutti i dispositivi elettroni, quindi se utilizza batterie rientra nella RoHS.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
buonasera,vorrei sapere gentilmente se tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche devono rispettare la direttiva Rohs o solo alcune.
La direttiva riguarda qualsiasi prodotto elettrico ed elettronico.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
buonasera,vorrei gentilmente alcune informazioni.Vorrei sapere un asciugacapelli(phon) quale direttive europee deve rispettare.poi vorrei sapere quale direttiva europea dovrebbe rispettare un mp3 per ascoltare la musica.infine come ultima informazione vorrei sapere se è obbligatorio scrivere sul libretto delle istruzioni o sulla confezione a quelle direttiva è conforme quel prodotto!
Salve, legga tutte le risposte fornite ai precedenti commenti, troverà tutto ciò che Le interessa.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
la ringrazio.comunque nel momento in cui sono andata ad acquistare il prodotto ho guardato solo il marchio sulla confezione in quanto il prodotto era all’interno e non si poteva vedere poi nel tornare a casa ho visto il prodotto e quindi volevo un po’ capire come funzionava.forse chi ha lavoraro sulla confezione ha svolto bene il proprio lavoro chi ha lavorato sul prodotto ha lavorato male.a volte capita anche di vedere il contrario ovvero il giusto marchio sul prodotto e un marchio errato sulla confezione.cordiali saluti
la ringrazio.il prodotto che uso è solo con le batterie stilo non si può ricaricare.poi vorrei sapere se il libretto delle istruzioni nella lingua italiana e la dichiarazione di conformità nella confezione possono essere un buon indice in genere per capire se i prodotti sono conformi alle direttive europee anche se magari sul prodotto il marchio è errato e sulla confezione è giusto e che quindi quel marchio “errato” sul prodotto è dovuta solo a una mancanza di controllare l’esattezza del marchio stampato.cordiali saluti!
Salve, i documenti in italiano sono un obbligo e dimostrano che chi ha venduto il prodotto sapeva che doveva fornire i documenti nella lingua del Paese in cui si vende il prodotto,
Se a Lei il prodotto va bene, non vedo motivo di preoccuparsi, oltretutto dato che lo ha già acquistato, mi sembra superfluo porsi questi interrogativi ora, forse bisognava porseli prima di acquistarlo.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
la ringrazio per la risposta.quindi va bene il fatto che al consumatore sia arrivato il marchio CE corretto se pur solo sulla confezione pero non va bene il fatto che abbiamo stampato un marchio ingannevole sulla chiavetta stessa?comunque io purtroppo credo che esistano ditte che investo molti soldi e poi sbagliano su una cosa formale.comunque il prodotto a pile a cui facevo riferimento si tratta di un elettrostimolatore muscolare.io credo k debba essere conforme alla direttiva di compatibilità elettromagnetica.cordiali saluti.
Salve, le direttive si determinano in base all’uso complessivo del prodotto, ad esempio se usa solo batterie stilo oppure si può ricaricare. Il fatto che ci siano due marchi diversi non va bene, perchè il cliente non sa quale dei due sia corretto e non possono esserci indicazioni contrastanti sul prodotto.
Che ci siano aziende che sbagliano non c’è dubbio, molto spesso ce ne sono anche che stampano solo l’etichetta ed il marchio CE, senza fare niente altro e questo non corrisponde a ciò che chiede la legge.
I consumatori di fatto non sono sufficientemente tutelati e questa è la realtà “reale” in moltissimi casi, al di là di tutte le considerazioni sulla forma.
La ringrazio e La saluto cordialmente
ing. Carraro
Salve vorrei sapere se un dispositivo a pile da 1.5V ciascuna necessita del marchio CE.nel caso in cui fosse cosi in che direttiva dovrebbe rientrare?inoltre vorrei sapere se su un prodotto risulta difficile stampare il marchio CE come ad esempio sulle chiavette USB,è lecito trovare su quest’ultima un marchio CE di piccole dimensione e con le lettere piu vicine pero sul suo imballaggio trovare un marchio esatto?il mio dubbio è: una cosa del genere è consentita?la ringrazio !cordiali saluti.
Salve, un dispositivo elettrico/elettronico deve sempre essere marcato CE, le direttive da applicare dipendono dal tipo di prodotto, che non è indicato nel Suo commento. (Detto per inciso, sembra che chi ci scrive, ritenga che indicare il prodotto di cui parla sia un segreto, è un comportamento generalizzato, non mi riferisco solo al Suo caso).
Le dimensioni di una chiavetta USB consentono certamente di stampare il marchio CE corretto, sia nella forma, che nelle dimensioni, quindi il fatto che sul prodotto sia sbagliato, non è giustificare in alcun modo, si può imputare ad una procedura di marcatura CE priva di un controllo corretto.
Il fatto che sulla confezione sia stampato correttamente, non compensa il fatto che sia sbagliato sul prodotto.
Come ho già avuto modo di scrivere, non ritengo che il marchio CE scorretto abbia influenza sulla sicurezza del prodotto, ma non riesco a comprendere come un’azienda che investe molto denaro per produrre e/o commercializzare un prodotto, commetta poi errori del genere, per tale ragione giustifico eventuali multe salate, non tanto per il mancato rispetto delle legge, quanto per la sciatteria e la stupidità.
La ringrazio e La saluto cordialmente
ing. Carraro
La ringrazio moltissimo per le informazioni!
La ringrazio per i suoi chiarimenti.vorrei delle ultime delucidazioni:comporta una multa anche se il marchio è giusto sulla confezione ma è errato sul prodotto ossia le due lettere sono più vicine?oppure no in quanto comunque al cliente è arrivato il giusto marchio insieme al prodotto anche se sulla confezione?e poi vorrei sapere se possibile se il libretto delle istruzioni nella lingua italiana può essere un buon indice per capire se il prodotto è conforme alle direttive europee.Come ultima cosa vorrei sapere se la lettera E del marchio China export ha la stanghetta centrale più corta cosi come è il marchio CE di comunità europea oppure se è più lunga e se quindi anche da li ci si può accorgere se si tratta di un china export o di comunità europea.la ringrazio
Le multe sono stabilite dai decreti legislativi che recepiscono ogni singola direttiva. Spetta alle autorità di controllo stabilire se e come comminare le multe.
La forma corretta del marchio CE è illustrata da ogni direttiva sulla marcatura CE ed è preferibile osservare il modello grafico, anziché descriverlo.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Mi scusi non ho capito a cosa si riferisce il “tutto corretto” all’inizio del commento.poi vorrei sapere se dovesse risultare difficile stampare il marchio sul prodotto non viene segnato nulla su quest’ultimo?
La ringrazio per la sua risposta.Quindi non è errato se ci ritroviamo tra le mani dei prodotti in cui è presente il marchio sulla confezione invece sul prodotto è presente in maniera imprecisa o è assente?perche da come ho capito secondo la legge l’importante è che il marchio,che sia sulla confezione o che sia sul prodotto,arrivi al cliente insieme al prodotto,quindi non è vincolante apporre il giusto marchio anche sul prodotto se è già presente sulla confezione?o meglio spetta al produttore decidere?perche sulle confezioni il marchio me lo sono sempre ritrovato il problema sta sul prodotto all’interno che a volte lo trovo e a volte no oppure lo ritrovo stampato in maniera imprecisa.ma nel caso dovesse risultare difficile stamparlo sul prodotto non viene messo nulla su quest’ultimo?cordiali saluti.
Tutto corretto, aggiungo che il marchio CE errato, comporta una multa e non un’infrazione penale, anche io considero corretta la multa per chi sbaglia il marchio, ma per motivi di stupidità, ovvero una ditta che investe molte migliaia di euro o dollari, per la produzione e poi non controlla la correttezza formale del marchio CE, merita una multa.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Tutto corretto ciò che ha scritto Lei.
Nel caso non si possa stampare nulla sul prodotto, non si stampa nulla.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve,le chiedo gentilmente se il marchio CE nelle giuste dimensioni e forme sulla confezione di un prodotto indica che ciò che è all’interno è coperto dal marchio CE o se quest’ultimo deve necessariamente essere posto anche sul prodotto stesso sempre nelle giuste forme e dimensioni.la saluto cordialmente.
Salve, il marchio CE deve essere apposto sul prodotto o sulla confezione, nel caso sia problematico stamparlo sul prodotto.
L’obiettivo della legge è fare in modo che il marchio CE arrivi al cliente finale assieme al prodotto. Naturalmente ci sono molti casi diversi ed il produttore dovrebbe valutare, se è più efficace stamparlo sul prodotto o sulla confezione. Le direttive dovrebbero essere intese come indicazioni di procedimento corretto e non solo come imposizioni da rispettare.
Naturalmente il marchio CE è un simbolo, che come tutti i simboli sottintende un significato, la sostanza, in questo caso la sicurezza, dipende dalle persone e non dai simboli o da come e dove sono stampati. Ci possono essere prodotti ottimi con il marchio CE sbagliato, altri con un marchio corretto che sono assolutamente non conformi, come in tutte le cose, forma e sostanza devo stare assieme, ciò che non conta è l’apparenza.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Buonasera,vorrei sapere se il marchio CE contraffatto esiste solo per i prodotti made in china o anche per quelli fabbricati in uno stato europeo e quindi ad esempio made in Germany o in Italy.poi vorrei un ‘altra informazione vorrei sapere cosa vuol dire la dicitura disegnato in Italia e fabbricato in Cina.la ringrazio cordiali saluti!
Salve, il marchio CE, essendo un simbolo scritto, può essere contraffatto ovunque e da chiunque. I disonesti non si trovano in un solo Paese, e certamente l’Italia non ne è priva.
La frase che Lei riporta è tipica di questa “italianità”, che vuole far credere che un prodotto eseguito in un Paese extra europeo, ma disegnato in Italia, abbia più pregio, quindi possa costare di più. Tragga Lei le conclusioni, la legge non prevede nessuna scritta del genere, ma come il marchio CE falso, basta scriverla.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve, sono importatore di pellicole in vetro per smartphone (tempered glass)
Sono semplici strati di vetro temperato che vanno apposti sugli schermi dei dispositivi a protezione di tali, mi sa indicare se necessitano o meno di certificazione CE ?
Grazie
Salve, sono accessori non funzionali al cellulare, non devono essere marcati CE, ma devono rispettare la direttiva 2001/95/CE.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
va bene la ringrazio ma in linea generale è possibile ritrovare un dispositivo in cui sulla confezione il marchio è giusto e sul dispositivo stesso le lettere sono piu vicine?quindi il dispositivo potrebbe essere conforme alle direttive europee essendoci anche il manuale delle istruzioni in italiano nonostante il marchio è nelle giuste dimensioni solo sulla confezione?intendo dire possono esistere dei prodotti conformi quando il marchio ce è giusto solo sulla confezione e sul dispositivo non rispetta a pieno le giuste distanze?perche comunque un cliente che compra in un negozio puo solo vedere la confezione senza aprirla in quel momento.la saluto cordialmente
Salve, certamente è possibile che un prodotto sia conforme, anche se ha il marchio CE sbagliato, io però mi pongo la domanda: perchè un produttore che fa un prodotto fatto bene, sbaglia a stampare il marchio?
Non sono un sostenitore delle multe e delle punizioni, ma un soggetto del genere non merita la multa, perchè ha sbagliato a stampare il marchio CE, ma perchè è stupido.
Non è giustificabile una persona o un’azienda che investe molte migliaia di euro, per fare una produzione e poi sbaglia un dettaglio che costa qualche centesimo.
La confezione riporta il CE corretto, perchè chi l’ha stampato ha fatto bene il suo lavoro, mentre chi lo ha stampato sul prodotto ha lavorato male.
Più di questo non si può dire, però se vuole può denunciare il tutto alla Guardia di Finanza.
Cordiali saluti
ing. Carraro
salve,vorrei sapere se il marchio CE posto sulla confezione di un prodotto nelle giuste dimensioni e forme indica che ciò che è all’interno è conforme alle direttive europee anche se il prodotto stesso non presenta il marchio o le lettere non rispettano la giusta distanza.il mio dubbio è: basta il marchio sulla confezione del prodotto posto in maniera giusta per capire che un prodotto è conforme alle direttive o è necessario anche il giusto marchio sul prodotto?perché a casa mi ritrovo molti dispositivi con un marchio sulla confezione in cui la C e la E sono poste a una giusta distanza e poi sul prodotto stesso le due lettere si trovano più vicine .La ringrazio in anticipo. Cordiali saluti!
Salve, il marchio CE è un simbolo stampato.
Come tutti i simboli indica qualcosa che dovrebbe essere, ma il marchio non garantisce che sia.
Come tutte le cose stampate, può essere stampato correttamente oppure no.
Quindi si può verificare se il marchio CE è stampato correttamente oppure no, dopo di ché non si può trarre alcuna conclusione sulla conformità del prodotto.
Come può intuire ci può essere un prodotto conforme con il marchio CE stampato male e viceversa un prodotto NON conforme con il marchio CE stampato benissimo.
Ciò che conta, come sempre, è l’onestà e la capacità delle persone, gli aspetti formali non bastano a garantire queste qualità.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buonasera Ing. Carraro, mi chiamo Manuel , anche io avrei esigenza di esporle un quesito, relativo alla marchiatura CE. Per hobby, produco lampade artigianali in legno,ovvero tronchi, pezzi di legno, dove ai quali poi applico il bulbo porta lampadina, filo 3 x 1,5 , interruttore e spina (tutto marchiato CE dal produttore stesso..). Poi, capita che qualcuno mi abbia cercato queste lampade, vedendole “esposte” in casa mia, di fatto sono USATE. Pertanto, mi hanno fatto la domanda di rito, ovvero, “sono marchiate CE”? (ovviamente no..) . In pratica, la domanda e’ questa, posso vendere le lampade di mia produzione artigianale a chi voglio oppure anche se il materiale elettrico e’ certificato dal produttore (spina, bulbo, interruttore, cavo) nell’insieme la lampada non e’ certificata (ovviamente), e’ meglio che non vendo niente a nessuno? Spero di essere stato chiaro e comprensibile, grazie e buona serata. Manuel
Salve, io estendo il concetto, se Lei vuole evitare qualsiasi tipo di problema, non solo non deve vendere, ma neppure regalare o prestare questi prodotti.
L’obbligo di marcatura CE esiste per questi prodotti, nel momento in cui si mettono a disposizione di un terzo, ovvero sempre, a meno che uno non li utilizzi solo per sè, caso questo un po’ difficile, visto il tipo di prodotto.
Spero che la risposta sia chiara ed utile.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buon giorno, una domanda sono un piccolo rigeneratore e chiedevo gentilmente se lei sa se i prodotti rigenerati ( toner) devono essere marchiati CE. Ho saputo di vari controlli della finanza e dell’agenzia delle dogana chew cercavano su tali prodotti il marchio ce.
La mia domanda è ma il prodotto rigenerato e non nuovo compatibile deve essere marchiato CE??
grazie mille
buona gironata
Roberto
Salve, non entro nel merito della marcatura CE dei toner, perchè ci sono pareri contrastanti e non desidero aprire polemiche.
Quando i clienti ci chiedono di fare la procedura di marcatura CE, noi diamo loro la consulenza.
Diciamo che se devono essere marcati gli originali, allora lo devono essere anche i rigenerati, questo vale in generale per tutti i prodotti “ricondizionati”.
Quindi se Lei è d’accordo sul fatto che il toner nuovo deve essere marcato CE, allora lo stesso vale per i rigenerati, mentre se Lei contesta in toto la marcatura dei toner, io rispetto la Sua opinione, ma sembra che le autorità la pensino in modo diverso.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Salve Ing. Carraro, innanzitutto complimenti per il portale e tutte le informazioni puntuali e precise in esso contenute.
Il quesito:
Ho una piccola azienda di import/export e compro soprattutto dalla Cina dalla quale sto importando negli ultimi tempi attrezzature industriali (trapani a colonna, cesoie a bandiera, macchine idrauliche) e ho fatto apporre il mio marchio.
Le macchine sono già dotate dei vari certificati e rispondono alle normative europee previste, facendo apporre il mio marchio cambia qualcosa? Devo sottoporre le macchine a nuove certificazioni?
La ringrazio sin d’ora del tempo che vorrà o potrà dedicarmi.
Saluti, Mariano
Buongiorno, La ringrazio per i complimenti e La informo che stiamo lavorando ad un nuovo sito, che avrà una nuova impostazione, questo e gli altri attualmente attivi, rimarranno sempre come un luogo di dibattito, il prossimo sarà una presentazione degli argomenti principali e dei nostri servizi.
Per venire alla Sua questione, Lei nel far apporre il Suo marchio ha fatto bene ed ha rispettato la legge, e così facendo ha anche evitato quei, tanto inutili, quanto illegali, controlli doganali.
Non ritengo che non ci debbano essere controlli sui prodotti importati, ma devono essere eseguiti nel rispetto della legge, dai funzionari che ne hanno titolo e nel momento indicato dalla legge.
I doganieri ed il passaggio in dogana non sono, nè i funzionari, nè il momento, indicati dalla legge per controllare la conformità alle direttive sulla marcatura CE.
Anche il Suo caso lo dimostra, infatti Lei afferma che ha fatto apporre il Suo marchio, ma non dice che ha provveduto a predisporre un fascicolo tecnico per ogni famiglia di macchine.
Inoltre Lei parla di certificati, come tutti gli addetti ai lavori, e forse non sa che:
– non sono richiesti dalla legge
– non servono a nulla
– non dimostrano che le macchine che Lei acquista siano conformi, questo lo può dire solo Lei dopo che le ha collaudate.
Quindi, per passare la dogana e per vendere, in assenza di controlli, ciò che Lei fa è sufficiente, per rispettare la legge, forse manca qualcosa.
Credo sarebbe opportuno che Lei cercasse nel nostro sito i termini “fascicolo tecnico” e leggesse da cosa è composto questo fascicolo, che molti confondono con il manuale di istruzione.
Nel caso Lei abbia costituito un fascicolo tecnico per ogni famiglia di macchine, allora rispetta in pieno la legge, altrimenti no.
Spero di aver chiarito in modo soddisfacente la questione.
La ringrazio e La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buongiorno Ingegner Carraro. sono un ragazzo di 23 anni intenzionato a importare dalla Cina tramite piattaforme internet italo-cinesi e rivenderle al dettaglio in un negozio.
Essendo una persona onesta vorrei fare il tutto nel miglior modo possibile. per quanto riguarda il marchio CE mi sono letto minuziosamente tutte le categorie e non rientrando in tali ma essendo oggettistica generica (non per minori di 14 anni) non sono toccato dall’etichettatura CE. Per quanto riguarda invece la dichiarazione di conformità (essendo che quella dei paesi asiatici non vale praticamente nulla) a chi posso appoggiarmi in italia per avere questa certifica dei vari prodotti? Non mi preoccupa la frontiera, ma nel caso li vendessi nel mio negozio senza questa certifica? è facile un controllo da parte della finanza o carabinieri?
ps: vedo che tutti i negozi in italia vendono tranquillamente senza marchio CE e deduco senza apposita certifica.
grazie in anticipo per il tempo dedicatomi.
Salve, Lei avrà certamente letto minuziosamente, ma non ha letto molti articoli sul nostro sito, ed a tale proposito La invito a leggere proprio l’ultimo “Repetita juvant o stanca?”.
Dopo che lo avrà letto spero non utilizzerà più termini con “certifica” o simili, perchè i certificati non c’entrano nulla o quasi con la marcatura CE.
Dal Suo commento non è possibile comprendere quale sia il prodotto di cui parla, cosa significa “importare dalla Cina tramite piattaforme internet italo-cinesi e rivenderle al dettaglio in un negozi“.
Se vuole precisare questo aspetto, Le potrò fornire una risposta precisa in merito.
La saluto cordialmente.
ing. Carraro
Salve, vorrei chiedere se per gli armadietti portaborse metallici, da mettere all’interno di un reparto dell’ospedale, è necessaria una marcatura CE, o se comunque sono necessari altri tipi di certificazione. grazie
Questi prodotti non rientrano in alcuna categoria che richieda la marcatura CE, devono però rispettare sia la direttiva 2001/95/CE sia la legge 81/08, quindi non è tanto la presenza di marchi, quanto la conformità alle norme che deve essere rispettata.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buonasera
le chiedo cortesemente se il Marchio CE apposto su una confezione di un telefono cellulare indica che ogni elemento contenuto nella confezione stessa è automaticamente coperto da Marchio CE anche se non segnalato, oppure, deve essere segnalato su ogni elemento inserito nella confezione.
Cordiali Saluti
Dino
Salve, la marcatura CE sulla confezione di un prodotto indica che tutto ciò che sta dentro alla confezione è in regola con le direttive e con le norme.
Nel caso però i vari componenti (carica batterie, cavi, auricolari, ecc.) possano essere venduti anche separatamente, è necessario che anch’essi riportino la marcatura CE.
Il concetto, piuttosto chiaro, ma abbastanza ignorato è che il cliente finale, quando acquista un prodotto, riceva l’informazione che ciò che acquista è sicuro, quindi se il marchio CE è apposto sulla confezione, è implicito che la conformità e quindi la sicurezza è garantita per tutto ciò che sta nella confezione e per la confezione stessa.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buonasera Ingegnere,
un accessorio posto su un seggiolino auto per bambini come ad esempio una stuoia per proteggerli dal sudore deve essere marcata CE?
Grazie per l’attenzione
Salve, questo prodotto non rientra in alcuna categoria che abbia obbligo di marcatura CE, il prodotto ricade nella direttiva 2001/95/CE e deve essere comunque garantito come sicuro, ma non deve riportare il marchio CE.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Buongiorno Ingegner Carraro. Approfitto della sua disponibilità per rivolgerle una domanda.
Sono importatore dalla Polonia (quindi Comunità Europea) di barbecue a legna e carbone di realizzazione artigianale.
Per tale articolo è necessaria la certificazione CE oppure può essere sufficiente la direttiva 2001/95/CE Sicurezza generale di prodotti?
Nel caso di marcatura CE, deve occuparsene il produttore oppure è onere della mia azienda?
E nel caso della Direttiva 2001/95/CE?
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.
Rimango in attesa di un suo riscontro.
Cordiali saluti
Matteo
Buongiorno, nessuna certificazione come prima risposta, non si deve MAI confondere una cosa che può essere utile e volontaria, con una obbligatoria per legge, ed in questo come in tanti altri casi non c’è alcun obbligo.
Naturalmente se Lei fa la stessa domanda a che vende indiscriminatamente i certificati, Le risponderanno in modo “leggermente” diverso, salvo poi NON metterlo per iscritto.
Il barbeque è regolamentato da una norma che indica quali sono le caratteristiche da rispettare, la direttiva di riferimento è la 2001/95/CE che non si discosta di molto dalle altre direttive se non per il fatto che non richiede l’applicazione del marchio CE.
La direttiva deve essere rispettata dal produttore, ma se Lei rivende con il nome della Sua azienda, deve rispettarla anche Lei.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buon giorno ingegnere, anticipo che ho un laboratorio artigianale di marmi e ho realizzato alcune lampade che vorrei vendere, utilizzando componenti elettrici già aventi marchio CE.
Vorrei capire se devo apporre il marchio CE al prodotto finito e quindi relazione di conformità.
Vorrei capire inoltre rispetto a quali normative devo rilasciare la conformità, se dovuta.
Grazie
Cristian
Salve, le lampade sono un prodotto elettrico e devono essere sottoposte al procedimento di marcatura CE in forze della direttiva di bassa tensione.
La dichiarazione di conformitá è una piccolissima parte di quesy procedimento e va’ rilasciata per ogni prodotto venduto.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Buongiorno, volevo sapere se gli armadi per fitofarmaci rientrano nella marcatura CE.
grazie
Salve, questi prodotti rientrano nella direttiva 2001/95/CE, ma non hanno obbligo di avere il marchio apposto su di essi.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Buongiorno,
gradirei sapere se gli accendini che ormai devono essere commercializzati con sistemi di sicurezza per bambini sono soggetti all’obbligo di marcatura CE o semplicemente devono rispettare la direttiva 2001/95/CE.
Grazie!
Salve, gli accendini hanno anche una loro direttiva specifica e delle norme, ma non mi risulta ci sia l’obbligo di apporre il marchio CE.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buonasera, la marcatura CE è obbligatoria anche per le Cover dei cellulari?
Grazie in anticipo.
Salve, questo prodotto non necessita di marcatura CE, deve rispettare la direttiva 2001/95/CE.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buongiorno,
volevo cortesemente sapere se i radiatori per mercato automotive (montati su autovetture, camion, macchine per movimento terra o gruppi elettrogeni in generale per dissipazione calore di motori a scoppio) devono o meno sottostare alla marcatura CE.
Grazie per la risposta e cordiali saluti.
Salve, i radiatori sono scambiatori di calore e sono soggetti a marcatura CE.
I prodotti per automotive fanno eccezione, perché tutto l’automotive NON è marcato CE in quanto soggetto ad omologazione.
Quindi i radiatori per macchine operatrici devono essere marcati CE, quelli da autoveicoli stradali, no.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
La ringrazio della pronta risposta ING.
Buongiorno Ing.ho comprato dalla Germania degli stickers attacca e stacca per bimbi,i tatto di quelli che si attaccano sulla pelle ad acqua e dei braccialetti per bimbe. Preoccupato dell’assenza di marcatura CE, ho chiestoo spiegazioni e la risposta è stata che su tali prodotti la certificazione non é obbligatoria. Mi dà gentilmente un suo parere? La ringrazio
Salve, la spiegazione vera è che il mondo è pieno di pazzi furiosi che sembrano persone normali.
Questi prodotti sono certamente giochi, mia nipote di 4 anni li applica a sè stessa ed a tutti i suoi amici, devono essere marcati CE e devono rispettare la norma EN 71 che regola tra l’altro il rilascio di sostanze, che mai come in questo caso è una verifica da fare, dato che questi tatuaggi restano sulla pelle per settimane.
Non sono in grado di dire se sono pericolosi, sono colpevole di averne regalati un centinaio o forse più a mia nipote, ma credo che chiederò alla mamma di contingentarli.
Dato che non sappiamo cosa rilasciano, meglio usarli con cautela e parsimonia e se possibile denunciare chi li vende senza marchio CE.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buongiorno,
Vorrei cortesemente chiederle se i profumatori d’ambiente devono riportare il marchio CE.
Grazie in anticipo per la risposta.
Salve, se sono quelli che vanno inseriti in una presa di corrente, devono essere marcati CE.
Saluti
Ing. Carraro
Buonasera, vorrei gentilmente chiederle se una maschera di carnevale per adulti (esplicitamente indicato sulla confezione) deve riportare il marchio CE.
Mille grazie per la gentile risposta
Salve, le maschere di carnevale per adulti rientrano nella direttiva 2001/95/CE Sicurezza generale di prodotti. Marchio CE NO, sicurezza SI, SEMPRE.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buongiorno Ingegnere,
produciamo macchinari per packaging e ci capita sovente che i nostri clienti (soprattutto brasiliani, Statunitensi, Canadesi, Russi, Indiani, Arabi) ci chiedano cha le macchine siano marcata CE, anche se …. non lo dovrebbe essere per quel che so.
Come dovrei comportarmi?
E’ giusto inserire sulla macchina la targa con il logo CE ma non produrgli la Dichiarazione di Conformità?
Grazie
Salve, come Lei saprà certamente le Sue macchine devono essere marcate CE e quindi deve esserci un corrispondente fascicolo tecnico presente nella Sua azienda.
Questo vale per quelle commercializzate all’interno della UE come obbligo, ma può essere fatto anche per le altre, quindi se il cliente lo chiede, non dovrebbe costarvi alcuna fatica.
Ciò che non comprendo è per quale ragione non dovreste fornire la dichiarazione di conformità che come l’etichetta CE è una parte minimale del fascicolo tecnico.
Purtroppo la mia esperienza e forse la mia indole mi rendono sospettoso e quindi chiedo, è proprio certo che eseguiate tutto il processo di marcatura CE (fascicolo tecnico completo) o come spesso accade, ritenete che la marcatura CE sia composta dall’etichetta e dalla dichiarazione di conformità?
Auspico che la domanda non la disturbi, ma preferisco portare in evidenza eventuali problemi, che spero per Lei non ci siano, piuttosto che sorvolare per non creare disturbo.
La ringrazio per la partecipazione e La saluto cordialmente.
ing. Carraro
Buongiorno ing. Carrara,
Mi è stato richiesto di costruire per delle amiche delle piccole cucine con materiali di scarto di produzione di cucine ( misure di ante poco utilizzate e pezzi di top), internet e pieno di cucine realizzate da mobili riciclati. Volendo però venderle esiste una regolamentazione particolare? Figurerebbero come giocattolo? E quindi sarebbero sottoposte a tale regolamentazione? Tenga presente che sarebbe un lavoro artigianale e non potrebbe essere di serie perché realizzato con scarti di produzione. Sarebbe sottoposto a controlli su tossicità? A marcatura ce? Come potrei venderle?
Salve, se il prodotto è destinato, come sembra, a minori di 14 anni rientra nella direttiva giocattoli.
Non importa se è un solo prodotto o una serie, se è costruito in modo artigianale o industriale, DEVE essere marcato CE.
Per saper in cosa consiste la marcatura CE e cosa bisogna fare può navigare nel nostro blog e/o scaricarsi la direttiva giocattoli e studiarla bene.
Le norme da applicare sono la EN 71-1, EN 71-2, EN 71-3.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Salve dovrei acquistare delle macchine per palestra in Cina, sono delle semplici macchine a caricamento libero senza parti elettroniche, secondo lei devono essere marchiate CE??. Consideri che arriverebbero completamente smontate in delle casse di legno.. Grazie
Salve, questi prodotti devono rispettare la Direttiva 2001/95/CE Sicurezza generale dei prodotti, la quale NON prevede che sui prodotti ci sia il marchio CE, ma prevede che sia disponibile il fascicolo tecnico, quindi al lato pratico per Lei non cambia molto.
C’è poi il problema “doganieri italiani” che a seconda della persona che esegue il controllo, comporta dei risultati diversi.
Ci è capitato di dover marcare CE questa macchine per “accontentare” un doganiere di Catania.
Il fatto che i prodotti arrivino smontati è un vantaggio, ma ripeto che la 2001/95/CE deve essere SEMPRE rispettata.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buon giorno ing. Carraro,
Avrei bisogno di importare dalla Cina ricambi per cellulari e tablet (tipo schermi, tasti vari, batterie ecc), mi chiedevo se tutti i prodotti devono essere marchiati CE oppure solo le batterie essendo al litio?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Distinti saluti
Claudio
Salve, pezzi di ricambio di prodotti soggetti a marcatura CE, sono a loro volta soggetti a marcatura CE.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buongiorno, avrei necessità di sapere se la certificazione CE è obbligatoria per esportare in Tunisia.
Nel caso di specie si tratta di cucine a gas a libera installazione ed in particolare mi interessa sapere se i prodotti che dobbiamo esportare possono avere doppia manopola per il forno e per il grill o se invece la devono avere singola (come dovrebbe essere per i forni provvisti del certificato CE).
Resto in attesa del Vs. cordiale riscontro e ringrazio anticipatamente.
Cristina Pastori
Buongiorno, innanzitutto parliamo di marcatura CE e non di certificazione, la certificazione potrebbe essere necessaria per fare la marcatura, ma non la può MAI sostituire.
La marcatura CE è obbligatoria solo per il mercato UE, anche se molti Paesi al di fuori la richiedono, in quanto la considerano garanzia di sicurezza e qualità.
In merito alla manopola, si tratta di questione disciplinata da norma specifica, come si intuisce dalla Sua precisazione, quindi non Le posso fornire una risposta precisa e La rimando alla norma, che probabilmente Lei conosce meglio di me.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buongiorno. Un cliente mi chiede una dichiarazione su carta intestata dichiarante che il prodotto che gli vendiamo non è soggetto a marcatura CE. Nella fattispecie sono dei bottiglioni da 25 o 50 litri in polietilene atti a contenere liquidi in genere, anche alimentari. Ha senso che noi facciamo una dichiarazione di questo tipo? grazie della risposta
Buongiorno, occorre distinguere tra contenitori che svolgono azioni generiche ed altri con funzione di misura.
Nel caso questi contenitori fossero utilizzati per vendere quantità di prodotto, es: liquidi alimentari sarebbero degli strumenti di misura, se invece non hanno questa destinazione sono soggetti ad altre direttive.
I contenitori a contatto con gli alimenti hanno direttive specifiche, mentre in generale sono soggetti alla direttiva 2001/95/CE sicurezza generale dei prodotti.
La richiesta fattaLe è tipicamente “italiana”, infatti solo questo popolo, unico al mondo, si preoccupa di cercare conferma ai NON obblighi, mentre non chiede il rispetto degli obblighi.
Sarebbe molto più logico che il cliente Le chiedesse la dichiarazione di conformità alla o alle direttive che il prodotto DEVE SEMPRE rispettare, mentre si preoccupa di avere una “copertura” alla mancanza del marchio CE.
In altre parole, non gli interessa che Lei confermi che i contenitori rispettino la 2001/95/CE oppure la direttiva sui materiali a contatto con gli alimenti, ma che gli scriva che non serve il marchietto sul prodotto.
Non credo di dovere aggiungere altro.
La saluto cordialmente.
ing. Carraro
Buongiorno,
non riesco a reperire informazioni riguardo portachiavi con tecnologia NFC ( tag rfid 13,56 mhz passivi ). Quelli da me acquistati non presentano nessun marchio CE. Ho chiamato anche i produttori i quali mi assicurano che non esiste nessun obbligo in merito. Cosa ne pensa? La ringrazio in anticipo.
Salve, non intendo entrare in discussione con chi afferma cose che vanno nel loro interesse, mi limito a porre una semplice e retorica domanda: il prodotto ha componenti elettroniche?
Se si, come penso di poter affermare, esiste la direttiva RoHS che impone la presenza del marchio CE su tutti i prodotti elettrici ed elettronici.
Non è necessario scomodare altre direttive, è sufficiente questa.
La ringrazio per l’attenzione rivolta al nostro blog e La saluto cordialmente.
ing. Carraro
Buona sera ing.Carraro,
lavoro presso una ditta certificata ISO 9001 che si occupa di manutenzione impianti termici; durante l’ultima visita ispettiva, è emerso il problema di controllare se i ricambi destinati alle riparazioni dei generatori sono marchiati CE. Da una prima verifica in magazzino, ho potuto constatare che ben pochi ce l’hanno, quindi Le chiedo gentilmente un consiglio su come comportarmi in merito all’azione correttiva che è stata aperta.
La ringrazio anticipatamente,
Nicola.
Salve, suppongo (solo supposizione) che tali ricambi siano forniti dalle case produttrici ad installatori professionali, in tale caso l’applicazione del marchio CE sui prodotti non è dovuta.
Nel caso invece si trattasse di pezzi di ricambio, presenti sul libero mercato, prodotti da ditte diverse e comunque compatibili con i generatori, allora oltre alla marcatura CE intesa come procedura di controllo della sicurezza (sempre necessaria), sarebbe necessaria anche la marcatura CE intesa come presenza del marchio sui prodotti o sulle confezioni.
Non posso quindi né escludere né confermare l’obbligo, non conoscendo la situazione reale.
La ringrazio per l’attenzione e La saluto cordialmente.
Ing. Carraro
Salve Ing.Carraro,
Purtroppo sono costretto a chiederle un parere diretto visto che mi sono arrivati pareri contrastanti da più fonti.
Sono in procinto di importare dei spazzolini da denti di legno e ho la necessità di sapere se questi rientrino nei prodotti sui quali è necessario apporre il Marchio CE oppure no.
La ringrazio anticipatamente della sua competenza e disponibilità.
Luca Trani
Salve, tolga pure il purtroppo, la Sua domanda è interessante e pertinente, che poi casualmente sia utile a Lei in modo specifico non significa che non rientri nell’interesse generale e quindi nello scopo del blog.
Lo spazzolino da denti è un prodotto bivalente così come il dentifricio, ovvero può rientrare nei dispositivi medici, qualora sia dimostrata la sua efficacia terapeutica, oppure nei prodotti cosmetici.
L’appartenenza all’una o all’altra categoria la decide il produttore al momento della progettazione e della realizzazione.
Nel primo caso devono essere marcati CE e registrati al Ministero della sanità, nel secondo caso devono rispettare la direttiva sui cosmetici e la direttiva 2001/95/CE.
Spero che la spiegazione Le sia utile.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buongiorno,
per apparecchiature elettroniche, quali sensori di prossimità o fotocellule, utilizzate per il rilevamento di oggetti, è necessaria l’apposizione del marchio CE?
Salve, qualsiasi tipo di apparecchiatura elettronica ha la necessità della marcatura CE, perchè soggetta ad almeno una direttiva che lo impone.
Per i componenti che a loro volta saranno inseriti in altre apparecchiature, se essi non sono destinati alla vendita sul mercato al dettaglio, può essere omesso il marchio CE sul prodotto, ma questo non significa che sono esentati dalla procedura di marcatura, che non si limita all’apposizione del marchio CE.
Cordiali saluti.
ing. Carraro
Buongiorno, avrei bisogno di sapere se le tubazioni ed i relativi raccordi per adduzione acqua (potabile e non) all’interno ed all’esterno di un’abitazione devono avere la marcatura CE ad esempio sui materiali per realizzare i collegamenti dalla caldaia ai radiatori ed ai rubinetti, come anche quelli per l’irrigazione del giardino.
In caso fosse necessaria e tali materiali fossero di importazione Extra UE chi è autorizzato alla marcatura?…mi pare di avere letto in un post tempo fa che la marcatura deve essere fatta da un operatore CE quindi necessariamente dall’importatore?
Saluti e complimenti per il sito ed il blog.
Salve, i materiali da Lei indicati sono prodotti da costruzione e sono oggetto di norma armonizzata, quindi in base al Regolamento 305 devono essere marcati CE.
Nel caso il produttore sia extra europeo la marcatura CE la deve fare l’importatore, che è considerato il produttore, o il mandatario se il produttore ne ha nominato uno.
Grazie per i complimenti che divido con tutti i miei collaboratori e con tutti Voi che partecipate ai nostri bolgs.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Salve,vorrei sapere se un piccolo zainetto/trolley per bambini, rientri o meno nella categoria giocattoli e debba recare, o meno, la marchiatura CE. Grazie anticipatamente per la risposta.
Salve, si considera gioco tutto ciò che può essere utilizzato da un minore di 14 anni per giocare, quindi se lo zainetto viene usato esclusivamente per portare libri di scuola o per trasporto non è un giocattolo, se viene usato anche per giocare è un giocattolo.
I produttori spesso per evitare problemi applicano la marcatura CE, infatti dal punto di vista dei loro obblighi non cambia nulla.
Cordiali saluti.
ing. Carraro
Salve, volevo gentilmente sapere se -i tappi maschi in ottone per chiusura tubazione acqua- e -i pannelli in calciosilicato- sono soggetti a marchiatura CE e a quale norma UNI si farebbe riferimento.La ringrazio anticipatamente per le utili informazioni
Salve, siamo in ambito prodotti da costruzione, rispondendo a memoria per i primi non esiste norma armonizzata, quindi niente marchio CE, per i secondi esiste una norma armonizzata e quindi la marcatura CE è necessaria.
Cordiali saluti.
ing. Carraro
Buongiorno, vorrei iniziare a importare parrucche per cosplay (vestirsi come personaggi di cartoni,fumetti o film) e non sono riuscito a trovare informazioni riguardanti nornative o certificazioni necessarie, tenendo conto che ho ordinato come privato due parrucche da due produttori diversi per verificarne la qualità e uno dei due non presenta nessuna etichetta.
Sa indicarmi che strada devo seguire?
La ringrazio per la sua disponibilità.
Cordiali saluti.
Salve, le parrucche possono essere marcate CE come dispositivi medici, se sono destinate a persone sottoposte a chemioterapia, in questo caso ritengo siano destinate solo a persone con età superiore a 14 anni e per scopi di divertimento, quindi sottostanno esclusivamente alla direttiva 2001/95/CE.
Siccome in Italia dire che non c’è obbligo di mettere il marchio CE, viene interpretato come “non si deve fare nulla”, Le consiglio di leggersi la direttiva 2001/95/CE e poi decidere se la vuole rispettare o meno, si ricordi che è una legge dello Stato, quindi tragga le valutazioni conseguenti.
La saluto cordialmente.
ing. Carraro
Salve, ho cercato informazioni in merito, ma non sono riuscita a capire. Ho un negozio di articoli di bigiotteria. Alcuni realizzati da me, altri comprati e rivenduti dalla Cina. Volevo sapere se per articoli di bigiotteria è necessario il marchio CE e se questo sia necessario sia per quella che realizzo a mano che per quella che importo. Se fosse necessario quale iter devo seguire per ottenere la certificazione?
Grazie mille
Valentina
Salve, la bigiotteria è soggetta alla Direttiva 2001/95/CE, sia che sia realizzata in Italia che all’estero e Lei che la immette in commercio ha sempre gli stessi obblighi.
Legga bene questa direttiva e comprenderà cosa deve fare.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
salve, ho appena ricevuto dalla mia ditta delle calzature antinfotunistiche di marchio exena , nel controllare la conformita CE noto che lo spazio tra le lettere C ed E e quasi nullo.. quindi mi domando questo simbolo implica la conformità europea o china export, e se fosse il secondo caso come puo una azienda mettere in commercio un prodotto non legale? cordiali saluti
Salve, sicuramente se le due cifre sono vicine il marchio è stampato sbagliato, ciò implica un mancato rispetto della direttiva, ma non necessariamente che il prodotto non sia conforme.
Certo che fare un prodotto fatto bene e poi sbagliare la cosa più semplice è paradossale, ma frequente.
Probabilmente dietro quel marchio CE non c’è un processo di marcatura CE eseguito correttamente, purtroppo però non è solo una situazione “cinese”, anche molti prodotti nostrani sono nelle stesse condizioni.
In ogni caso sarebbe preferibile che i DPI fossero di origine europea.
Il fatto che importanti aziende acquistino schifezze non deve stupire, basta guardare le cronache quotidiane per vedere cosa fanno le grandi aziende italiane, i grandi manager, ed i nostri rappresentanti politici.
Credo sia inutile fare nomi, sono arcinoti ed alcuni ritornano anche dopo vent’anni.
Vuole togliersi una soddisfazione, porti le calzature alla G. di F. Non sempre sono “nemici”.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Ing.Carraro buonasera,
Le vorrei chiedere un chiarimento circa l’applicabilità della Marcatura CE:
premesso che i prodotti riferiti alla “Direttiva Compatibilità elettromagnetica” e alla “Direttiva mat. elettrico entro limiti di tensione” che acquistiamo sul mercato europeo e USA(componentistica elettrica ed elettronica), comprendono sia quelli a specifica/catalogo del produttore, sia quelli richiesti su ns progetto(built-to-print, ovvero a specifica interna o a disegno), realizzati quindi solo per la ns azienda, è giustificata la richiesta del Marchio CE al Produttore solo per i primi?
Inoltre,l’impiego di tale componentistica sui Sistemi d’arma,elimina la necessità della Marcatura?
La ringrazio anticipatamente.
Lucio Savino/Internal Audit/ MBDA S.p.A Italia
Salve, partiamo dalla fine ovvero dalla destinazione d’uso, cioè le armi, esse sono escluse dalle direttive sulla marcatura CE, perchè sono soggette a regole e restrizioni ben più serie.
Giova ripetere che nella scala della sicurezza dei prodotti al primo gradino c’è la Direttiva 2001/95/CE Sicurezza generale dei prodotti, a quello successivo ci sono le direttive sulla marcatura CE (ovvero sicurezza mirata per alcuna categorie), poi più su ci sono altri scalini in varie direzioni, cioè automotive, prodotti con necessità di progettazione e firma di tecnico competente, armi, aerei, navi, ecc.
Per gli scalini oltre il secondo la marcatura CE non è richiesta, non perchè non si richieda la sicurezza, ma perchè quella garantita dal CE è insufficiente.
Quindi i componenti destinati ad essere montati sulle armi sono esclusi dagli obblighi previsti dalla marcatura CE, semplicemente perchè ne hanno altri più gravosi.
Approfitto della domanda per chiarire, che mentre per i prodotti acquistati in ambito europeo, la marcatura CE se dovuta, si deve pretendere dal fornitore, quando il fornitore è extraeuropeo, non si può pretendere la marcatura CE semplicemente perchè il soggetto a cui si chiede non la può fare. Come chiedere ad un cane di volare.
Spero che la risposta sia chiara e sufficiente.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buongiorno, chiedo se è obbligatorio inserire il marchio CE per negozio di cartucce e toner oltre che sull’imballaggio anche nel prodotto vero e proprio.
Alcune rimanenze di magazzino non riportano tale dicitura.. Come posso fare per essere in regola? non si possono applicare etichette vero?
premetto che l’attività è stata rilevata da precedente proprietario..
Buongiorno, il marchio CE, quando è possibile come in questo caso, si dovrebbe apporre anche sul prodotto.
Il compito di marcatura CE è di colui che vende il prodotto con il proprio nome, essendo costui considerato il produttore, se invece sul prodotto c’è un altro nome europeo (non cinese o altro) allora chi vende sarà solo distributore o rivenditore e non avrà l’obbligo di marcatura CE.
Per i materiali in magazzino vale la stessa regola, dato che l’obbligo di marcatura CE è al momento della vendita.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Salve, ho acquistato una lucidatrice per auto in un negozio di ricambi auto. la lucidatrice funziona a 220V (a mio parere può essere categorizzata come elettroutensile). é fabbricata in cina ovviamente e ha il marchio “China Export” di fianco a un marchio TUV sud. Ho letto che i ricambi auto non necessitano di marchio CE ma questo non può essere catalogato come tale solo perchè venduto da un autoricambi o perchè necessario alla cura dell’auto (altrimenti anche un compresso re d’aria sarebbe assimilabile). è corretto ?
Salve, se il marchio non è stato apposto da una ditta Europea è certamente illegale, che significhi China Export o che sia stampato correttamente.
I ricambi dell’auto sono una cosa diversa dagli attrezzi per la manutenzione della stessa, la lucidatrice non serve al funzionamento dell’auto e come dice correttamente Lei è un elettro utensile, quindi deve essere marcata CE da chi la importa.
Anche il compressore è una macchina e deve essere marcato CE, l’automotive comprende tutto ciò che è funzionale all’auto, neppure l’autoradio è automotive.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Buongiorno,
io volevo chiedere se i casalinghi, tipo insalatiere, taglieri in plastica e altri accessori da cucina sono soggetti a marcatura CE.
Il mio fornitore cinese dice di no,volevo verificare la veridicità.
grazie
Salve, il produttore cinese ha ragione, questi prodotti non hanno l’obbligo di essere marcati CE, quindi non possono essere marcati CE, però ……..
I prodotti che non rientrano in alcuna direttiva sulla marcatura CE, devono comunque essere garantiti dal punto di vista dell sicurezza e devono rispettare la direttiva 2001/95/CE sicurezza generale dei prodotti, con tutti gli obblighi del caso.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buongiorno,
la Maimeri vende colori per belle arti, e non mi sembra che la marcatura CE sia richiesta.
Ma se fossimo interessati ad apporla sui nostri prodotti per dimostrare che seguiamo tutte le normative richieste, sarebbe possibile?
e quale sarebbe la procedura da seguire?
Salve, i prodotti per belle arti non rientrano in alcuna categoria con obbligo di marcatura CE, il marchio non si può mettere quando non è richiesto, però…….
Però tutti i prodotti indistintamente devono rispettare la direttiva 2001/95/CE, che in sostanza prevede gli stessi obblighi della marcatura CE, ma esclude l’applicazione del marchio sul prodotto o sulla documentazione.
L’apposizione del marchio CE non è volontaria e non si può fare quando la legge non lo impone, ma sul piano pratico le cose da fare sono le stesse, se poi questi colori sono destinati anche ai minori di 14 anni, rientrano in direttiva giocattoli.
Cordiali saluti.
ing. Carraro
Gent.mo dott. Carraro,
Ho trovato le sue risposte agli altri post molto chiare e complete, mi permetto di disturbarla a mia volta con l’auspicio che mi possa aiutare su una questione che non mi e’ chiara (e sulla quale ancora non ho trovato risposte). Ho sviluppato un nuovo sistema di casseratura per il calcestruzzo in opera (vale a dire un dispositivo temporaneo alternativo ai pannelli in legno che viene impiegato per dare forma al calcestruzzo), il prodotto non deve avere funzioni strutturali se non quelle temporanee per sostenere un operatore che ci cammini sopra. A mio modo di vedere non dovrebbe essere necessaria la marchiatura CE, me lo conferma? Esistono altri documenti da produrre? La ringrazio anticipatamente per l’aiuto e le auguro buon anno.
Salve, le risposta alla Sua domanda è implicita nella stessa.
Lei dice infatti che un operatore deve camminare sopra questa struttura, magari a svariati metri di altezza. Cosa succederebbe se si rompesse? Lei può rispondere: certamente non si romperà! Come comunicare questa ed altre notizie sulla sicurezza e sulle modalità di impiego del prodotto? Con la marcatura CE che prevede sia il marchietto, che è un simbolo di sicurezza, sia le istruzioni, sia molto altro.
Inoltre cosa succederebbe se dopo avere gettato il calcestruzzo il Suo sistema si rompesse? Chi ne garantisce il corretto dimensionamento e chi indica il limite di impiego? Sempre il produttore, mediante la marcatura CE.
Mi spiace che la mia risposta non sia in sintonia con il Suo pensiero, ma il mio obiettivo è quello di sintetizzare ciò che dicono le direttive, anche se questo è in contrasto con le opinioni di chi mi scrive, Lei però può sempre cercare della documentazione che sia contraria al mio parere (non altri pareri, solo documenti ufficiali) in modo che se io mi sbaglio, possa sempre correggermi.
La ringrazio e La saluto cordialmente.
Ing. Carraro
Salve, ho una piccola impresa, utilizzo dei dischi diamantati per il taglio di calcestruzzo cemento ecc., ho notato e fatto notare al rivenditore che questi dischi non hanno il marchio CE,
ed alcuni non hanno neanche il nome della fabbrica o il paese in cui sono stati realizzati, cioè nessun “Made in….”.
essendo questi dischi abbastanza pericolosi vorrei sapere se è obbligatorio per questi materiali di consumo conoscere la loro origine e qualità
grazie per le vostre risposte, cordiali saluti Antonio
Salve, la questione può essere interpretata in vari modi.
Il corretto rispetto delle legge impone che si garantiscano tutti i prodotti che vengono posti in vendita, e siccome questo è un accessorio/utensile che va montato su un elettroutensile, a mio avviso dovrebbe avere il marchio CE, ma anche intendendolo come puro utensile (da solo però non può essere utilizzato), etichette ed altre informazioni dovrebbero accompagnare il prodotto.
Sa qual’è la soluzione vera? Acquistare prodotti di marca, oltre ad essere migliori SEMPRE, hanno la firma di persone rintracciabili e non di sconosciuti.
Pensi che c’è qualche importatore, che a fronte di problemi sui prodotti dice ai clienti, di rivolgersi alla ditta cinese.
Tra l’altro la differenza di costo non giustifica mai il rischio che si corre. Nel suo caso un prodotto “fuffa” potrebbe rilasciare durante l’uso un inserto di Widia o pezzi di utensile. Ha presente cosa significa un pezzo che si stacca a 3.000 giri?
Meglio evitare qualsiasi rischio e qualsiasi discussione con questi veri e propri cialtroni, che per lucro mettono a rischio la Sua incolumità e quella delle persone attorno a Lei.
Dobbiamo cominciare seriamente a pensare ad un boicottaggio totale delle merci extra UE, fino a quando qualcuno non si deciderà ad intervenire a garanzia della nostra sicurezza e salute.
Legga l’articolo (http://www.marcaturace.net/iso-9001-2008/globalizzazione-o-autolesionismo) sulla globalizzazione, forse capirà meglio perchè dò questi suggerimenti.
Non ho nulla contro gli extra europei, loro approfittano solo della dabbenaggine dei nostri governanti europei e noi paghiamo merce di infima qualità e di altissimo rischio.
Cordiali saluti e compri europeo.
ing. Carraro
salve,
produciamo da poco tempo pali per pole dance (al di là dei luoghi comuni, piuttosto lontani dalla realtà, si tratta di ginnastica: prese e rotazioni con l’ausilio di , per l’appunto, un palo).
siamo gli unici costruttori italiani, i nostri concorrenti sono inglesi (cinesi, nel concreto) e pare non certifichino assolutamente nulla, nè qui nè altrove.
Per poterli installare in alcune palestre ci viene richiesta “la certificazione” , ma la mia ricerca per produrre qualcosa di meglio di un pezzo di carta pieno di niente, non mi ha portato oltre la norma UNI EN 913:2009 Attrezzatura da ginnastica – Requisiti generali di sicurezza e metodi di prova.
Purtroppo gli attrezzi citati, e di conseguenza i metodi e le tipologie di test indicate non sono applicabili, se non in minima parte ,ai nostri prodotti.
La mia azienda è certificata ISO9001, abbiamo fatto l’analisi dei rischi, redatto un manuale di installazione, uso e manutenzione, ma non so davvero cosa rispondere alla “certificazione” richiesta (spesso in maniera piuttosto acritica). può aiutarmi? grazie e complimenti per gli spunti e le conseguenti riflessioni che il vostro uttimo lavoro mi ha fatto nascere…
Salve, purtroppo abbiamo un nemico comune:La Stupidità.
Perché se una persona ignorante Le chiedesse: i Suoi prodotti devono essere marcati o devono essere certificati, Lei potrebbe rispondere: No, non rientrano in alcuna direttiva che lo richieda, e questo sarebbe assolutamente normale.
Invece Lei incontra degli stupidi che non sapendo, anziché chiedere, parlano di cose che non conoscono, quindi pretendono certificati privi di significato, che ovviamente non saprebbero comprendere, però sarebbero contenti e soddisfatti di avere.
Ho già scritto altre volte che un certificato, essendo relativo al campione testato, non da alcuna garanzia sui prodotti di serie, garanzia che invece fornisce un buon produttore, magari tramite il certificato ISO 9001 (anche se su quelli italiani ci sarebbe molto da dire, ma è un’altra storia) e comunque tramite una dichiarazione di conformità.
Noi siamo stati tante volte tentati di metterci a produrre certificati, con dei bei colori e dei timbri molto appariscenti, potremmo fare molti soldi e nessuno avrebbe nulla da ridire, pagherebbero volentieri e sarebbero “felici e contenti”, purtroppo una vera e propria malattia congenita (così è considerata in Italia), l’onestà ci impedisce di agire in questo modo e lasciamo lo spazio a molti altri “certificatori”. D’altronde siamo il Paese delle “indulgenze” e delle “reliquie” per mezzo delle quali si vendeva la salvezza eterna ed il tutto compiuto all’interno della più potente organizzazione religiosa del mondo, quindi è inutile stupirsi.
Per fornirLe un consiglio utile Le suggerisco di redigere una dichiarazione di conformità sia alla norma da Lei citata, sia alla direttiva 2001/95/CE, sia al certificato ISO 9001, in internet può trovare quanti modelli vuole, la faccia bella graficamente, la firmi e vedrà che andrà bene.
Quando le chiedono il certificato risponda: Naturalmente sta parlando della dichiarazione di conformità obbligatoria, vero? Certamente quella accompagna tutti i nostri prodotti, realizzati all’interno di un Sistema di Qualità ISO 9001/2008 certificato da XXXX. Vedrà che questa frase opportunamente imparata a memoria e ripetuta a pappagallo sortirà degli ottimi risultati, soddisfacendo gli stupidi e risolvendo i Suoi problemi.
Cordiali saluti.
Salve,
ho cercato informazioni al riguardo, ma non sono riuscito a capire bene se il marchio CE sia necessario o meno. Vorrei aprire un negozio di ricambi moto ed importare dalla cina vari ricambi.
questi solitamente sono senza nessuna etichetta o marcatura.
hanno bisogno del marchio CE? ad esempio, le frecce o i fanali, contenendo componenti elettrici rientrano in una normativa diversa?
come posso capire se l’omologazione apposta su dei prodotti è stata realmente rilasciata?
la ringrazio anticipatamente.
saluti
Buongiorno, i prodotti da Lei indicati rientrano nella categoria “automotive” quindi non sono soggetti a marcatura CE essendo invece soggetti a regolamenti molto più restrittivi che prevedono appunto l’omologazione.
Per poter commercializzare questi prodotti senza problemi, deve risalire a chi ha rilasciato l’omologazione e verificare se questo soggetto è riconosciuto a livello europeo.
Cordiali saluti.
Buongiorno, la nostra azienda commercializza articoli per la decorazione quindi non destinati ai minori di 14 anni, vorrei sapere quali sono gli obblighi per l’immissione sul mercato di orsetti di pezza e similari usati esclusivamente come decorazione.
Salve, se i prodotti sono destinati esclusivamente ai maggiori di 14 anni, devono rispettare la direttiva 2001/95/CE.
Cordiali saluti.
Salve, volevo gentilmente chiedere se i manici per borse (solo i manici, in nikel) necessitano di marcatura CE.
Grazie in anticipo
Cordiali saluti
Salve, le borse e quindi anche i manici non hanno necessità di marchio CE.
Cordiali saluti.
salve volevo sapere gli indumenti ,cioe scarpe,cappelli,sciarpe,mascotte,costumi e altro hanno bisogno di marcatura cee,grazie
Salve, è necessario sapere se questi indumenti sono destinati anche ai minori di 14 anni come costumi per giochi o sono semplicemente indumenti, però le mascotte se sono per giochi di minori di 14 anni sono giochi.
Cordiali saluti.
Salve ing. carraro vorrei importare dalla Cina prodotti inerenti alla ricostruzione delle unghie. I prodotti in questione sono:
Tagliatip ovvero uno strumento simile ad una tronchesina per unghie ma serve per tagliare le unghie finte.
Decorazioni varie per le unghie ” brillantini, polveri glitter, stickers adesivi, unghie finte, pennelli, dita di plastica finte per effettuare le prove di smalto”
Volevo sapere se occorre la certificazione CE e quindi la marcatura
Salve, questi prodotti rientrano nella direttiva 2001/95/CE come del resto tutti i prodotti quindi devono avere una garanzia di sicurezza di cui è responsabile chi li immette in commercio cioè Lei, non hanno invece una direttiva specifica che preveda la presenza del marchio CE, ma questo è solo un aspetto formale perchè la sicurezza ed i pericoli con cambiano se c’è o non c’è il marchio, ma sono intrinseci al prodotto. Quindi il primo obiettivo è il prodotto sicuro, poi si deve vedere come si dimostra questa sicurezza ed infine come la si comunica.
Cordiali saluti.
Sono produttore di profilati plastici con sottostruttura in alluminio , con applicazione a parete , con la funzione di protezione murale. Non ho trovato nessuna specifica nei prodotti OBBLIGATORIAMENTE certificati . cosa dovrei fare per adeguarmi alla normativa CE ? sono veramente obbligato ad adeguarmi ?
Salve, le strade sono più di una:
– trovare una norma armonizzata che almeno consideri una prestazione di questi prodotti
– chiedere un ETA all’Europa
– vendere il prodotto senza marcatura CE
Naturalmente le valutazioni spettano a Lei.
Buongiorno,
vorrei sapere se gli attrezzi da lavoro (cacciaviti, pinze, metro, etc..) hanno obbligo di marchiatura CE.
Grazie
Salve, gli attrezzi non rientrano in direttiva macchine, ne hanno una specifica che non richiede la presenza del marchio, ma il metro non è un attrezzo, è uno strumento di misura ed ha una direttiva specifica che ne impone la marcatura CE.
Quindi attenzione al tipo, non tutto ciò che si utilizza in officina è “attrezzo”, se non serve per eseguire delle operazioni è qualcos’altro.
Cordiali saluti.
Buongiorno Ingegnere
sperando che in questo periodo il blog possa essere attivo, provo a rivolgerLe il seguente, particolare quesito, segnalatoci da una piccola impresa con sede in Volterra (prov. di Pisa)
l’impresa in questione è specializzata nella produzione di oggettistica in alabastro (lavorazione artigianale tipica della zona) classificabile in linea di massima come complementi di arredo (soprammobili, piccole sculture, ecc.) una delle tipologie di oggetto più caratteristiche è rappresentata fra l’altro da scacchiere con relativi pezzi in marmo / alabastro, realizzate in varie dimensioni;
un potenziale cliente / importatore con sede in Germania, interessato alla fornituta di un certo quantitativo degli oggetti in questione (scacchiere in alabastro) chiede al produttore se gli articoli in questione sono muniti di marcatura CE;
ora : le normali scacchiere con funzione di giochi da tavolo verosimilmente lo sono, ma in questo caso mi sembra che siamo più in presenza di oggetti da collezione, assimilabili, pur non essendoci un voce specifica, ad alcune casistiche di esclusione previste dall’art. 2 Dir. 49/2009 CE ; altro discriminante potrebbe essere inoltre il costo dell’oggetto, notevolmente superiore a quello di un effettivo giocattolo: questo naturalmente guardando all’aspetto “ludico” dell’oggetto; non so se invece esista una normativa specifica per la marcatura CE relativa ai complementi di arredo (una breve ricerca in rete no nha prodotto risultati :
potrebbe darci delle indicazioni e se possibile un Suo cortese parere sull’argomento?
Grazie, anche a nome dei diretti interessati
Con i migliori saluti
Salve, conosco Volterra (bellissime) ed i suoi tipici prodotti in alabastro, materiale peraltro unico.
Le scacchiere hanno obbligo di marcatura CE solo se destinate a persone con età inferiore a 14 anni e considerandole giocattolo, personalmente sono più del parere che non siano un gioco per bambini e che quindi non debbano riportare il marchio CE.
Il fatto che molte lo abbiano dipende più dall’ignoranza pura e semplice delle direttive o dalla scelta di metterlo per accontentare tutti.
Va da sè che un marchio CE applicato a sproposito è illegale tanto quanto non metterlo quando è obbligatorio.
Quindi se li considerate giocattoli destinati anche ai minori di 14 anni (anche i coltelli da tavola sono utilizzati dai minori di 14 anni, ma non sono marcati CE) oppure si rispetta solo la direttiva 2001/95/CE.
Rimane il problema del cliente tedesco, che con la sua richiesta dimostra che la situazione sulla conoscenza delle direttive è la stessa in tutta Europa, per accontentarlo bisognerebbe fare la marcatura CE o spiegargli che non è dovuta, ma che un tedesco si fidi se un italiano gli dice che una legge non va rispettata lo ritengo improbabile, tanta è la stima di cui godiamo nel mondo.
Rimane quindi la questione: marchio o non marchio? Questo spiega perchè magari qualcuno lo mette a sproposito, a volte si fa prima ad imbrogliare che ad essere onesti, o sempre?
Cordiali saluti.
Salve. Dovendo utilizzare materiale da pavimentazione esterna (granito)importato da una ditta italiana dalla Cina, è necessaria (ed opportuna) la certificazione CE su detto materiale?
Grazie per una cortese risposta.
Salve, la marcatura CE è necessaria per tutti i prodotti da costruzione ovvero stabilmente inglobati in un’opera edile, il mio parere che questo sia un prodotto da costruzione e quindi necessiti di marcatura CE.
Cordiali saluti.
Buon giorno,
una piegatrice completamente manuale (piegatrice per faston di bobine per motori elettrici) deve essere marchiata CE?
Grazie mille
Salve, l’attrezzatura non rientra in direttiva macchine in quanto è azionata da forza umana, però necessita comunque di analisi dei rischi, manuale e tutte le attività come per qualsiasi altro prodotto di cui si deve garantire la non pericolosità.
Personalmente farei comunque riferimento alla direttiva macchine per svolgere correttamente tutto questo lavoro, anche se alla fine non ci si attacca il marchio CE.
Cordiali saluti
Buon giorno,
per una macchina piegatrice azionata manualmente (per piegare faston di bobine per motori elettrici) è necessaria la marchiatura CE? E’ necessario seguire la Direttiva Macchine visto che è azionata direttamente da forza umana?
salve, vorrei chiedere gli stickers, e brillantini vari, e decorazioni per unghie hanno bisogno di marchio CE?
grazie mille
Salve, se gli stickers sono quelli che usano i bambini (mia nipote mi sceglie spesso come sfondo da decorare) devono essere marcati CE, se sono decorazioni per unghie e sono destinati a persone maggiori di 14 anni o comunque applicate da adulti, possono essere al massimo considerati cosmetici, ma siamo già border line, e non devono essere marcati CE.
Anche se li consideriamo alla stregua della bigiotteria non hanno obbligo di marchio CE.
Cordiali saluti.
salve volevo sapere un informazione
io ho una bombola a elio usa e getta questa necessita di marchiatura ce
grazie
Salve, risposta secca: si
Buon Giorno,
Sono un intallatore di elettrodomestici e la mia ditta mi ha fornito dei fornelli a gas da installare senza marchiatura CE sull’etichetta dell’elettrodomestico stesso.
devo dire pero’ che (essendo stati importati da Hong kong) mi e’ stata fornita dichiarazine di conformita’.
Ma il prodotto a mio avviso e’ molto scadente ( si immagini che basta aprire la porta del forno per provocarne il ribaltamento) mi e’ stato chiesto di installarli ugualmente . Secondo lei cosa dovrei fare ?
Salve, il prodotto deve essere marcato CE a cura della ditta importatrice, immagino sia la stessa che Le chiede di installarli, la dichiarazione non è sufficiente e se è firmata dal cinese è carta straccia.
Non conosco i Suoi rapporti con questa ditta perciò non posso fornire un consiglio in merito al comportamento, se Lei deve rilasciare un qualsiasi documento firmato relativo all’installazione di quei prodotti, La sconsiglio vivamente, se invece è un dipendente ed i documenti che consegna al cliente sono firmati dal legale rappresentate di quella ditta allora faccia pure.
In ogni caso può chiedere al legale rappresentante di firmare una dichiarazione di conformità, così tanto per vedere cosa dice.
Quanto Lei riporta è un’ulteriore prova che questo misero Paese non potrà mai uscire dalla crisi, perché da noi ha caratteristiche genetiche; la disonestà e la stupidità non si eliminano per decreto.
Cordiali saluti.
Gentilissimo Renato Carraro,
ho acquistato un prodotto pubblicizzato in rete dove nel sito ufficiale del fornitore si dichiara esplicitamente conforme al marchio C E nonostante sia un prodotto importato. Fidandomi della dichiarazione di conformità ho acquistato con l’obbligo di pagare in anticipo il prodotto su ebay. Una volta consegnato dal corriere ho riscontrato che il marchio non compariva affatto sul prodotto. Compare solo su un foglio stampato in carta bianca dove le istruzioni non sono nemmeno in lingua italiana. Chiedo direttamente a Lei che é esperto per
quanto riguarda la conformità di un prodotto alle norme vigenti della Comunità Europea: E’ legale far sdoganare prodotti cinesi di importazione, con la garanzia di un fornitore italiano, privo di marchio C E? Posso star certo che il prodotto non sia pericoloso per la salute e per l’ambiente?
In attesa di un Vs riscontro ed eventuale risposta La ringrazio anticipatamente.
Salve, posso fornire solo delle risposte di carattere generale in quanto come spesso accade, anche Lei mantiene il più assoluto riserbo sul prodotto acquistato e quindi senza questa informazione non posso essere esaustivo.
Primo: il fornitore NON può essere conforme al marchio CE, ma lo deve essere il prodotto, quindi o Lei riporta una cosa imprecisa oppure il fornitore scrive una cosa sbagliata e se così fosse sarebbe già un motivo sufficiente per non acquistare nulla.
Secondo: senza marchio CE il prodotto NON è commercializzabile e Lei può aprire una contestazione su E-Bay che bloccherà il pagamento se Lei è in tempo per la contestazione.
Terzo: la documentazione DEVE essere scritta in italiano e questo rimanda al punto secondo.
Quarto: sdoganamento e marcatura CE hanno dei legami che dovrebbe portare a contrassegnare quel prodotto come “non idoneo ad essere immesso sul mercato” da parte della dogana, ma siccome i doganieri sono di solito impegnati in altre faccende (legga un pò di articoli sulle dogane, pubblicati sul blog) succede che questi prodotti siano presenti in commercio.
Lei può star certo che il produttore ed il prodotto non rispettano la direttiva sulla marcatura CE, sulla sicurezza non è possibile alcuna affermazione, ma quanto già detto è sufficiente per dichiarare il prodotto fuori legge, quindi: prima blocchi il pagamento, poi presenti una denuncia sia a E-Bay che alla G.d.F.e non faccia come fa la maggioranza degli italiani cioè “brontolare”.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buongiorno,
vorrei sapere se una pressettina ad azionamento manuale è da marcare CE. Ha la funzione di piegatura manuale di una rete metallica, mediante ghigliottina non affilata azionata da entrambe le mani contemporaneamente.
Grazie in anticipo
Giuliano
Salve, se non è prevista alcuna presa di energia (elettrica, idraulica, pneumatica) non rientra in direttiva macchine e quindi non necessita di marchio CE, però occorre aggiungere che è comunque necessario predisporre il fascicolo tecnico, quindi alla fine è più conveniente scegliere la direttiva macchine come riferimento piuttosto che la direttiva 2001/95/CE sulla sicurezza generale dei prodotti, il lavoro che deve fare il produttore è lo stesso, dato che come è ovvio la pericolosità della macchina è sempre la stessa e non cambia se ci si riferisce ad una o ad un’altra direttiva.
A prescindere dalla presenza del marchietto, è necessario garantire la sicurezza del prodotto, perciò il percorso di verifica della sicurezza è lo stesso, quindi la domanda che ci si dovrebbe porre è:- cambia qualcosa se attacco il marchio CE oppure no? La risposta è NO, non cambia nulla, nè la pericolosità della macchina, nè gli obblighi del costruttore, quindi per quale ragione non mettere il marchio CE?
Cordiali saluti.
Salve, stiamo aprendo un salone di toelettatura e vorremo importare delle attrezzature dagli USA visto il costo molto più basso. Volevo sapere se è possibile utilizzarle anche se credo siano sprovviste di marchio CE. Non abbiamo dipendenti le useremmo solo noi soci.
Grazie Alessio
Salve, partendo dall’ipotesi che i prodotti debbano essere marcati CE in Europa (non tutti hanno questo obbligo) la risposta alla domanda è negativa, ovvero non potete utilizzarli e li dovete marcare CE, in primo luogo perché anche Voi siete soggetti alla legge 81/08 sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, in secondo luogo, ma forse viene per primo, perché questi prodotti li utilizzate sui clienti e quindi non riguardano solo voi.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buongiorno, sto avviando una azienda che tratterà risparmio energetico nel mondo dell’illuminazione. to ricercando fornitori, mi sono arrivati diversi campioni di lampadine senza la marchiatura CE anche se mi sembra sia necessaria per questo tipo di apparecchi
Salve, Lei ha ragione questi prodotti per essere venduti sul mercato europeo devono essere marcati CE.
Nel caso Lei importi questi prodotti è un Suo preciso obbligo fare la marcatura CE.
Cordiali saluti.
Ringrazio vivamente per la Sua risposta, che è molto competente ed esauriente (lo dico da profano).
Una ultima domanda, più che altro per capire:
“In ogni caso il prodotto rientra nella direttiva 2001/95/CE che non prevede la presenza del marchio CE, ma tutto il resto si.”
Cosa intende? Dice bollino di importazione o altro?
Nel caso che vedessi questi prodotti senza ciò che è necessario ai fini di legge, posso inoltre fare una segnalazione ad un organo competente andando tranquillo?
Ringrazio per il meraviglioso lavoro che svolge e in anticipo per quest’ultima domanda,
dà modo anche a un piccolo cittadino come me di potersi informare.
Saluti
Salve, ammettendo che il prodotto sia “da collezione” e vietato ai minori si 14 anni, rientra nella direttiva 2001/95/CE che prevede la presenza di un fascicolo tecnico costituito da: analisi dei rischi, manuale di istruzioni, dichiarazione di conformità, etichetta con i dati essenziali di prodotto e produttore, dimostrazione del controllo del processo di produzione, ulteriore documentazione tecnica se necessaria a chiarire le caratteristiche del prodotto.
Come vede il marchio CE non è citato, ma queste sono le stesse cose richiesta da tutte le direttive sulla marcatura CE.
Il bollino di importazione è una cosa che NON esiste, forse Lei si riferisce a qualcos’altro.
Per segnalare eventuali illeciti Lei si può rivolgere alle Autorità di controllo del commercio.
Cordiali saluti e ricordi che un ambiente acquisisce qualità in relazione chi lo frequenta e non solo a chi lo realizza, se il blog fosse deserto sarebbe un bel gioco narcisistico, cosa che spero non diventi mai, per ora siamo a circa 2.000 visite settimanali, solo Voi potete farle crescere.
Salve,
un negozio importa direttamente dal Giappone action figures e non vedo bollini di conformità nè bollini dell’importatore.
Che Lei sappia è corretto? Anche perchè è un mercato in cui girano falsi non conformi che potrebbero danneggiare la salute essendo comunque materiali plastici.
Si dice in giro che non sia necessario perchè non sono giocattoli ma materiale da collezionismo ma… se succede qualcosa a mio figlio piccolo perchè suo fratello ne tiene sul tavolo e finisce ad ingerire un pezzo di plastica, che succede, senza conformità e senza bollino dell’importatore?
Grazie
Salve, da quello che apprendo sul web a proposito di “action figures” (personalmente ritengo che il puntiglio dei francesi per evitare gli inglesismi non sia del tutto fuori luogo, dato che molto spesso servono non a spiegare, ma a distinguere chi li utilizza e penso che in italiano possiamo trovare dei termini corrispondenti come ad esempio “figure mobili”, “personaggi mobili”, “pupazzi o bambolotti mobili” ecc. ed invece utilizziamo termini tratti da un lingua molto pratica, ma molto meno ricca della nostra per quantità di idiomi, ma questa è un’altra storia) sono comunque identificate come giocattoli.
Decidere che ad esempio la Barbie non è un giocattolo, perché c’è qualcuno che ne fa collezione, mi sembra una forzatura e scriverci sopra “vietato l’uso ai minori di 14 anni” mi sembra un eufemismo, allo stesso modo che dire che il pallone delle finale dei mondiali non è un pallone da calcio, ma un oggetto per collezionisti, così ancora come dire che la monoposto con cui Schumacher ha vinto il 7 campionato del mondo non è un’auto.
Tutto ciò detto, siccome a mio avviso questi prodotti sono e rimangono giocattoli, anche se prodotti e venduti per i collezionisti, dovrebbero essere considerati appunto giocattoli, soggetti quindi alla corrispondente direttiva e quindi marcati CE, che non significa SOLO avere il marchietto o l’etichetta.
Forse una situazione limite può essere rappresentata dalle bamboline di ceramica, che si raccolgono nelle vetrine di molte signore, ma mi sembra che l’uso ai bambini in questo caso sia VIETATISSIMO.
Occorre però aggiungere che se un genitore acquista per sè un prodotto espressamente vietato ai minori di 14 anni ad esempio un modellino in miniatura di ruspa perfettamente funzionante e poi lo lascia utilizzare al figlio, l’unico responsabile di eventuali incidenti è lui (il genitore).
Nel caso dei Big Gym, Barbie o altre “figure” meno note, la destinazione d’uso “per collezionisti” può essere uno “stupido espediente” (stavo per scrivere escamotage), dei fabbricanti e dei venditori, ciò che sfugge a costoro è infatti un aspetto fondamentale di tutte le direttive cioè: qualsiasi prodotto immesso in commercio DEVE essere NON pericoloso e quindi la sua pericolosità è intrinseca per ciò che è di fatto ed è legata inoltre alla destinazione d’uso e siccome la presenza di bambini in una casa è difficilmente evitabile, si ritorna a quanto detto sopra.
In ogni caso il prodotto rientra nella direttiva 2001/95/CE che non prevede la presenza del marchio CE, ma tutto il resto si.
Ho l’impressione che quei “giochi non giochi” non siano in regola.
Cordiali saluti.
Salve,
vorrei cortesemente sapere se il tubicino della macchina per tatuaggi (contenente l’ago) deve obbligatoriamente essere marcato CE.
Grazie!
Salve, il contenitore in quanto tale, come tutti i contenitori. non ha obbligo di essere marcato CE, l’obbligo deriva dal fatto di contenere un prodotto che eventualmente ha questo obbligo, infatti sarebbe un pò difficile marcare l’ago e quindi si può (non si deve) marcare il contenitore quando richiesto per il contenuto, e parlo di contenitore in generale. Nel caso specifico l’ago per tatuaggi non ha necessità di essere marcato CE, e se proprio lo si vuole far rientrare come accessorio della macchinetta per tatuaggi lo si può marcare, ma siamo in una situazione “border line”, infatti la marcatura CE si farebbe in base alla direttiva bassa tensione, che con l’ago ha poco a che fare.
Il prodotto ricade in ogni caso nella direttiva 2001/95/CE sulla sicurezza dei prodotti, la quale però non prevede la presenza del marchio CE.
Cordiali saluti.
buon giorno,
per certificare un prodotto con marchio CE come posso procedere?
il prodotto in questione è una stufa in maiolica o muratura di infinite forme e dimensioni( perché prodotta non in serie ma a livello artigianale) funzionante tramite una resistenza elettrica all’interno di potenza compresa tra 1 e 3kw di potenza.
rientrano nelle stufe o nei prodotti con funzionamento elettrico? o si può certificare il sistema di riscaldamento?
sono un po’ in confusione.
grazie e buonagiornata
Salve, meglio una persona confusa che fa delle domande, che un persona sicura su cose sbagliate, quindi nessun problema eliminiamo subito la confusione.
1- il prodotto deve essere marcato CE, lasci perdere i termini: certificato, certificare, certificazione, in questa fase possono solo fare confusione, parliamo di marcatura CE
2- il prodotto ricade nella direttiva di bassa tensione funzionando l’elettricità
3- il prodotto deve rispettare anche i criteri di sicurezza generali che possono essere fissati da altre direttive o norme
4- non ha senso parlare di certificazione del sistema di riscaldamento a resistenza elettrica in quanto Lei produce stufe elettriche non sistemi di riscaldamento
Spero di essere stato chiaro e di aver risolto i Suoi dubbi, ora non Le rimane che fare la marcatura CE.
Cordiali saluti
Buongiorno,
Vorrei sapere occhiali sa sole, bigiotteria e borse importate a quale categoria appartengono e se devono avere il marchio CE.
La ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Salve, gli occhiali da sole sono D.P.I. di prima categoria anche se a volte gli amici della G.d.F. chiedono i certificati da Organismo Notificato dai quali questi prodotti sono espressamente esclusi dalla direttiva, ciò non significa che i certificati non siano utili e non so possano fare eseguire.
Borse e bigiotteria ricadono in direttiva 2001/95/CE.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Salve, vorrei sapere se su dispositivi di memorizzazione dati quali DVD o CD è richiesta l’apposizione del marchio CE
Cordiali Saluti e grazie per l’attenzione!
Salve, assolutamente si.
Grazie per la risposta così veloce!
Giusto per chiarezza..sull’etichetta e’ presente il marchio China Export, ma non sulla confezione.
Quindi secondo lei dovrei denunciare il negozio (tra l’altro un noto negozio della mia citta’ specializzato in oggettistica di design per la casa..) perché sta vendendo qualcosa che non è assolutamente commerciabile? A chi dovrei rivolgermi per la denuncia?
Di nuovo grazie!
Salve, quello che Lei farà lo deve decidere Lei in libera coscienza, io fornisco opinioni su un argomento tecnico, quando ricevo un incarico professionale fornisco consulenza, ma non mi permetto di dire ciò che le persone devono o dovrebbero fare.
Non mi sento nè un giustiziere nè un giudice, magari il negoziante è in perfetta buona fede e pagherà per l’errore di qualcun’altro. La presenza del marchio non aumenta la pericolosità del prodotto, indica semplicemente l’ignoranza di chi ha gestito la cosa.
Le autorità competenti sono: NAS, G.d.F. Tributaria, Carabinieri, Polizia, Camera di Commercio, ma pensi un pò, qualcuno di questi al Suo esposto potrebbe rispondere che non è suo compito e che non c’entra nulla, questo è il livello di preparazione, quindi anche il negoziante è in parte scusabile, se la situazione delle autorità di controllo è questa.
La legge però non ammette l’ignoranza (a parte quella degli organi di controllo) e quindi Lei può correttamente agire in difesa dei diritti del consumatore (Lei, noi, tutti), però ribadisco che non è compito mio suggerirLe un qualsiasi comportamento, decida Lei-
La ringrazio e La saluto cordialmente.
Giusto per chiarezza: il China Export è una leggenda metropolitana, nessun cinese si è mai sognato una cosa del genere, nei primi anni in cui era obbligatorio il CE i nostri “bravi” importatori sapendo di non essere in regola, a fronte della domanda: ma questo è il marchio CE? rispondevano: no, significa China Export! Oggi però è come la storia delle cinture di sicurezza disegnate sulla maglietta, ne ha mai visto una? Quello che Lei ha visto è un marchio contraffatto, anche se stampato correttamente, semplicemente perchè li non ci deve essere, sarebbe come se Lei mettesse il bollo del passaporto sulla patente di guida.
Buon giorno,
Ho acquistato un lunchbox box in silicone o simile (non è specificato che tipo di materiale sia) che va in lavastoviglie e microonde..è un Made in china ed apporta il marchio ce (China Export).. Ed è proprio questo che mi blocca..viene specificato che è un prodotto adatto al contatto con gli alimenti..ma dovrebbe apportare anche il marchio CE?
La ringrazio anticipatamente.
Buongiorno, questo è un classico esempio de “il troppo stroppia”! Questo prodotto non deve riportare il marchio CE ed il fatto che ci sia dimostra che chi lo ha applicato conosce poco o nulla delle direttive che deve rispettare.
Il prodotto è sanzionabile e sequestrabile, meglio ancora non vendibile e non comprabile, però ora che lo ha acquistato può usarlo o fare un esposto ai NAS, chissà se riusciremo mai ad estirpare gli importatori disonesti? Io penso di no, loro sono più convinti di noi in quello che fanno.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
vorrei sapere se i coperchi per le pentole hanno bisogno della marchiatura CE e se si di quale norma si tratta … Grazie
Salve, come si sa i coperchi sono un prodotto senza peccato, infatti il diavolo non li fa, e quindi non necessitano di marcatura CE.
Scherzi a parte, l’unica pentola che necessità di marcatura CE è quella a pressione, quindi nè le pentole nè i coperchi devono essere marcati CE, perchè non rientrano in alcuna direttiva che ne preveda la marcatura CE.
Questi prodotti rientrano nella direttiva 2001/95/CE Sicurezza generale dei prodotti, che Lei deve applicare e che Le consiglio di acquisire e studiare.
Cordiali saluti.
Salve,
è possibile sapere se i cosmetici e i prodotti destinati ad “uso alimentare” devono riportare la marcatura CE o eventuali altri riferimenti a normative vigenti? In particolare, quei prodotti made in P.R.C. e importati da aziende italiane.
Grazie
Salve, gli obblighi per questi prodotti sono gli stessi sia che siano prodotti in PRC sia in qualsiasi altra parte del mondo, ció che conta é il mercato di riferimento cioé quello europeo che impone precise regole.
Non impone peró la marcatura CE.
Cordiali saluti
voglio importare bomboloni (1000 lt ca) di gas refrigerante liquefatto. Devo richiedere in Italia la marcatura CE e poi inviare le etichette in Cina? Il controllo è sufficente su di un bombolone o deve essere fatto su tutti?
Grazie
Salve, come indicato nel blog, lo scopo di questo strumento è quello di fornire informazioni di carattere generale e non professionale, per queste ultime, forniamo previo preventivo la consulenza specifica.
Ai normali cittadini (non aziende) rispondiamo sul blog gratuitamente, perchè fanno domande che interessano a molti, le aziende che hanno necessità di informazioni specifiche per la loro attività economica, riteniamo possano investire per una consulenza personalizzata e grazie alla quale svolgono la loro attività.
Cordiali saluti.
Buonasera ingegnere,
vorrei sapere se le diagnosi elettroniche per auto sono soggetti a marcatura CE e, qualora non fosse così, vorrei sapere quali normative devono rispettare.
Grazie e complimenti per il servizio offerto.
Cordialità
Salve,
avrei un dubbio riguardo le attrezzature che molti meccanici utilizzano nelle officine per effettuare diagnosi su autoveicoli. Il 90% di queste attrezzature provengono dalla Cina e sono cloni degli originali, quindi vorrei sapere se importando tali prodotti in Italia è obbligatorio il marchi cee oppure no.
Da premettere che non sono dispositivi che vengono montati su autoveicoli, vengono principalmente utilizzati in officine e alcune volte per essere alimentati prevedono l’attacco ad una normale presa da corrente, altre volte (la maggior parte) vengono alimentati dalla presa diagnostica impiantata in ogni auto (presa OBD) e quindi prendono l’alimentazione dall’auto stessa.
Come comportarsi con questi prodotti in dogana? E’ possibile una volta sdoganati rivenderli se non richiedono marchiatura CEE?
Grazie
Salve, dato che gli ultimi due commenti di Mario e Nicola sono praticamente identici nella sostanza se non nella forma, fornisco una sola risposta, sperando di non offendere nessuno.
Questi macchinari DEVONO essere marcati CE e se provengono dalla Cina, l’onere della marcatura spetta all’importatore, per questo Vi rimando all’opuscolo che trovate cliccando sull’icona dell’Europa presente sulla colonna di sinistra del sito.
I macchinari in questione rientrano nelle direttive: Bassa Tensione, Compatibilità Elettromagnetica, Strumenti di misura e ritengo debbano anche sottostare a qualche omologazione, ma su quest’ulitma affermazione non metto alcuna “firma”, dato che mi occupo di marcatura CE e non voglio invadere campi di competenza altrui.
Per sapere ciò che è necessario per superare i controlli in dogana, chi è credente può fare qualche voto, chi non lo è può invocare la speranza “ulitma dea”, infatti ciò che succede in quei “luoghi” non è soggetto ad alcuna legge (dato che non le rispettano) e a nessuna razionalità, dal momento che il buon senso non è richiesto per fare i doganieri.
L’altro giorno uno mi ha detto testualmente “sono io che comando alla Guardia di Finanza” di fronte a queste parole non ho potuto ribattere nulla, perchè sprecare il fiato ?
Per sapere quale DOVREBBE essere il comportamento delle dogane, basterebbe leggere anche una sola direttiva o il regolamento 765/2008 della Commissione Europea (il Governo dell’Europa), ma per lor signori che “comandano” alla frontiera è un impegno troppo arduo, meglio fare di testa propria e creare inutili e costosi problemi agli operatori economici, che non hanno niente altro a cui badare in questi momenti.
Saluti.
Ho acquistato un piccolo cestino a forma di parallelepipedo del formato di cm20x18x10 con manico tutto in feltro colorato con applicazioni, sempre in feltro, di fiori Made in China.Deve avere il Marchio CE? Grazie
Salve, una risposta esatta prevede un’informazione sulla destinazione d’uso, ad esempio se fosse un giocattolo per un bambino, dovrebbe avere il marchio CE.
In quanto semplice cestino portaoggetti non è soggetto a direttive che ne impongano la marcatura CE, ma è soggetto alla direttiva 2001/95/CE che se vuole si può scaricare da internet e Le potrà essere utile per molte altre cose.
La marcatura CE deve essere applicata in relazione a due fattori ( ne basta anche uno solo ) tipo di prodotto e destinazione d’uso.
Cordiali saluti.
Ho scorso con molto interesse il sito ed in relazione alla Sua risposta del 2 novembre 2011 at 18:07, mi permetto di chiederle un’interpretazione dell’art’30 del reg. CE 765 che riporto.
Grazie
REGOLAMENTO (CE) N. 765/2008
.
CAPO IV
MARCATURA CE
Articolo 30
Principi generali della marcatura CE
1. La marcatura CE può essere apposta solo dal fabbricante o
dal suo mandatario.
Salve, La ringrazio per la fiducia, ma non spetta a me interpretare le leggi, al massimo posso esprimere un parere personale.
Nel caso specifico ho qualche difficoltà, data la chiarezza dell’esposto, infatti questo nega, come peraltro tutte le direttive, che un fabbricante extra CEE possa applicare a proprio nome il marchio CE sui prodotti , per usare il proprio nome deve avere un mandatario residente all’interno della CEE, con buona pace di quei consulenti, anche o solo italiani che si fanno pagare dai cinesi, per spiegare loro come fare la marcatura. Sic.
Se invece Lei si riferisce al fatto che serva sempre un mandatario, ció non é corretto in quanto per le leggi europee il termine “importatore” equivale a “fabbricante o produttore”.
Quindi la marcatura CE puó essere eseguita solo da un residente nella CEE e puó essere il produttore che vi abbia sede, il mandatario di un produttore extra CEE, oppure l’importatore.
Questo è ció che dice la legge, quindi il mio compito é solo di riportarlo, senza alcuna interpretazione o parere personale, che in questo caso non é necessario.
La ringrazio per avermi dato la possibilità di chiarire ancora una volta questo punto, che “professionisti” un pó fantasiosi e doganieri che ignorarono le leggi, si ostinano a non tenere nel debito conto.
Cordiali saluti.
Salve vorrei sapere se le cover in gomma/plastica/silicone che vengono utilizzate per protegere I cellulari hanno l’ obbligo del marchio CE. GRazie
Salve, questi prodotti non hanno l’obbligo di marchio CE, ma ricadono nella Direttiva 2001/95/CE.
A quale normativa si deve attenere un produttore che voglia produrre e commercializzare un prodotto calzatura da bambino con una luce alimentata da una batteria al litio posta all’interno di essa.
Grazie
Salve, la calzatura in quanto tale non è soggetta a direttiva specifica, ma ovviamente alla 2001/95/CE.
Avendo installato un dispositivo che funziona a batteria, ritengo che il rispetto della direttiva sulla compatibilità elettromagnetica, sia una corretta linea di azione per un produttore.
La ringrazio perchè la Sua domanda mi fornisce l’occasione per chiarire una cosa: al di là dell’obbligatorietà del rispetto delle direttive, esse devono anche servire come riferimento per i produttori che vogliono eliminare in tutti i modi i rischi legati ai propri prodotti, così ad esempio se in un dispositivo medico, fosse l’energia elettrica il pericolo maggiore, il produttore oltre alla direttiva sui D.M. , dovrebbe mettere in primo piano la direttiva bassa tensione e non limitarsi alla prima.
Salve sig. Carraro,ho visitato e letto con interesse il suo blog, se fosse possibile potrebbe rispondermi se anche su prodotti tipo bigiotteria e accessori moda c’è la necessità di apporre il marchio ce.
Grazie
Salve, gli articoli di bigiotteria devono rispettare la direttiva 2001/95/CE, che non prevede la presenza del marchio, ma comunque il rispetto di precise caratteristiche.
La può scaricare da interne te e studiarla.
Cordiali saluti.
Nessun problema, ho colto in pieno lo spirito della sua risposta. Ho trovato anche le 14 pagine della normativa che domani con calma sarà mia premura leggere, ora sono un po’ influenzato e ho la testa che mi scoppia.
Grazie mille ancora, già capire che le spille sono sotto una normativa diversa è stato un grande grandissimo aiuto.
Eventualmente per chiedere una consulenza a chi mi devo rivolgere? Posso scrivere direttamente a Lei? carraro@xvoi.net
Buona serata.
Si quella è la mail per chiedere consulenza o altro.
Saluti
Grazie mille Renato, non intendevo andare oltre quello che si poteva ottenere da questo blog. Leggeremo con attenzione la direttiva 2001/95/CE e, se dovessimo avere dei dubbi, chiederemo una consulenza approfondita. Grazie mille di nuovo.
Buona serata.
Grazie a Voi, perchè tenete vivo il blog.
Il mio atteggiamento nei confronti della consulenza sul blog, non dipende dal voler mantenere segreti, ma dal dare alle cose il loro giusto significato, perchè c’è troppa gente che in internet prende in giro le persone in buona fede, facendo credere che compilando un modulo o acquistando un programmino si possa fare la marcatura CE.
Questi imbroglioni vanno smascherati.
La consulenza prevede una firma in calce ad un lavoro ed un’assunzione di responsabilità, che questi pseudo portatori di verità a poco prezzo, non si assumono mai.
Mi fa piacere che Lei abbia compreso lo spirito, anche se il mio stile a volte è troppo spigoloso.
Noi gestiamo i nostri blog a nostre spese e ci facciamo pagare la consulenza perchè di questa viviamo da 36 anni, lo diciamo chiaro e non promettiamo cose che non esistono.
Grazie ancora e spero che possa risolvere da solo la questione, usando la direttiva sulla sicurezza dei prodotti.
Saluti.
Salve, per quanto riguarda le spille ho visto che viene rimandato tutto alla legge Direttiva 2001/95/CE. Non ho ben capito però in cosa consiste. Stiamo per avviare un’attività che prevede la produzione (assemblaggio) di spille (personalizzate con loghi dei clienti) e vorremmo capire se necessitiamo di qualche tipo di marchio CE o di documento che attesti la sicurezza dei nostri prodottiì. Le spille hanno naturalmente una punta che serve ad appuntarle ai vestiti. Servono documenti che riguardano la sicurezza dei materiali? Dell’inchiostro usato per stampare i disegni? Per quanto riguarda i prodotti alimentari, se dovessero essere inserite come gadget all’interno di un prodotto alimentare cosa dovremmo presentare?
Grazie mille.
Lei cita correttamente la 2001/95/CE, quindi è sufficiente che Lei rispetti quella.
In quanto al marchio CE è di un solo tipo e se non è pertinente, significa che nel Suo caso non interessa e non vale la pena parlarne, altrimenti si fa solo confusione.
Per capire in cosa consiste la direttiva 2001/95/CE è necessario leggerla, non è possibile in un commento di un blog spiegare una cosa del genere.
La consulenza è una cosa seria e non si fa nei blog.
I blog servono per scambiare opinioni su un argomento, ma le opinioni non sono consigli o consulenza, sono punti di vista ed io sconsiglio sempre di condizionare un’attività a dei punti di vista.
Un’azienda è una cosa seria e non si può gestire ascoltando le opinioni degli altri, anche se sono le mie.
Quindi la risposta alla domanda se serve il marchio CE è ancora no, per tutto il resto o legge la direttiva o chiede la consulenza.
Saluti.
Egregio Ingegnere,
la ringrazio per la veloce risposta notturna.
Lo strumento alimenta la sua elettronica attraverso la batteria dell’auto.
Le pressioni vengono lette da trasduttori elettronici che mandano il segnale alla scheda…tutto a 12V.
A parte il rispetto della direttiva sulla EMC mi pare di aver capito che sotto i 200bar per gas tipo l’R134a non occorre far riferimento alla 97/23/EC (PED). Scrutando nel web mi è sembrato di capire che questi strumenti fanno riferimento solo alla direttiva EMC.
Tutte le sue osservazioni sono sempre benvenute.
Grazie e cordiali saluti
La ped entra in gioco sopra 1,5 bar assolute, quindi a meno di esplicita esclusione, lo strumento dovrebbe rispettarla, in ogni caso essendoci l’obbligo per almeno una direttiva, é chiaro che la marcatura CE é obbligatoria ed il primo passo in fase di marcatura é proprio la verifica delle direttive pertinenti.
Saluti (notturni)
Egregio Sig. Carraro buongiorno,
Un manometro digitale da usarsi per rilevare le pressioni dell’impianto di climatizzazione di un autoveicolo, che per funzionare è alimentato a 12V è soggetto alla normativa sulla compatibilità EMC o deve sottostare alla normative per gli autoveicoli?
Si tratta si uno strumento da officina, da usarsi come un tester sugli impianti AC per le auto.
Molte grazie per in anticipo per le delucidazioni.
Cordiali saluti
Salve, come dice Lei il prodotto é uno strumento da officina, non viene installato sull’auto quindi non rientra in automotive, ma nelle altre direttive pertinenti, tra le quali c’é sicuramente EMC, ma non credo che lo strumento funzioni solo a batterie o a 12 Volt, provenienti dall’auto, se cosí fosse avrebbe ragione e sarebbe solo EMC.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
ho visitato il vs sito e sono d’accordo su molte prese di posizione, soprattutto per quanto riguarda il “fai da te”. Lavoro come consulente nel campo delle marcature CE e sono la prima a scontrarmi con lavori improvvisati che poi. purtroppo al primo controllo o peggio incidente, creano non pochi problemi ……
Vorrei però segnalarvi, di aggiungere al vs elenco di prodotti soggetti a marcatura CE anche i Dispositivi Medico Diagnostici in Vitro (DIV), che devono sottostare alla Direttiva 98/79/CE.
La ringrazio sia per l’attenzione che per la segnalazione, ma non ci era sfuggita, semplicemente data la specificità li consideriamo dispositivi medici.
Ritengo che chi produce questi dispositivi abbia certamente chiare le proprie responsabilità senza bisogno di leggerle nel nostro blog.
Nel caso avesse altre segnalazioni o critiche da esporre, sarà sempre la benvenuta.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
dondoli in legno per bambini, per definirli giocattoli, hanno l’obbligo di riportare il marchio CE. Posso autocertificarlo rispettanto tutte le regole richieste o devo far testare i prodotti da un ente di apposito?
E’ una procedura che si paga?
O posso considerarli complementi d’arredo ma stando bene attenta alla terminologia usata…tipo scrivere sedia e non dondolo?
GRazie
Cordiali saluti
elisabetta
Salve, i prodotti hanno una loro destinazione d’uso che in qualche caso puó variare, ma solo entro certi limiti.
Se un prodotto viene venduto per farci giocare un bambino, é un giocattolo, se lo si vende come opera d’arte escludendone l’uso per i minori di 14 anni, non é un giocattolo, sempre peró usando il buon senso, perché ció che si dichiara deve corrispondere alla realtà.
Le procedure per la marcatura possono essere fatte per conto proprio, se si é capaci di farle, ma non si riducono ad una semplice dichiarazione.
I test di laboratorio non sono obbligatori, ma sono utili al costruttore per garantire anche con prove, la sicurezza del prodotto venduto.
Se é in grado di farlo, proceda in modo autonomo.
Cordiali saluti.
le lampade non sono in libera vendita ma come puo’ l’installatore apporre il marchio?
Allo stesso modo in cui lo fa qualsiasi importatore o comunque chi immette per la prima volta il prodotto in libera pratica, cioè facendo tutta la procedura di marcatura, che peraltro è molto semplice avendo a disposizione i documenti del costruttore.
Buonasera,
con riferimento alla risposta delle lampade votive piu’ sopra riportata chiarisco quanto segue:
-le lampade funzionano a 24v
-la fornitura viene fatta direttamente dal costruttore all’installatore tramite distributore specializzato quindi senza stoccaggio merce
-l’installazione viene effettuata da installatore qualificato
le chiarisco questi aspetti poiche’ l’amministarazione committente contesta la mancanza della marchiatura sul corpo lampada all’installatore , mentre il costruttore dichiara che non e’ obbligatoria considerato che il materiale viene venduto direttamente ad operatore qualificato e senza stoccaggio , e mi fornisce certificato a parte.
la ringrazio anticipatamente
buona serata
Il committente ha ragione ed una volta tanto anche il costruttore ha le idee chiare, chi deve apporre la marcatura in questo caso è l’installatore, a meno che le lampade non siano in libera vendita, perchè in questo caso anche il costruttore deve apporre il marchio, ma nella sequenza esposta da Lei chi immette nel libero mercato il prodotto sembra essere l’installatore finale.
Saluti
Salve in genere i componenti tipo transistor circuiti integrati, resistenze ecc.. non necessitano di marchio CE quindi vorrei sapere se le valvole audio (termoioniche) vendute a se come componente necessitano di marchio CE? E i trasformatori? (ma venduti come componente elettronico quindi senza spine, collegamenti, scatola esterna ecc…)
Grazie
Salve, il fatto che alcuni componenti non riportino il marchio singolarmente dipende solo dalle loro dimensioni e non dal fatto che non siano soggetti a norme e direttive, infatti é la sicurezza sostanziale la prima a dover essere garantita. I trasformatori devono riportare il marchio proprio perché sono venduti anche separatamente, mentre come pezzi all’interno di un apparecchio che dovrà essere marcato, potrebbero non averlo singolarmente. Ció che conta sempre é la dichiarazione di conformità che deve accompagnare tutti i prodotti e che dichiara la loro sicurezza, naturalmente la dichiarazione non é fine a se stessa, ma rientra nel processo di marcatura.
Cordiali saluti.
Salve,
volevo sapere se le lampade votive usate x i lumini dei cimiteri necessitano di marchiatura CE e se questa deve essere stampigliata sul corpo lampada o se sufficiente eventuale dichiarazione a parte
cordialmente saluto
Salve, la risposta è affermativa sull’obbligo e sulla necessità che il marchio sia presente su ogni singolo prodotto, a meno che non parliamo di quelli a candela, ho dato per scontato che funzionino con l’elettricità.
Cordiali saluti
Salve, purtroppo la conoscenza che si diffonde per sentito dire o su internet ha il difetto di essere spesso manipolata e modificata, perciò persone come Lei che si dimostrano in generale competenti e serie e non dubito esperte nel proprio campo di lavoro, compiono degli escursus al di fuori di questo, non proprio fondati.
Che Lei abbia un’opinione diversa dalla mia sulla carrucola, che Lei definisce ( la più semplice delle macchine ) non è un problema, però si sbaglia, anche perchè ho l’abitudine di dire e scrivere solo cose sulle quali sono certo e quando sbaglio mi scuso pubblicamente, come già successo anche in questo ambito.
Lei dice che la fune e la carrucola rappresentano la più semplice delle macchine ed ha ragione, ma allora perchè non rientra nella direttiva macchine? La risposta deve essere tecnica e non una opinione.
Per farsi delle opinioni è necessario prima documentarsi e poi ragionare e non semplicemente usare il buon senso, che in questo caso lLa porta fuori strada.
Nella Direttiva macchine l’unico caso in cui è compresa la forza umana è proprio quello dei sistemi di sollevamento, quindi anche un piano inclinato, come insegnano tutti i libri di meccanica, è una macchina dato che consente di sollevare un peso ad altezza illimitata e questo peso una volta raggiunta tale altezza, rappresenta un pericolo per chi eventualmente sta sotto.
La bicicletta non è una macchina, perchè non solleva alcun peso, ma lo trasla e non fa aumentare la sue energia potenziale, ma solo quella cinetica, ed il pericolo è rappresentato solo dalla possibilità di impatto, che esiste se c’è una persona a bordo oppure viene lanciata, come qualsiasi altro oggetto.
Veniamo ora alla questione etichette e dogane.
Coloro che inviano le etichette già stampate in Cina, fanno una operazione perfettamente legittima, in quanto sono loro i soggetti obbligati alla marcatura, e non i cinesi, come credono i doganieri italiani.
Quindi per praticità ed avere il prodotto, di cui loro devono aver provveduto alle procedure di marcatura dall’Europa, già marcato quando arriva alla frontiera, fanno apporre l’etichetta all’origine.
Questa pratica oltre che comoda e conveniente è perfettamente legittima, perchè ciò che conta è che sull’etichetta ci sia il nome della ditta europea e che prima dell’apposizione siano state fatte tutte le procedure previste dalla legge.
Queste procedure potrebbero essere fatte legittimamente anche dopo il passaggio in dogana, peccato che i doganieri italiani e non solo loro, ignorino questo dettaglio e spesso blocchino le merci in dogana, perchè non hanno il marchietto, mentre fanno passare quelle con il marchietto e con il nome della ditta cinese.
Fanno cioè esattamente il contrario di ciò che prevedono le leggi, però con quale diritto possiamo criticare i doganieri che vedono migliaia di tipi di prodotto, se gli operatori di settore non conoscono le poche direttive che riguardano il loro prodotto? Ovviamente il problema non sta solo in dogana.
La ringrazio per avermi fornito l’occasione di chiarire alcuni aspetti della direttiva macchine e della marcatura CE, che evidentemente non lo erano.
La saluto cordialmente.
Grazie per la risposta, leggero’ approfonditamente la direttiva natanti, perche le diedi solamente uno sguardo superficiale, e mi sembra che sia piu’ incentrata sul mezzo, piuttosto che su altri accessori che possono essere imbarcati (oppure anche no) successivamente e che comunque senza i quali il mezzo naviga ugualmente.
Credo ad esempio che verricelli elettrici od idraulici, rientrino nella direttiva macchine anche se destinati a bordo e via dicendo… Non concordo che una carrucola (la piu’ semplice delle macchine) rientri in direttiva macchine, e quindi anche la cima che puo’ essere usata poiche’ l’organo meccanico in movimento viene mosso esclusivamente da forza umana, almeno stando alla definizione di macchina, ma posso anche sbagliare.
Comunque da quello che mi dice si evince che la dogana non guarda solamente il prodotto importato di per se stesso, ma tiene conto ad esempio del tipo di attivita’ commerciale che fa l’importatore per capire se il prodotto possa/debba essere CE.
Non faccia troppi complimenti alle dogane europee, sa mica quanta gente manda in cina i rotoli di belle etichette argentate CE da far mettere su prima di spedire… Ho visto roba che la dogana italiana voleva tritare, essere rispedita in cina e poi reinviata in Slovenia e sdoganata senza il minimo problema.
Salve, fa piacere constatare che ci sono delle dogane che si comportano correttamente, peccato che per trovarle sia necessario andare all’estero.
L’obbligo di marcatura nasce da due fattori: il tipo di prodotto ed il suo impiego finale, quindi non è sufficiente osservare il prodotto, ma verificare quale sia il suo uso. Una semplice penna è destinata a scrivere, ma può diventare un’arma letale, quindi è diverso la usa Lei oppure uno psicopatico.
La cima usata per sollevare un peso con una carrucola è in direttiva macchine, in una barca rientra nella direttiva dei natanti, usata per legare il cane non ha direttiva che imponga la marcatura.
Le categorie sono quelle indicate nella destra del blog, ci saranno sempre nuove norme, ma per le categorie non credo che la cosa sia così semplice.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
Sito molto interessante, esaustivo e ben posizionato sui motori!
mi hanno ventilato che anche gli accessori nautici rientrerebbero nella marcatura ce. Dire accessori nautici compernde un vero e proprio mondo quasi infinito di cose. Dalla plafoniera a led alla corda a un pezzo di ferro zincato che si chiama ancora a un set di aghi per cucire una vela (e anche la vela) ecc.
Ok per la plafoniera a led, ma per il resto… Ho appena sdoganato parecchia roba dalla cina, ma questa volta mi han fatto notare che anche la corda (che noi chiamiamo cima) rientrerebbe nella marcatura, ad esempio. Poi comunque mi han fatto passare delle torce a pile sprovviste senza problemi…
La dogana era quella slovena perche’ noi siamo a Capodistria, ma penso che la cosa sia armonizzata.
Le risulta un aggiornamento delle categorie?
Grazie anticipate per il parere.
Salve, se non hanno batterie, ricadono sotto la Direttiva 2001/95/CE, se vuole maggiori informazioni su questa può andare al sito http://www.200195CE.net
Questi prodotti non necessitano di marchio CE, perchè la direttiva sopra indicata non lo prevede.
Cordiali saluti.
salve,
volevo sapere se le spille o gli apribottiglia devono avere marcatura CE.
Grzie
Salve, risposta negativa, i prodotti automotive sono soggetti ad altro tipo di norme e di marcature.
Buona giornata.
Salve,
Volevo sapere se le lampadine per ricambi auto devono avere il marchio CE
Grazie
Salve, tutti i prodotti che funzionano a pile devono essere marcati CE.
Saluti
Buonasera.
Le chiedo gentilmente se le casseforti da appoggio, quelle piccole digitali che vanno con 2 o 4 pile, necessitano di marcatura CE per l’importazione in Italia.